A tu per tu con Juan Pablo Mauro: da San Martin a Rovigo sulle orme di Dengra

Un treno che Juan Pablo non ha voluto perdere. Da San Martin a Rovigo, passando per Narbonne e Bologna, per fermarsi poi a Treviso prima del ritorno a casa. E’ un collegamento cromatico suggestivo quello che ha accompagnato la carriera sportiva del pilone di Buenos Aires. Dal bianco-verde-blu di San Martin al biancoverde di Treviso, dal rossoblu di BolognaJuan Pablo Mauro 1 a quello di Rovigo. Un club, il San Martin che veste i colori ufficiali delle ferrovie argentine: verde a ricordare le Pampas, blu come l’Oceano Pacifico e bianco come la neve sulle Ande. Ed è proprio dalla stazione di Buenos Aires che Mauro ha cominciato il suo lungo viaggio nel rugby europeo. Una fermata in particolare, però, è rimasta nel suo cuore. “In Italia ho vissuto degli anni molto belli, ma le due stagioni a Rovigo sono state fantastiche”, ricorda oggi dalla sua Argentina. Rovigo era nel suo destino e Juan Pablo, una volta messo piede al Battaglini, non ci ha messo molto a capire il perchè. “Ho sempre cercato di ispirarmi a Serafin Dengra, cresciuto come me nel San Martin. Quando sono arrivato a Rovigo ho saputo che anche lui aveva vestito la maglia rossoblù in passato: un segno del destino…”. A Rovigo Juan Pablo rimane due stagioni, prima della chiamata del Treviso e uno scudetto alla fine solo sfiorato. “Ho tanti ricordi degli anni vissuti a Rovigo e Treviso. Un giorno mi piacerebbe tornare. All’ambiente rodigino sono ancora molto legato”. Era un Rovigo molto diverso da quello attuale. Una squadra dalla forte connotazione autoctona dipinta da una prima pennellata albiceleste. Canale, Ayala, Huespe, Lobrauco, Canavosio, Uranga accanto ai senatori Scanavacca, Sclosa, Barion, Martin e Brunello. “Con molti ex compagni di Rovigo ci sentiamo spesso e seguo sempre le vicende della squadra. Anche se non è rJuan Pablo mauro 3imasto niente della nostra epoca – sorride un po’ malinconicamente Mauro – è sempre fantastico vedere lo stadio pieno e l’allegria che i rodigini sanno trasmettere alla squadra. Una tifoseria così, chi ce l’ha nel mondo?”. Rovigo e poi Treviso. Il Veneto è stata l’ultima tappa europea del pilone, che a trent’anni ha deciso per il ritorno a casa, scendendo – e dove sennò – alla stazione di San Martin. “Il club della mia vita”, sorride Juan Pablo, che a luglio compirà 40 anni, la maggior parte dei quali vissuti nella trincea della prima linea. “Dopo un ultimo anno come giocatore – ricorda -, ho iniziato subito ad allenare, il cammino più bello per rimanere legato al rugby. Dalle giovanili alla prima squadra ho affrontato tutti gli step e tutt’ora continuo a dare una mano al club”. Dall’Argentina Mauro ha seguito tutti gli sviluppi del rugby sudamericano, che negli ultimi anni ha vissuto una crescita notevole: dall’ingresso nel Rugby Championship della Nazionale, all’apertura al Super Rugby per una franchigia. Un tragitto che ha condotto il rugby argentino nel gotha della palla ovale mondiale. “Il rugby argentino sta crescendo moltissimo a tutti i livelli – riconosce -, sia tecnici che dirigenziali. L’ingresso nel Championship è stato importantissimo e ora la franchigia in Super Rugby aprirà nuovi orizzonti per una continua crescita”. Testa a Buenos Aires e cuore a Rovigo. Se il quotidiano di Juan Pablo parla spagnolo ed è colorato di bianco, verde e blu, il sogno dell’ex pilone rimane quello di fermarsi, un giorno, in una stazione che lo ha già stregato in passato. “Sarebbe bellissimo allenare in Europa, a Rovigo magari. Ne parlo spesso anche con Brunello. Sappiamo che è difficile, ma chissà, un giorno…”.

 

Autore: Manuel Zobbio

Marketing Communication Manager presso Zani Serafino, azienda storica del cookware e del design made in Italy. Un master di specializzazione del Management dell'Atleta. E' con Marco Martello il referente italiano di Digidust Sport, primaria agenzia internazionale di marketing e sport management specializzata nel rugby. Co-Fondatore di RugbyMercato.it e anima di PiazzaRugby.it dal 2009, ha fatto parte della redazione del mensile Rugby! magazine, del settimanale lameta e di MondoRugby.com, collaborando anche con l'European Rugby Cup.

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