Il ruolo del tifoso

Nei giorni scorsi le immagini che immortalano un acceso litigio tra la terza linea dei Wallabies Lukhan Tui e un tifoso hanno fatto il giro del mondo. Secondo una ricostruzione non ancora ufficializzata pare che il “supporter”, se si possa ancora  definire tale, alterato per la sconfitta subita dalla nazionale Australiana contro l’Argentina si sia avvicinato al giocatore mentre era impegnato a parlare con la famiglia e abbia iniziato ad insultarlo, Tui già provato per la perdita in settimana del patrigno pare sia arrivato alle mani quando l’uomo ha coinvolto nella discussione anche un familiare del giocatore, secondo indiscrezioni la sorella minore.

La lite si è risolta grazie all’intervento dei compagni di squadra di Lukhan e l’allontanamento del tifoso dallo stadio. La vicenda è un caso isolato e non dovrebbe comunque creare ripercussioni nemmeno per l’irrispettoso tifoso infatti, interpellato dalla federazione, il giocatore ha affermato di non voler intraprendere azioni legali.

Il CEO della federazione australiana Raelene Castle ha dichiarato:

“le emozioni dopo la partita di sabato sera erano tante e capisco come possano essere frustrati i tifosi dei Wallabies  dopo un risultato come quello”

Se nelle parole di Castle c’è comunque una parvenza di comprensione pare però che il giocatore sia rimasto turbato dalla vicenda e abbia dichiarato ai compagni negli spogliatoi di voler prendere una pausa e non giocare con la nazionale per un po’.

Quello accaduto a CBS Stadium di Gold Coast resta comunque un fatto gravissimo. Va bene che i Wallabies non se la passano bene, che hanno perso con i Pumas e che ora si trovano nella 7° posizione del ranking mondiale, la posizione più bassa mai raggiunta dall’Australia ma questo non può essere assolutamente uno scusante per aggredire i giocatori.

Il tifo, il supporto, l’andare allo stadio a seguire la propria squadra, il vedere i propri idoli o comunque assistere alle gesta atletiche eccezionali di  sportivi di ogni disciplina è forse la componente più appassionante,coinvolgente e gratificante che lo sport  porta con se. Tra colui che assiste e colui che corre in campo, che scala una salita in bici, che si prepara sui blocchi di partenza si crea una sorta di saldo legame, di sentita partecipazione: è la magia dello sport!  Colui che è sugli spalti a godersi lo spettacolo non è meno partecipe della fatica, dello sforzo e delle emozioni di chi effettivamente le sta vivendo. Questo magico legame è tutt’altro che passivo, comporta un più che importante ruolo attivo, i giocatori in campo non sono fredde macchine, sentono il sostegno e un caloroso pubblico può portare a fare cose inimmaginabili ma gesti sconsiderati possono creare anche gravi danni, essere tifoso comporta prima di tutto il portare rispetto.

L’essere tifoso non deve scaturire nel fanatismo dobbiamo ricordare che lo sport è prima di tutto un’attività ludica, deve divertire,  e vede nella componente agonistica la spinta vitale e coinvolgente. Ogni manifestazione sportiva vede comunque un vincitore e uno sconfitto è nella natura dello sport e non c’è nessun male, meglio se la squadra per cui tifiamo vince, sotto con il lavoro se il risultato non è soddisfacente e  “che vinca il migliore”. Le critiche servono sempre e svegliare qualcuno che non rende quanto potrebbe fa sempre bene ma il tutto deve essere fatto con rispetto e in modo costruttivo.

Il rugby ha una fortuna in più, in questo sport si respira una certa fraternità, sul campo si lotta con tenacia, nel post partita si è tutti amici e si commenta la partita tra avversari in amichevole clima davanti a qualche birra. Non servono barriere in plexiglas o orde  Steward come in altri contesti.

Restiamo un esempio di rispetto, quanto è bello vedere la partita da bordo campo e poter incontrare da vicino i grandi sportivi nel post partita.

I Reds ai piedi di Brad Thorn. Boss Miller: ’10 anni con noi’. E per Cooper le porte si chiudono

I Queensland Reds vogliono iniziare una dinastia sotto il nome di Brad Thorn. L’ex leggenda All Black, diventato coach della franchigia australiana, ha il pieno appoggio del boss, Jeff Miller, il quale si è esposto pubblicamente circa il futuro del proprio allenatore. ‘Vogliamo che Brad rimanga con noi per i prossimi 10 anni – le parole della massima carica societaria -; vogliamo creare un ambiente pronto per grandi prestazioni, supportiamo Brad e il suo lavoro, che ultimamente lo ha portato a prendere decisioni difficili’. Chiara allusione al caso Quade Cooper, il cui futuro in maglia Reds appare così definitivamente segnato.

Cheika avverte Cooper: ‘Se vuole la Nazionale deve giocare nel Super Rugby’

Michael Cheika ha lanciato nelle ultime ore un messaggio chiaro Quade Cooper. ‘Ho seguito le sue partite con il Bisbane – le parole del selezionatore australiano -, ma per tornare a un alto livello deve giocare nel Super Rugby’. L’ex allenatore del Petrarca è tornato sulla vicenda Cooper, escludo dai Reds per il Super Rugby in corso e attualmente impegnato con il club di Brisbane.

‘Se Quade non avesse avuto l’opportunità di giocare il Super Rugby capirei la situazione – l’appunto del coach -, ma ha avuto offerte e vorrei che prendesse una decisione…’.

La stampa australiana ha infatti svelato due offerte messe sul piatto da Brumbies e Rebels; Cooper tuttavia è legato ai Reds e pare stia ancora sperando che le porte della franchigia del Queensland si riaprano in tempo per non perdere il treno diretto ai Mondiali.

‘Cosa può cambiare in una settimana? Tantissimo!’. Il sorriso di Nathan Charles, nuovo giocatore dei Rebels

Nathan Charles è un nuovo giocatore dei Melbourne Rebels. L’avanti, 29 anni e 4 caps con Wallabies è stato ufficializzato dalla franchigia di Super Rugby insieme ai rinnovi del giovane Jermaine Ainsley (22) e del centro Semisi Tupou (19). Charles, che ha vissuto il recente passato in Europa tra Clermont, Wasps e Bath, ha ufficializzato il suo ritorno in Australia tramite il proprio profilo Twitter. ‘Cosa può cambiare in una settimana? La risposta è…tanto! Non ho mai pensato che avrei giocato ancora in Super Rugby’. Charles è diventato negli anni un esempio nel mondo del rugby, (leggi qui la sua storia) considerato il suo stato di salute – è nato con la fibrosi cistica – e i traguardi che ha raggiunto in Australia (Super Rugby e Nazionale) e in Europa. Impensabili considerato il suo stato di salute.

Union-League-Union: Sonny Bill pronto al doppio salto prima della RWC

Sonny Bill Williams starebbe seriamente  pensando al ritorno al Rugby League al termine della stagione di Super Rugby con gli Auckland Blues. Il centro All Black sarebbe disposto a finire gli impegni del 2018 con i Sidney Roosters per poi tornare nuovamente  al Rugby Union a un anno dalla coppa del Mondo in Giappone. L’indiscrezione arriva dalla stampa australiana che ha seguito le dichiarazioni di un ex giocatore di NRL, Jimmy Smith.

Karmichael Hunt evita il carcere. Ora Europa o Giappone?

Le accuse di possesso di droga a carico del giocatore dei Queensland Reds Karmichael Hunt sono state ritirate. L’atleta, 31 anni, era stato arrestato lo scorso 30 dicembre a Fortitude Valley con l’accusa di possesso di Alprazolam (Xanax), nei confronti del quale lo stesso giocatore si era dichiarato colpevole.

Ora però le nuvole sulla testa dell’atleta sembrano diradarsi, con lo stesso tre quarti che ha evitato il rischio del carcere.

Ancora incerto tuttavia il suo futuro, quasi certamente lontano dall’Australia. Probabile un approdo in Europa – Tolosa e Bordeaux in Franca, così come Worcester e Sale in Inghilterra hanno dimostrato interesse -, o un’esperienza in Giappone.

Israel Folau tra rinnovo e addio. Cheika: ‘Lavoriamo per trattenerlo’

‘Abbiamo iniziato a parlare con l’agente di Israel Folau e siamo abbastanza positivi sull’agromento. Dobbiamo arrivare a una soluzione il prima possibile’. A parlare alla stampa australiana è il selezionatore dei Wallabies Michael Cheika il quale, interrogato sulla posizione del tre quarti, non ha nascosto la volontà di trattenere in patria il giocatore dei Waratahs anche dopo la naturale scadenza del contratto di giugno 2019. Forte infatti l’interesse di diversi club europei nei confronti del centro. L’eventuale addio di Folau dall’Australia tuttavia non pregiudicherebbe la sua posizione in Nazionale considerato che, avendo superato i 60 caps, l’atleta può essere convocato anche giocando all’estero. Vivono una posizione simile Bernard Foley (28 anni, 55 caps) e il flanker Michael Hooper (26 anni, 79 caps).

Limbo Quade Cooper, interviene anche Cheika: ‘Troviamo una soluzione’

Continua a far notizia la vicenda Quade Cooper. In Australia, accanto al clamore che ha suscitato l’esclusione del tre quarti dalla rosa dei Reds c’è preoccupazione soprattutto in chiave Nazionale a un anno dal Mondiale. Oggi infatti è intervenuto il selezionatore dei Wallabies Michael Cheika, il quale ha auspicato una serena soluzione per la situazione di limbo che sta attualmente vivendo il talento, in forza al Brisbane City. ‘Penso che possiamo trovare una soluzione positiva a una situazione negativa – così l’ex coach del Petrarca -. Non è facile sentirsi dire dal proprio allenatore che non c’è più spazio in squadra. Ora però bisogna trovare una soluzione. Non possiamo solo sperare che qualcosa accada senza fare nulla’.

Lo strano caso di Quade Cooper: mezzo milione per vedere il Super Rugby in tv

Nulla è ancora stato definito in merito al futuro di Quade Cooper. Il talento australiano, non confermato dai Queensland Reds per volere dell’head coach Brad Thorn, non ha ancora trovato una squadra di primo livello che soddisfi le sue esigenze (tecniche…ed economiche). In Australia la vicenda è trattata con interesse e curiosità considerato che il tre quarti, legato ai Reds per altri due anni da un contratto che sfiora il mezzo milione di Euro, è a pieno diritto un giocatore dei Brisbane City. Club satellite dei Reds che partecipa al NRC (National Rugby Championship). Se non ci saranno novità nelle prossime settimane, Cooper è destinato – almeno nell’immediato futuro – a diventare il giocatore di rugby più pagato al mondo impegnato in un campionato di ‘seconda fascia’. ‘E’ strano, ma ha un contratto valido con i Reds e deve fare ciò che è meglio per il suo futuro – ha dichiarato Berrick Barnes, arrivato ai Reds dopo l’esperienza ai Panasonic Wildknights -. Sarà interessante vedere i suoi progressi’. ‘Spero che rimanga in zona e provi ancora una volta tutte le sue qualità considerato che è un giocatore di livello assoluto e un vero leader – l’intervento di Digby Ioane -. Non ha fatto niente di male, ma non ho mai visto niente di simile in carriera’.

Brad Thorn saluta Cooper: ‘Ha fatto tanto per noi, ma andiamo in due direzioni diverse’

‘Rispetto Quade Cooper, un ragazzo che ha servito i Reds benissimo negli ultimi anni. Stiamo solo andando verso due direzioni differenti. Ma qui sono l’allenatore e a volte devi prendere delle dure decisioni’. Con queste parole Brad Thorn, allenatore dei Queensland Reds è tornato sulla questione Quade Cooper, non confermato per il Super Rugby 2018 e attualmente in forza ai Brisbane. Il talento australiano è tuttavia ancora sotto contratto con i Reds, un accordo che difficilmente altri club riusciranno a pareggiare. ‘Quade è ancora parte della squadra, ma cercherà di fare il meglio per Brisbane’, ha concluso Thorn.

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