Dal Rugby League al Draf NFL. Il cammino di Jordan Mailata tra i campioni dei Philadelphia Eagles

Cambiare direzione, abbandonando il sentiero percorso nel recente passato. Per amore dello sport, di una nuova sfida, seguendo il proprio istinto e le proprie convinzioni.

Alcune settimane fa raccontavamo della storia di Psalm Wooching, ex giocatore di football americano innamorato della palla ovale tanto da abbandonare il futuro dorato della NFL per inseguire il proprio sogno nel mondo del rugby. Sogno che, dalla prossima stagione, proseguirà a Viadana.

Oggi lo sport ci racconta una storia simile a quella vissuta dallo statunitense. Ma al contrario.

Il recente Draft NFL tenutosi in Texas lo scorso week end ha dato il benvenuto nel mondo del football americano a Jordan Mailata, gigantesco atleta samoano – 200 cm per 160 kg -, stella dell’Australian Rugby League.

A sceglierlo, addirittura i campioni del Mondo in carica, quei Philadelphia Eagles rimasti impressionati dalle capacità atletiche di Mailata, ingaggiato in qualità di offensive lineman (linea d’attacco).

A sorprendere appassionati e addetti ai lavori della scelta di Philadelphia, più del contratto da 20 Milioni di Dollari fatto sottoscrivere al giocatore e più ancora della sua prestanza fisica, un particolare: Jordan Mailata non ha mai giocato a football americano.

‘Gli ultimi mesi sono stati abbastanza duri – ha dichiarato il giovane samoano -, impegnativi sia dal punto di vista fisico che mentale. Sto ancora cercando di capire le basi e i fondamentali di questo sport, un obiettivo molto stimolante. Ma posso dire con il sorriso che ho preso la decisione giusta’.

Che non sia una scommessa – del tutto – al buio lo raccontano anche i media statunitensi; le Eagles, per assicurarsi il giovane isolano, avevano raggiunto un accordo con i New England Patriots (5 Super Bowl in bacheca), garantendosi così la priorità in fase di scelta.

Jordan, che ha corso le 40 yard dash (quasi 37 metri, unità di misura per stabilire velocità e accelerazione dei giocatori di football americano) in 5.12 secondi (il record è di 4.12), aveva visitato anche altre franchigie in giro per gli States: Washington Redskins, Cleveland Browns, Los Angeles Chargers, Atlanta Falcons, Indianapolis Colts, New York Jets.

A spuntarla sulle concorrenti sono stati i campioni in carica. Un ‘esperimento’ che in Pennsylvania hanno tutta l’intenzione di portare a termine con successo.

Autore: Andrea Nalio

Polesano, giornalista dal 2008, lavora come free lance a Londra e rappresenta l'anima operativa di RugbyMercato.it. Nel recente passato ha collaborato con i quotidiani Il Resto del Carlino e La Voce di Rovigo e condotto la trasmissione "Linea di Meta" per Radio Kolbe. Ha pubblicato anche un libro: «Pepenadores. Insieme ai cacciatori di rifiuti»: Reportage sulla dignità dei riciclatori informali della discarica di Oaxaca (Messico).

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