L’anno scorso il futuro del rugby italiano doveva essere isolano, con rappresentanti della FIR in cerca di talenti tra le isole del Pacifico da portare nelle nostre accademie e naturalizzare…
L’obiettivo un anno e mezzo fa era dotare l’Italia dei nuovi Manu Tuilagi, Taulupe Faletau, o Billy e Mako Vunipola… anche sull’onda dell’entusiasmo dato dall’equiparazione di Kelly Haimona e Samuela Vunisa.
Ora la FIR ci riprova, obiettivo trovare i piccoli Quintin Geldenhuys e Corniel Van Zyl, in un ruolo che in Italia è merce rara e lo è ancor di più per quanto riguarda i prospetti di qualità a livello mondiale, dove i top club lottano per accaparrarsi i migliori.
E presto un’operazione simile potrebbe essere messa in atto per dotare le franchigie di un estremo… McLean docet…
A darne la notizia lo stesso presidente Alfredo Gavazzi, in occasione dell’incontro avuto martedì con la stampa veneta, raccontato attraverso il portale Lo Strillone Sportivo, dall’autorevole giornalista Giorgio Sbrocco.
Questi gli argomenti toccati:
- Brunel rimarrà in sella fino a giugno
- Gavazzi ha smentito che il nuovo tecnico abbia trovato casa a Verona
- «la Fir metterà sotto contratto un tecnico straniero con l’incarico di seguire il settore giovanile».
- «stiamo individuando due seconde linee sudafricane da far venire in Italia (una a Treviso, una a Parma) per il percorso di equiparazione ed eleggibilità».
- «L’altro ruolo scoperto in prospettiva è quello di estremo».
- niente terza franchigia, ma «una rappresentativa di Emergenti che disputi tre partite all’anno contro i pari livello della Scozia».
- capitolo premi, trovato un accordo ponte fino al Sei Nazioni: per il torneo 2016 il sistema gettone fisso+quota risultati rimarrà invariato, ma Gavazzi ha confermato la volontà di cambiarlo a partire da giugno 2016
- confermato l’aumento delle Accademie Under 18 (da 8 a 10) e Under 19 (da 1 a 2)
- volontà di scrivere un’Accademia Under 20 in Eccellenza
- acquisto di una nuova sede del valore di 23 milioni di Euro, «pagato grazie a un mutuo 25ennale con il Credito sportivo coperto, di fatto, dal contributo del Coni (350mila euro/anno + 630mila euro/anno) che avrà in uso due piani dello stabile e riconoscerà a Fir una quota fissa per il rilascio della sede dell’Olimpico»