Rivincita. Nuovo inizio. O forse solo naturale continuazione di un percorso in panchina iniziato più di 10 anni fa e vissuto quasi interamente in Veneto. Per Polla Roux, la promozione in Eccellenza vissuta alla guida del Valsugana avrà senza dubbio un significato particolare.
Lui che, tra Padova e Rovigo, ha gettato le fondamenta per una carriera da allenatore che la prossima stagione vivrà nuovamente il palcoscenico del massimo campionato italiano.
Eccellenza salutata nella primavera del 2013 dopo un triennio vissuto da head coach della ‘sua’ Rovigo. Rovigo che, nel 1999, aveva puntato forte sul gigantesco mediano di mischia nato a Città del Capo nel 1973, iniziando una relazione con il sudafricano mai interrotta da allora. Viadana, Roma (da giocatore) e Padova (assistente allenatore) le parentesi tra il primo Roux-rossoblu (da giocatore) e il secondo capitolo vissuto dalla panchina.
Dopo tre stagioni – finale scudetto e semifinale i traguardi raggiunti -, momenti esaltanti alternatiti a periodi di difficoltà, ecco l’addio. Diversi scricchiolii avevano fatto presagire alla separazione tra il coach e la sua seconda casa. Facile pensare che, ancora oggi, nello spirito dei tifosi così come nel cuore del sudafricano, ci sia il rammarico per una storia d’amore certamente intensa, ma conclusa senza il lieto fine.
Oggi, il presente di Polla Roux si chiama Valsugana. Club nel quale il sudafricano si è occupato del settore giovanile, diventando Director of Rugby e allenatore della prima squadra, nonché uno degli artefici principali del percorso di crescita del Valsu. Team che la prossima stagione guiderà nuovamente in Eccellenza. Un nuovo capitolo nella vita sportiva di Polla Roux. E solo lui, forse, potrà raccontare se questa nuova occasione nel massimo campionato avrà il sapore di una rivincita. O di nuovo inizio. (foto profilo Facebook Rugby Valsugana)