Divampano le Fiamme: 'Mai pensato a Cavinato'

Duro comunicato delle Fiamme Oro, che smentiscono le voci riguardanti un possibile avvicendamento in panchina tra Presutti e Cavinato, coach che non rinnoverà l’accordo con le Zebre. Ecco la nota ufficiale della società cremisi. “Le Fiamme Oro Rugby smentiscono categoricamente le voci apparse in questi giorni su alcuni organi di stampa che vorrebbero Andrea Cavinato prossimo allenatore del XV della Polizia di Stato. Inoltre la dirigenza della Società cremisi ribadisce e rinnova, qualora fosse necessario, la piena fiducia nell’attuale staff tecnico che vede alla guida Pasquale Presutti”.

Israel Folau: le Olimpiadi per convincerlo a rimanere in Australia?

Israel Folau diviso tra Tolone e Australia? E’ quanto racconta la stampa transalpina che propone il punto di vista di Michael Cheika, deciso a convincere il talento a rimanere in patria. Il contratto di Folau è in scadenza e lo stesso giocatore, pochi giorni fa, ha dichiarato di avere diverse pretendenti. Una carta a favore di Cheika potrebbe essere la volontà di Folau di giocare l’Olimpiadi di Rio (agosto 2016). Desiderio che potrebbe convincere il giocatore a rimanere in Australia.

Sei Nazioni, il Times tuona contro gli azzurri: 'Che senso ha la partecipazione dell'Italia?'

“Per quanto ancora l’Italia può sopravvivere a queste torture di febbraio e marzo prima che gli organizzatori si chiedano: forse qualcun altro?”. A tuonate contro la Nazionale italiana è addirittura il Times, che dopo la vittoria inglese contro gli azzurri si interroga in merito alla partecipazione del gruppo di Brunel al torneo continentale, sottolineando con durezza la fallimentare esperienza pluridecennale dell’Italia al Sei Nazioni. “Ci stiamo prendendo in giro se pensiamo che abbia funzionato”, scrive sempre il Times. Una notizia diffusa in Italia da Sport Mediaset e che propone una questione già dibattuta in passato e tornata prepotentemente alla ribalta dopo il difficoltoso inizio della competizione azzurra. Il popolare quotidiano britannico chiama in causa anche Georia e Romania, ipotizzando un play off che decida la squadra da ammettere al torneo. Alla polemica legata alla partecipazione azzurra al Sei Nazioni, il Times offre anche un dato emblematico: con quella di ieri Marco Bortolami ha toccato quota 80 sconfitte nei test match. Dietro di lui, Sergio Parisse e Martin Castrogiovanni a quota 78.

Conferme dalla Francia: Martin Castrogiovanni si avvicina Treviso?

Anche in Francia confermano come il futuro di Martin Castrogiovanni potrebbe essere a Treviso. Dopo le anticipazioni offerte dalla stampa italiana, pure oltralpe aprono all’addio del pilone, sopratutto a seguito degli arrivi di Ma’afu e di Mohamed Boughanmi. “Fin dal suo arrivo – scrivono in Francia -, l’internazionale italiano non ha brillato ed è stato spesso infortunato. Il Benetton Treviso, che sta costruendo la squadra in vista della prossima stagione, sarebbe in corsa per ingaggiarlo”.

Super Rugby, la franchigia argentina prende forma: ora sono 16 i giocatori ingaggiati

Santiago González Iglesias, Ramiro Moyano e Lucas Noguera Paz. Con Matías Díaz che segue le orme di Santiago Iglesias Valdez e Julián Montoya, i quali avevano già allungato l’accordo. La franchigia argentina comincia a prendere forma in vista del Super Rugby, con la federazione che ufficializzato l’accordo fino al 2017 con i primi tre e esteso la durata anche con Diaz. La Uar ha già messo sotto contratto 16 giocatori per l’inizio del Super Rugby: Pablo Matera, Martín Landajo, Guido Petti, Tomás Cubelli, Jerónimo de la Fuente, Tomás Lezana, Facundo Isa, Manuel Montero, Matías Alemanno, Gabriel Ascárate, Matías Orlando, Rodrigo Báez e Javier Ortega Desio.

Le Zebre bussano in casa Lazio: ecco il permit Riccioli

Le Zebre pescano ancora dall’Eccellenza per rinforzare la squadra in questo periodo di Sei Nazioni. A Parma arriva infatti Ruben Riccioli, prelevato dalla Lazio. Ecco il comunicato del club ducale. “Dopo il giorno di pausa di ieri le Zebre Rugby si sono ritrovate stamane alla Cittadella del Rugby di Parma per l’ultima giornata di allenamenti in preparazione alla sfida di Guinness PRO12 contro i Glasgow Warriors prevista per domenica. Per la gara contro gli scozzesi, oltre ai quattro permit players aggregati al gruppo bianconero nella giornata di lunedì, lo staff tecnico delle Zebre Rugby potrà contare su un altro giocatore proveniente dal massimo campionato italiano Eccellenza: la terza linea Ruben Riccioli tesserato con la Lazio Rugby 1927. Il giocatore va ad infoltire il reparto che ha visto la defezione per infortunio di Van Schalkwyk, fermato da un lieve problema muscolare in settimana”.

Francesco Menon: desiderio Mogliano, obiettivo Treviso?

Dopo aver ‘opzionato’ De Marchi e Montauriol, la Benetton Treviso continua a sondare Rovigo per rinforzare la propria rosa in vista della prossima stagione. E gli occhi della società biancoverde potrebbero essersi posati anche su Francesco Menon, centro fiorentino che già in questi giorni si sta allenando agli ordini di Casellato in qualità di permit player. Classe ’91, Menon veste la divisa rossoblù da tre anni e al Battaglini hanno avuto modo di apprezzarne le qualità in più di un’occasione. Centro e all’occorrenza anche ala, l’ex Firenze rientrerebbe nei parametri del Treviso, alla ricerca di un centro per la prossima stagione. E’ una storia strana, quella di Menon. Arrivato agli ordini di Polla Roux con l’etichetta di talento pronto a sbocciare, non ci ha messo molto a far vedere le sue qualità in campo. Anche se per la definitiva consacrazione (almeno in Eccellenza), c’è stato bisogno di un po’ di tempo. Nel campionato passato infatti, le sirene del Mogliano sembravano averlo convinto al cambio di casacca, ipotesi poi scongiurata nel giro di qualche settimana. Ma l’arrivo di Bergamasco, ufficializzato pochi giorni dopo il suo rinnovo in rossoblù, lo avevano inevitabilmente relegato in secondo piano. Un problema che Menon ha facilmente aggirato sfruttando appieno i minuti concessi dallo staff. Quest’anno invece, complice il forfait di Van Niekerk durante i primi mesi della stagione, per Menon si sono spalancate le praterie del campo, che lui ha nuovamente sfruttato alla perfezione. Convincendo anche Treviso a selezionarlo come permit player. Una chiamata che assomiglia all’anticamera di un contratto celtico già pronto per giugno. Con buona pace di Mogliano, ancora sulle sue tracce dopo le avances avanzate poco più di un anno fa.

A tu per tu con Riccardo Brugnara: la Tigre che studia Domingo e impara da Rizzo

Al ‘Brugna’ è bastato un allenamento per farsi notare. Anno, 2009, Rugby Varese Camp. Anni, 16. In campo, gli occhi attenti di Mike Pennistone e Bob Dwyer (coach che ha guidato l’Australia al titolo iridato nel 1991) si posano sul giovane mantovano che, a dispetto dell’età, ha già fisico e qualità sorprendenti. Lo segnalano ai Leicester, che lo accolgono per un provino. Ma il percorso di crescita e sopratutto l’età consigliano di aspettare ancora. Così la stagione successiva Leicester torna alla carica, con Neil Mc Charty, responsabile dell’accademia inglese, che gli offre un paio di settimane di prova. Ben spese dal giovane lombardo, che al termine dello stage si merita un contratto biennale. Lui è Riccardo Brugnara. Età, 21 anni. Professione, rugbista. Squadra di appartenenza, Leicester Tigers. E un percorso che in Inghilterra lo ha visto protagonista anche con la maglia del Doncaster, in una prima linea tutta italiana composta pure da Pasquali e Santamaria. Ma la sua realtà, oggi, è dipinta di bianco, rosso e verde, colori che ricordano l’Italia per un paragone che però si ferma solo all’aspetto cromatico. “E’ una bellissima esperienza – così Riccardo -; sono in un club fantastico dove posso imparare ogni giorno qualcosa di nuovo. E’ incredibile vivere accanto a giocatori di livello assoluto sempre disposti a darti qualche consiglio utile o a insegnarti i trucchi del mestiere”. Giocatori del calibro di Marcos Ayerza e Michele Rizzo, con i quali si divide in squadra il ruolo di pilone sinistro. “Con loro ho un rapporto particolare – continua il mantovano -. Giocano nel mio stesso ruolo e mi aiutano tantissimo a crescere”. Ma gli esempi Riccardo non li cerca solo in casa. Un occhio particolare il pilone lo rivolge alla Francia. “Cerco di prendere spunto anche da Thomas Domingo (pilone del Clermont). E’ fortissimo e sopratutto, come me, non è molto alto: nel rugby moderno ormai moltissimi piloni sono alti e per questo cerco di ispirarmi ad un giocatore fisicamente simile a me”. Nonostante la vicinanza di Rizzo, Barbieri e dei tanti azzurri che ogni fine settimana incrocia nei campi della Premiership, la voglia di tornare a casa per il momento è ancora lontana. “Non ci penso – continua sincero -. Ho ancora tanta strada da fare, devo crescere e preferisco vivere una stagione alla volta. Poi gioco in uno dei club più titolati d’Inghilterra, accanto a grandissimi campioni e da loro ho l’opportunità di imparare molto. Voglio far bene qui, poi vedremo”. Uno sguardo all’Italia però Bugnara lo lancia ugualmente, cercando di analizzare l’attuale situazione del rugby nostrano e offrendo una ricetta di naturale semplicità. “Credo che il nostro rugby stia pian piano crescendo, ma in tutte le categorie bisogna continuare a puntare sui giovani, il futuro di questo sport”. Leicester l’ha fatto puntando su Riccardo Brugnara. Il mantovano che studia da grande, accanto ai grandissimi. E non smette mai di imparare. “Da quando sono qui ho imparato tantissimo. Sì – sorride -, anche l’inglese…”.

Un Castres disperato spera nella cura Reggiardo

Mauricio Reggiardo è stato presentato a Castres in qualità di nuovo allenatore della compagine francese. L’ex coach degli avanti dei Pumas sarà chiamato a un’impresa complicata considerati i 29 punti del Castres e al rischio sempre più concreto di una retrocessione. Un club comunque già conosciuto da Reggiardo, che ha vestito la divisa del Castres anche come giocatore.

I Welsh non pagano…Piri Weepu scappa a La Rochelle?

E’ già finita l’esperienza inglese di Piri Weepu? Il numero nove dei London Welsh sarebbe infatti stato avvicinato da La Rochelle, stuzzicato dalla possibilità di ingaggiare l’ex All Black. Secondo i media transalpini il numero nove neozelandese avanzerebbe in Inghilterra anche diversi mesi di stipendio (solo una la mensilità corrisposta) e l’ultima posizione in classifica dei Welsh sarebbe solo l’ultima goccia di un vaso destinato ormai a tracimare in fretta.

 

 

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