Dall’ufficio stampa di Pronti al Cambiamento.
‘Si è tenuta nella mattinata di sabato scorso, presso l’Hotel Cosmopolitan di Bologna, la prima riunione del 2017 di Pronti al Cambiamento.
Ad inaugurare la sessione, cui hanno partecipato rappresentanti dei comitati di tutta Italia, il portavoce Marzio INNOCENTI.
Dopo la lunga fase di avvio e di strutturazione del progetto, e a seguito di quanto avvenuto in sede di elezioni nazionali e regionali, Innocenti ha evidenziato la necessità di lasciare ad altri il ruolo di portavoce. Il padovano Riccardo ROMAN è stato indicato dallo stesso Innocenti quale suo sostituto: l’assemblea ha proceduto alla discussione della proposta, approvando all’unanimità.
E’ stata quindi analizzata l’attività dei primi quattro mesi dell’organo di governo della Federazione. La richiesta di ottenere una rappresentanza nel ruolo di Vice-Presidenza e/o all’interno del Comitato di Presidenza è stata rifiutata ai rappresentanti di PalC, così come negata è stata la possibilità di ottenere un incarico negli organi internazionali cui la FIR aderisce. Allo stesso modo, al momento della definizione delle deleghe da parte del Consiglio Federale, i Consiglieri eletti in quota Pronti al Cambiamento sono stati del tutto esclusi, di fatto impedendo al 45% del movimento rugbystico italiano di far pesare il proprio patrimonio di rappresentatività elettorale a livello di “governance” della Federazione.
Parallelamente, la presentazione del Progetto Tecnico per il quadriennio olimpico appena inaugurato – condivisa dalla FIR in questi giorni a diversi livelli – ha certificato un sostanziale ricalco del sistema strutturato nell’ultimo mandato, senza elementi di vera innovazione, così come invece era stato su più punti annunciato in sede di campagna elettorale dal rieletto Presidente.
In particolare, rispetto al rinnovo della partecipazione delle franchigie italiane in Pro12 fino al 2020, lo stesso Presidente ha chiesto la delega ad agire in totale autonomia, by-passando quei meccanismi di condivisione che l’importanza di queste scelte richiederebbe, in ossequio ai principi di trasparenza che devono regolare qualunque azione del Consiglio Federale.
L’assemblea ha poi convenuto sulla necessità di portare Pronti al Cambiamento verso una strutturazione diversa da quella di un movimento elettorale, valutando concretamente di avviare l’iter per la costituzione in una forma associativa di natura culturale e sportiva. Una prima bozza statutaria è stata presentata e sarà oggetto di un’attenta valutazione già nei prossimi giorni, allo scopo di arrivare ad una stesura definitiva oggetto di sottoscrizione già nel prossimo incontro.
In chiusura, sono state tracciate le linee programmatiche di Pronti al Cambiamento per il quadriennio, con una progettualità quotidiana, puntuale e sempre più presente sul territorio, in un sistema di rete tra tutte le società che di Pronti al Cambiamento continuano ad essere la linfa vitale.
Un calendario delle principali iniziative sarà a breve reso pubblico, nell’ottica di fare della nascente Associazione una struttura di servizio cui le società aderenti possano riferirsi nei diversi ambiti operativi della loro gestione ordinaria e straordinaria.