60 Giorni Ai Tuo Miglior Rugby

  • Mariana Correa60 giorni al tuo miglior rugby
  • Editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
  • 1 edizione 30 agosto 2016
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 1537384139
  • ISBN-13: 978-1537384139
  • 194 pagine

60 Giorni al Tuo MIGLIOR RUGBY è il Miglior libro per migliorare la velocità, forza, sicurezza e alimentazione in soli due mesi. Con delle sessioni di allenamento giornaliere avrai un aspetto migliore e, soprattutto, ti sentirai meglio. Tutti possono essere atleti, ma sono necessari impegno e dedizione, ed un programma di allenamento adatto. Questa guida è completa con riscaldamenti duri, esercizi specifici, esercizi pliometrici, allenamento addominale, riposo e suggerimenti per il tuo miglior RUGBY. Mantieni il tuo corpo in forma e previeni gli infortuni. L’alimentazione è parte importante di qualsiasi programma di allenamento, ricordati che quando credi di aver finito di allenarti non è così, almeno non finché non hai reintrodotto dei nutrienti nel tuo corpo. Troverai incluso nel libro un intero capitolo con 50 ricette per la dieta paleolitica che permetteranno al tuo corpo di reintegrarsi per il prossimo allenamento. Al termine di questo programma di 60 giorni potrai: perdere peso, aumentare la massa corporea, allenarti in modo efficace, aumentare la tua resistenza, migliorare la salute e l’alimentazione e molto altro ancora.

Rugby: dal campo all'azienda. Oltre il semplice fare squadra

  • Claudia Cavaliere, Paolo Mulazzi e Riccardo PaterniRugby dal Campo all'Azienda
  • Copertina flessibile: 269 pagine
  • Editore: Guerini e Associati (30 aprile 2009)
  • Collana: Crossline
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8862501102
  • ISBN-13: 978-8862501101

Il modo più efficace per acquisire e interiorizzare modelli di comportamento e di gestione manageriale è apprenderli sul campo. Questa volta però entriamo in un campo reale, coperto d’erba e delimitato da strane porte a forma di H, dove due squadre si affrontano in una battaglia cruenta ma corretta per la conquista di una palla ovale e di una meta. Il rugby, definito “sport Re” dagli addetti ai lavori, non solo è un gioco appassionante; è anche portatore di un insieme di principi e strumenti che possono essere applicati a qualsiasi realtà organizzativa complessa, in particolare al mondo aziendale. Sport delle possibilità creatrici, il rugby guarda ai momenti di crisi come a preziose occasioni di crescita: una lezione strategica in un contesto come quello attuale, in cui la capacità di adattarsi a scenari in continua evoluzione assume un’importanza determinante per la sopravvivenza dell’organizzazione. L’allenatore, al pari del manager di un’azienda, prepara i suoi uomini a gestire il conflitto e a ricavarne opportunità di successo, nel rispetto di regole condivise fondate sulla responsabilità e sul sostegno dei compagni di squadra. Supportati dalle testimonianze di sportivi del mondo ovale, gli autori accompagnano il lettore alla scoperta dei valori che orientano il gioco del rugby e degli strumenti che questo mondo affascinante può offrire alla teoria del management: evoluzione, adattamento situazionale, etica, identità, obiettivi condivisi, leadership.

Marketing e management dello sport. Analisi, strategie, azioni

  • Sergio Cherubinimarketing e management dello sport
  • Editore: Franco Angeli
  • 1 edizione: 22 maggio 2015
  • Collana: Azienda moderna
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8891712264
  • ISBN-13: 978-8891712264
  • 432 pagine

Il percorso di sviluppo della sport industry prosegue con sempre nuovi fruitori (dai neonati alla quarta età), applicazioni (in particolare con le finalità salutistiche), ambiti geografici (si pensi al mondo medio-orientale e asiatico) e tecnologie (per esempio big data e social media), così da costituire uno dei più importanti settori industriali in termini di contributi al pil e all’occupazione. La costante crescita dello sport anche dal punto di vista economico spinge sempre nuovi protagonisti (anche stranieri) ad affacciarsi nel contesto competitivo mondiale, innalzandone le difficoltà. A questa intensa concorrenza si può rispondere solo aumentando proporzionalmente la capacità manageriale intesa a 360 gradi. Tematiche come il brand e l’event management, il customer relationship management, il co-marketing, l’heritage marketing e altri aspetti diventano sempre più parte di una vera professionalità di management sportivo. Sergio Cherubini propone con questo volume un approccio al tempo stesso rigoroso dal punto di vista scientifico e pratico da quello applicativo, inserendo nel testo molti casi ed esperienze reali (dagli Internazionali di tennis alla Nike, dall’Amsterdam Arena ai circoli sportivi), a sostegno di un quadro concettuale costruito nell’arco di oltre venti anni di studi, ricerche e pubblicazioni su questo tema.

Genitori in gioco. Quando il rugby aiuta a non diventare ultrà

  • Paolo Sale e Stefano VerzaGenitori in gioco. Quando il rugby aiuta a non diventare ultrà
  • Editore: Absolutely Free
  • 29 settembre 2016
  • Collana: Sport.doc
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8868580810
  • ISBN-13: 978-8868580810
  • 155 pagine

Essere un genitore perfetto sembra sia una meta impossibile. Ma con un po’ di buona volontà, un bimbo di cinque anni che gioca a minirugby e uno splendido compagno di viaggio che ti fornisce con il più totale spirito rugbistico l’indispensabile sostegno, puoi provare con tutto te stesso a conquistare quella meta, centimetro dopo centimetro. Stefano Verza ha avvicinato suo figlio di cinque anni al “rebbi” (come lo pronuncia il bambino) ritenendo che sarebbe stato utile per favorirne la crescita complessiva. Mai si sarebbe immaginato che sarebbe stato più utile a lui. In un intenso primo anno di sport, il genitore non solo si scontra con le tipiche ansie, i dubbi e i travagli psicologico/emotivi del proprio ruolo ma anche con il timore di essere diventato un genitore ultra che impone al figlio di diventare quello che lui vorrebbe che fosse: nello sport come nella vita.

Marketing ovale. Punti, appunti e spunti di marketing sportivo applicato al rugby

  • Antonio PaganoMarketing Ovale
  • Editore: Lupetti
  • 16 dicembre 2010
  • Collana: Marketing & pubblicità
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8883913094
  • ISBN-13: 978-8883913099
  • 238 pagine

Il rugby, sport popolare in tutto il mondo, sta ottenendo finalmente una notevole visibilità anche nel nostro Paese (la Rugby World Cup è il terzo evento mediatico al mondo con più di quattro miliardi di contatti). Considerato da molti come un’alternativa spettacolare e “pulita” al calcio, gode di una crescente attenzione non solo da parte degli sportivi ma anche degli operatori economici. L’espansione del rugby in Italia è frutto di una oculata strategia dove le leve del marketing, che hanno garantito tassi di crescita a due cifre, si uniscono a un interesse di pubblico straordinario, come dimostrano gli 80.000 spettatori di San Siro per Italia vs All Blacks nel novembre 2009. Il libro, in modo esauriente e ricco di esempi, illustra come applicare con successo gli strumenti del marketing e della comunicazione allo sport, prendendo come benchmark di riferimento le migliori case history italiane e internazionali dentro e fuori dal mondo della palla ovale. Nuova la chiave di lettura che vede nella spettacolarizzazione degli eventi una componente fondamentale di immagine e crescita. Il punto di partenza e di arrivo è la gestione del club sportivo come azienda con evidenti opportunità sociali, territoriali e di business.

Gli All Blacks non piangono. La mia vita, la mia battaglia

Gli All Blacks NON Piangono

  • John Kirwan
  • Traduttore: A.Malvestio
  • Copertina flessibile: 187 pagine
  • Editore: Ultra (22 ottobre 2014)
  • Collana: Ultra sport
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8867761218
  • ISBN-13: 978-8867761210
  • Pagine: 187 p. , Brossura

John Kirwan, mitica ala degli All Blacks ed ex-Commissario Tecnico della Nazionale azzurra di rugby, è una delle più celebri e celebrate figure della storia di questo sport. Ma da quando nel 2006 ha dichiarato pubblicamente di aver vissuto un periodo di depressione, è diventato anche uno dei testimonial più importanti e credibili di una vasta campagna di sensibilizzazione sul male oscuro che può colpire chiunque, persino un campione all’apice del successo planetario. Proprio durante gli anni d’oro della sua carriera sportiva, Kirwan ha disputato la partita più importante e difficile della sua vita: quella contro il mostro della depressione. Ma alla fine ha avuto la forza di uscire dal tunnel e a tornare alla vita, a quella luce che non ha mai perso di vista, neanche nei momenti più neri. I frutti di questo percorso sono stati un cortometraggio diretto da Julian Shaw e questo libro che Kirwan ha deciso di presentare anche in Italia, la sua seconda patria.

http://www.repubblica.it/rubriche/la-storia/2014/10/24/news/kirwan_depressione-98904153/?refresh_ce
http://rugby1823.blogosfere.it/post/517660/libri-gli-all-blacks-non-piangono-arriva-in-italia-la-confessione-di-kirwan

Proposta di un Centro Studi e Ricerche diffuso…partendo dai libri…

Lo sviluppo della pratica del rugby costituisce una finalità fondamentale per ogni club, ma dovrebbe esserlo ancora di più per quelle realtà che vogliono distinguersi nel panorama delle associazioni sportive dilettantistiche,  per un’attenzione specifica per le attività di carattere culturale e per uno sforzo di produzione di conoscenze, attività congrui alla dimensione universitaria di realtà quali i CUS.
E’ nell’ambito del mio rapporto di collaborazione, da giocatore in primis e poi da addetto ai lavori / amico, con il CUS Brescia rugby che ho maturato la convinzione che realtà di questo tipo dovrebbero dar vita, in collaborazione con il mondo dell’Università, ad una serie di piccoli – passatimi il termine – “Centri Studi & Ricerche”, che possa nel corso degli anni affermarsi come un importante punto di riferimento nel campo della produzione e della divulgazione conoscenze scientifiche, tecniche e metodologiche, riferite non solo al rugby ma a tutto lo sport in generale.
Manco a dirlo, l’attività che mi sta più a cuore, ma che sta più a cuore a PiazzaRugby in generale, sono le iniziative dedicata al management dello sport…. ma l’attività dovrebbe essere direttamente orientata ad un processo di formazione di tecnici e professionisti del futuro, in piena collaborazione con la Direzione tecnica federale, con l’obiettivo di favorire ulteriormente la crescita culturale del rugby italiano.
Il “sogno” sarebbe dar vista ad uno strumento condiviso e sempre più valido di divulgazione e formazione a disposizione di tutti,  in particolare studiosi, tecnici ed operatori, con informazioni di alto livello qualitativo.
Informazioni che in gran parte già esistono, ma che andrebbero raggruppate e messe a disposizione, ad esempio, tramite un’attiva di monitoraggio del fenomeno sportivo e dalle acquisizioni delle ricerche bibliografiche, secondo quanto viene pubblicato a livello nazionale ed internazionale in ambiti, solo per fare degli esempi, come:
  • Psicologia dello sport
  • Biologia nell’allenamento
  • Medicina dello sport
  • Management dello sport
  • Scuola e i giovani
  • attività amatoriale (lo sport per tutti)
  • storia e cultura sportiva
Una Biblioteca del Rugby. Partendo dall’esperienza della Biblioteca di Atletica Leggera, presso l’impianto Nando Martellini di Roma, ho poi fatto mia una proposta originariamente avanzata nell’ambito delle elezioni federale della FIDAL Lazio: ripartire dagli impianti e dal sito Internet per affrontare la rinascita del Centro Studi Fidal. La proposta prevedeva la creazione di una Biblioteca dell’Atletica Leggere in almeno un impianto per Provincia, nonché la possibilità di consultare l’elenco delle pubblicazioni presenti nelle biblioteche sul web.
Il servizio è utile a chiunque si occupi di attività sportiva e di atletica leggera:
  • il tecnico impegnato nell’elaborazione di programmi di allenamento
  • il preparatore fisico per la ricerca di adeguate metodologie di preparazione
  • il dirigente per gestire una società
  • lo studente universitario o di liceo a cui si pone la necessità di fare una ricerca bibliografica od elaborare una tesi
  • il medico o lo psicologo che ritiene fondamentale essere aggiornato sulle più recenti acquisizioni specifiche o per preparare una relazione ad un convegno
  • il docente o il ricercatore, in generale, che prima di intraprendere una ricerca ritiene che opportuno confrontarsi con chi potrebbe aver già affrontato, e magari risolto, un problema
  • il semplice appassionato, che avrà come riferimento qualcosa di unico a livello nazionale
Rugby! Un programma unico in Italia. Non esiste una realtà specializzata di questo tipo in Italia al di fuori dell’archivio storico del «Museo del Rugby», a Colleferro (Roma), che ha però tutt’altra finalità ed a cui vorremmo si potesse partire per rendere concreta quest’iniziativa.
Esistono invece pubblicazioni specifiche, nazionali ed internazionali, nonché tesi di laurea che al momento non sono valorizzate a dovere in un punto di raccolta e consultazione comune, facilmente alla portata di tutti.
Esempi di Tesi, molto eterogenee, che parlano anche di rugby:
  • Strategie di sponsoring in ambito sportivo: il caso del rugby
    Università degli studi di Padova •  Facoltà di lettere e filosofia • corso di scienze della Comunicazione • Anno 2009
    Autore: Davide Ferracin • Relatore: prof. Vittorio Montieri
  • Il rugby come costruzione di uno spazio di socializzazione
    Università degli studi di Perugia • Facoltà di scienze motorie • Anno 2009
    Autore: Monica Sargenti • Relatore: prof. Fabio D’Andrea
  • I presupposti motivazionali del giocatore di rugby: dallattività giovanile allalto livello
    Università degli studi di Verona • Facoltà di scienze motorie • Anno 2009
    Autore: Simone Amato • Relatore: prof. Valter Durigon
  • Le aspettative di carriera degli sportivi: confronto fra gli atleti del Rovigo Rugby e del Benetton Rugby
    Università degli studi di Bologna • Facoltà di Economia • Anno 2011
    Autore: Alberto Avanzi • Relatore: prof. Gabriele Morandin
  • Principali problematiche ortopediche nel giocatore di rugby: il ruolo del podologo
    Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma • Master in podologia dello sport • 2009
    Autore: Manuela Quaglietti • Relatore: prof. Paolo Zeppilli
  • Traumi dellarticolazione acromion clavicola nello sport (sci-rugby)
    Università degli studi di L’Aquila • Facoltà di scienze motorie • Anno 2009
    Autore: Danilo Filipponi • Relatore: prof. Franco Mastri
  • Neurotaping: incidenza nel trattamento delle lesioni della cuffia dei rotatori
    Università degli Studi di Roma La Sapienza • Facoltà di Medicina e Chirurgia • Corso di Fisioterapia • Anno 2011
    Autore: Alessandro Lamanna • Relatore: prof. Ennio Pacilio
  • I sovraccarichi funzionali nel rugby: metodiche per la valutazione e il follow up
    Università degli Studi di Genova • Facoltà di Medicina e Chirurgia • Corso di Scienze Motorie • Anno 2005
    Autore: Massimo Boero • Relatore: prof. Maurizio Ieracitano
  • Valutazione funzionale applicata al Rugby Union
    Università degli studi di Verona • Facoltà di scienze motorie • Anno 2012
    Autore: Simone Amato • Relatore: prof. Silvia Pogliaghi
  • Allenamento mentale nel Wheelchair Rugby (Rugby in carrozzina)
    Università degli Studi di Verona • Facoltà di scienze motorie • Laurea Specialistica in Scienze e Tecniche dello Sport • Anno 2013
    Autore: Samuele Beghetto
  • Outdoor Training. Un metodo formativo per apprendere in modo esperenziale ed innovativo
    Università degli Studi di Roma La Sapienza • Facoltà di Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica • Anno 2011
    Autore: Caterina Messana
  • Le sfide di marketing nelle società sportive: i casi Novara Calcio, Benetton Basket e Petrarca Rugby
    Università degli Studi di Verona • Facoltà di Economia • Anno 2010
    Autore: Pier Filippo Zenari • Relatore: prof. Barbara Gaudenzi
  • Sports Academy. Progetto di un centro sportivo polifunzionale
    Università degli Studi di Roma La Sapienza • Facoltà di Architettura • Anno 2011
    Autore: Mattia Filippi • Relatore: prof. Donatella Scatena
  • Analisi sociologica dello sport: dalla sacralizzazione alla mercificazione dell’atleta
    Università degli Studi di Udine • Facoltà di Lingue e Letterature Straniere • Anno 2011
    Autore: Alessia Della Rossa • Relatore: prof. Bernardo Cattarinussi
  • Le potenzialità formative dello sport – L’attività sportiva tra educazione e formazione
    Università degli Studi di Verona • Facoltà di Scienze della Formazione • Anno 2008
    Autore: Gabriele Destrinii • Relatore: prof. Daniele Loro
  • Sport di squadra e Psicologia di gruppo
    Università degli Studi di Torino • Facoltà di Scienze Motorie • Anno 2011
    Autore: Giuseppe Morabito • Relatore: prof. Claudia Gambarino
  • La brand Awareness come mezzo per lo sviluppo dello sport: il caso del rugby
    Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano • Facoltà di Economia • Anno 2005
    Autore: Matteo Mezzalira • Relatore: prof. Paolo Gaudenzi
  • Sport e Società, il Diktat della prestazione 
    Università degli Studi di Messina • Facoltà di Scienze Politiche • Anno 2005
    Autore: Simone Bartolo • Relatore: prof.  Domenico Carzo
  • Il giocatore di rugby nel ruolo degli avanti: studio sperimentale sull’interazione tra piede, scarpa e terreno nel movimento di traslazione antero-posteriore
    Università degli Studi di Milano • Facoltà di Medicina e Chirurgia • Anno 2012
    Autore: Fabio Scambelluri • Relatore: prof.  Umberto Alfieri Montrasio
  • Applicazione di un modello prestazionale visuo-spaziale al calcio di punizione nel rugby
    Università degli Studi di Trieste • Facoltà di Psicologia • Anno 2012
    Autore: Andrea Chittaro • Relatore: prof. Tiziano Agostini
Il coinvolgimento diretto dell’Università. Come dimostrano i titoli qui citati, gli argomenti che possono essere oggetto di studio e collaborazione con i CUS sezione rugby – il progetto potrebbe però essere esteso anche alle altre sezioni, partendo in primis proprio dall’atletica – sono innumerevoli e non riguardano soltanto le facoltà di «Scienze Motorie», «Fisioterapia» od eventualmente «Medicina e chirurgia», «Dietistica» e «Science and technology for population health and wealth».
Gli aspetti giuridici legati al mondo dello sport, in particolare del calcio professionistico, sono al centro delle cronache dall’inizio degli anni ’90. La famosissima «sentenza Bosman» ha fatto scuola anche interini di diritto comunitario del lavoro,a d esempio, e la biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza è ricca di decine di titoli dedicati a questo genere di argomento. Argomento dunque che val la pena studiare e approfondire, legandolo non solo al calcio e al diritto del lavoro, ma anche a tutto il mondo dello sport in generale.
In epoca di spending review e risorse limitate per la Pubblica Amministrazione, in particolare per quanto concerne le infrastrutture – e l’Italia in queste è spesso un passo indietro rispetto al resto d’Europa anche in ambito sportivo – non va poi sottovalutata l’importanza di studi dedicati, che potrebbero essere svolti nell’ambito di corsi di laurea in Ingegneria Edile-Architettura, Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Ingegneria Gestionale e, soprattutto, nell’ambito dei corsi attivi presso i dipartimenti di Economia e Management.
Ad esempio – tema di assoluta attualità – quale sarebbe l’indotto generato per la città di Brescia da un nuovo impianto di atletica e di uno stadio per la pratica dell’atletica leggera indoor? Come dovrebbe essere progettato e gestito per generare valore per la comunità ed auto-sostenersi?
Questi temi potrebbero e dovrebbero essere al centro di una ricerca pluridisciplinare dell’Università, meglio se appoggiata dalle stesse federazioni sportive e dal CONI.
Ricercando la collaborazione diretta con i docenti universitari nell’ambito di questi  “Centri Studio”, le attività dei CUS, più in generale, potrebbero di fatto diventare un laboratorio di ricerca interdisciplinare sul campo, dando vita ad un concept per la creazione di un modello di realtà sportiva dilettantistica innovativo, sostenibile ed esportabile in altre realtà italiane.
Strutture e materiali (i libri). Se il cuore delle attività di ricerca dovranno essere le strutture sportive dei club, sarebbe bello e interessante che per ognuno di essi vi fosse una biblioteca del rugby – o biblioteca dello sport più in generale, qualora come ci auguriamo il progetto dovesse essere recepito dai CUS in generale – meglio se inserita nei Sistemi Bibliotecari di Ateneo, così da poter anche usufruire di una buona base di partenza: le risorse librarie già presenti nella Biblioteche stesse. Se nelle Biblioteche di facoltà non abbondano certo i testi specifici dedicati al rugby, magari in lingua, non mancano però risorse bibliografiche di assoluto interesse, come potrebbe essere il patrimonio di pubblicazioni sul marketing, anche territoriale, in seno alle Biblioteche di Economia!
Un esempio? Parlando di numeri. Se accediamo al catalogo online del sistema bibliotecario di ateneo, per quanto concerne l’Università di Brescia, ricercando la parola chiave “marketing” si ottengono ben 2101 risultati presso la biblioteca delle Facoltà di Economia e Giurisprudenza, cui si aggiungono i 28 titoli presenti nella biblioteca di Ingegneria.
Zero titoli per la parola chiave “Rugby” e ben due pubblicazioni alla voce “atletica”, di cui uno datato 1976: «Edilizia per gli sports: orientamenti dimensionali e costruttivi»! Non male per un Paese in cui mancano proprio le strutture e spesso e volentieri quelle presenti sono datate….
Ma non sono da meno gli altri sport. Giusto la biblioteca di Giurisprudenza sembra essere ben fornita di titoli sul calcio, quantomeno per quanto riguarda i temi del professionismo e della sua evoluzione nel diritto. Tema senz’altro interessante, che merita più di un approfondimento.
Va nettamente meglio, invece, se interpelliamo il catalogo pubblicazioni digitali, salvo poi scoprire che si tratta quasi sempre di articoli di riviste in lingua straniera, raccolti in archivi di altre università lombarde
Un altro canale di eccellenza, da integrare grazie alla collaborazione con i club e la Federazione, sono le reti bibliotecarie. Ad esempio la “Rete bibliotecaria Bresciana e Cremonese http://opac.provincia.brescia.it ” . La collezione di ogni biblioteca è in qualche misura unica e nessuna può contenere tutti i materiali di cui il suo pubblico ha bisogno. Le biblioteche, perciò, possono arricchire enormemente i servizi agli utenti permettendo loro di accedere alle raccolte delle altre biblioteche (Il servizio bibliotecario pubblico: linee guida IFLA/Unesco per lo sviluppo).
Questo concetto sarebbe ancor più valido per una piccola realtà in formazione come le Biblioteche del Rugby e dello Sport annesse ai Centri Studio così concepiti. Sarebbe dunque auspicabile un’integrazione delle stesse tra loro e, almeno localmente, con le Reti Bibliotecarie, come appunto quella bresciana (che cito per vicinanza), al fine di rendere i titoli accessibili attraverso il servizio di prestito interbibliotecario, che rende possibile la circolazione dei documenti posseduti ed ammessi al prestito tra le biblioteche dell’area di cooperazione. Nel caso preso ad esempio , le province di Brescia, Cremona e Mantova: attraverso questo servizio non solo la biblioteca locale ma tutte le biblioteche della rete rispondono al fabbisogno informativo della comunità. La conoscenza della disponibilità di una determinata pubblicazione, degli eventuali vincoli al prestito e delle biblioteche che la possiedono è resa possibile dai seguenti cataloghi collettivi (OPAC):
Si renderebbero così disponibili titoli al momento non presenti a catalogo e allo stesso tempo verrebbero offerti ad un pubblico sempre più vasto i servizi della Biblioteca e del Centro Studi sul Rugby
La sola Rete Bibliotecaria Bresciana ha un totale di 183 titoli dedicati al Rugby ad esempio…
A queste si dovrà poi unire la possibilità di pubblicazione di tesi e studi di docenti/studenti in ambiti come:
  • psicologia dello sport
  • biologia dell’allenamento
  • medicina dello sport
  • management dello sport
  • formazione, giovani e sport
  • storia e cultura
  • allenamento
  • preparazione fisica

Una cosa del genere potrebbe sembrare praticamente impossibile da realizzare, non senza il volere della Federazione e di altre istituzioni. Visto però l’argomento di questo blog e l’interesse / amore riposto nel rugby, benché per certi versi rivolti anche agli aspetti meno romantici (ma anche questo in fondo non è poi vero… ), ci permettiamo di lanciare la sfida, chi coglierà la provocazione e si renderà partecipe di questa cosa? Noi di Global Sports Futures, PiazzaRugby e RugbyMercato.it ci siamo e siamo pronti a fare il nostro.
Nel frattempo vogliamo provare a farlo virtualmente, consigliando dei testi acquistabili online su Amazon, ma non solo, e che di volta in volta inseriremo nella nostra lista desideri. Una lista caotica, immotivata, senza una logica specifica se non quella del… questo vorrei leggerlo, forse dovrei, forse dovremmo. Aspetto \ aspettiamo però le vostre segnalazioni in tal senso, nonché le vostre opinioni: manuel@globalsportsfutures.it

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