Stephen Jones lascia il Galles dopo 15 anni onorato servizio e ben 313 partite con gli Scarlets, con cui ha stabilito ogni record di punti: ben 2850. Il 34enne mediano d’apertura del Galles e dei British Lions ha ufficializzato oggi l’intenzione di dire addio alla Regione dell’Ovest per trasferirsi in Inghilterra e vivere una nuova esperienza. Per anni giocatore simbolo del XV di Llanelli e primo giocatore nella storia degli Scarlets a diventare capitano del Galles, Jones giocherà con i London Wasps. Un’esperienza, quella di giocare nella Premiership, che sentiva il bisogno di vivere, avendo già passato due stagioni in Francia (Clermont dal 2004 al 2006) in passato. Commentando l’addio, Jones ha quindi spiegato di lasciare il suo cuore nella squadra con cui ha debuttato a 18 anni e con cui ha giocato fino ai 34 anni, ma di essere sereno, perché consapevole che gli Scarlets possono contare su una generazione di talento, giocatori emergenti che formano un gruppo affiatato e che diventeranno sempre più forti nel futuro. Lui stesso ha spiegato di aver lavorato nelle ultime tre stagioni per costruire la sua successione, mettendo la propria esperienza al servizio dei più giovani, nell’ottica di agevolare il passaggio generazionale. Un ottimo lavoro, verrebbe da dire, visto quanto mostrato da Rhys Priestland con la nazionale nel corso degli ultimi 12 mesi.
Attraverso le parole dell’Head Coach Nigel Davies, gli Scarlets hanno quindi voluto esprimere il proprio apprezzamento per un campione ammirato in tutto il mondo, un simbolo sportivo per il Galles dell’Ovest, assunto ad esempio positivo per l’intera comunità. Davies ha voluto ringraziare sinceramente Jones per quanto ha fatto e rappresentato per gli Scarlets, dentro e fuori dal campo, sottolineando che resterà per sempre nella memoria e nella storia della squadra, anche per l’importante contributo alla crescita di tutta la squadra dato nel corso delle ultime tre stagioni. Davies ha quindi voluto augurare a Stephen Jones tutto il meglio per il prosieguo della sua carriera.