La crisi politica tra Russia e Turchia irrompe anche nel mondo dello sport, colpendo in particolare il calcio. A parlare è stato il ministro dello sport russo Vitaly Mutko, che all’agenzia R-Sport ha detto chiaramente che i club «hanno già avuto il messaggio»: se qualcuno volesse mettere sotto contratto un giocatore turco durante la pausa, non gli sarà permesse.
Una regola che vale però solo per i nuovi contratti, potranno invece continuare a giocare in russia gli sportivi già con contratti in essere, come il centrocampista Gokdeniz Karadeniz, che gioca con i tartari del Rubin Kazan dal 2008. I contratti saranno rispettati nel presente, ha precisato Mutko, ma con le regole attuali, non sarà possibile rinnovarli.
Verranno anche confermati i contratti di lavoro delle imprese edili turche, impegnate per la costruzione degli stadi per la World Cup di calcio del 2018. Nel frattempo però il ministero si è raccomandato che i club Russi non vadano più in ritiro invernale in Turchia. In particolare i ricchi club di calcio, come Lokomotiv Moscow, Spartak Moscow, FC Krasnodar e Kuban Krasnodar.
Agli atleti russi sarà però permesso di partecipare a gare e tornei organizzati in Turchia, con il massimo livello d’allerta. Il ministero ha infatti voluto precisare che le misure che la Russia sta prendendo nei confronti della Turchia, non avranno impatto sui calendari delle federazioni sportive internazionali.