Confermato lo staff dell’Itinera Torino Universitaria Rugby per la stagione 2022/2023, la prima in TOP 10

Confermato lo staff dell’Itinera Torino Universitaria Rugby per la stagione 2022/2023, la prima in TOP 10 per il team universitario del Presidente Riccardo D’Elicio, queste le sue parole: “Squadra che vince non si cambia! Un gruppo di persone preparate, utili alla formazione e all’inserimento dei ragazzi e molto legati ai valori cussini. Porteranno egregiamente in giro per l’Italia il messaggio di Torino Città Universitaria e dell’importanza dello studio e della formazione anche e soprattutto nella pratica dello sport ad alto livello”.

Queste le parole del responsabile del rugby cussino Salvatore Fusco: “Lo staff tecnico è una grande risorsa della nostra società. È stato riconfermato in toto in quanto hanno dimostrato qualità, sia tecniche che umane, capacità di continuo miglioramento e soprattutto sono ben rodati in un sistema ibrido formato da studenti-atleti”.

L’head coach e direttore tecnico sarà il confermatissimo Lucas D’Angelo, queste le sue parole: “Sono molto contento di aver la possibilità di lavorare ancora con lo stesso staff. Sono convinto che la gran parte del risultato ottenuto, la promozione in Top 10, sia grazie al rapporto umano che abbiamo costruito con lo staff stesso. Ci siamo trovati molto bene tra di noi e questo lo si è visto nella passata stagione, negli allenamenti e durante il tempo che abbiamo passato insieme. Sono onorato anche che la società abbia scelto di puntare ancora su tutti noi per la nuova, grande e bella sfida che ci aspetta in un nuovo campionato come il Top 10”.

L’assistente coach e allenatore della mischia sarà un’altra colonna del team cussino, Luis Otaño: “Sono estremamente contento e fiero di fare parte dello staff, guidato da Lucas, dal nostro direttore sportivo Salvatore Fusco, dal nostro Presidente Riccardo D’Elicio, e lavorare con Filippo Bianco e Vittorio Rossi. Siamo contenti di affrontare questa sfida, sarà bella tosta, ma questo ci motiva e ci carica molto a dare il meglio per i nostri ragazzi e per il CUS Torino. Stiamo lavorando con Collegno e ValSusa per fare crescere ancora di più la nostra Under 19 e seguirla al meglio”.

Filippo Bianco sarà anche lui ancora al fianco di Lucas D’Angelo come allenatore dei tre quarti: “Credo che in questi anni gli allenatori del CUS Torino abbiano dimostrato di appartenere davvero all’alto livello, per questo farne parte è stimolante ma soprattutto un motivo di orgoglio. La stagione passata ormai, seppur bellissima, è soltanto un ricordo; sono convinto che tutti abbiamo già in testa esclusivamente la prossima stagione e che i giocatori, la società e noi come staff, sappiamo che dovremo lavorare tanto e bene, poi ancora di più e ancora meglio!

La preparazione atletica del gruppo sarà ancora in mano a Vittorio Rossi che sottolinea di essere: “Molto contento di far parte di questo gruppo. Con la dirigenza e il resto dello staff tecnico sono anni che lavoriamo insieme per la riuscita di questo progetto. La prossima stagione ci chiederà un impegno maggiore, sia dal punto di vista tecnico che da quello fisico, per cui sarà una sfida allettante per tutti noi”.

Unione Rugby L’Aquila, la squadra è praticamente fatta

E’ una stagione profondamente nuova per il rugby aquilano, orfano de L’Aquila Rugby Club che dopo anni difficili ha rinunciato e annunciato il ritiro, e con tutte le attenzione rivolte al nuovo progetto Unione Rugby L’aquila, che vede la Gran Sasso della presidente Loredana Micheli unire gli sforzi con la Polisportiva L’Aquila Rugby, con L’Aquila Neroverde e con le Vecchie Fiamme. Un progetto ambizioso, che vuol riportare il rugby giocato al centro di tutto e schierare in Serie A una formazione competitiva e che possa realmente identificarsi con la città.

La rosa agli ordini dei tecnici Roberto d’Antonio e Luigi Milani sarà così composta da un nucleo proveniente dalla Gran Sasso e da tanti giovani formatisi nel prolifico settore giovanile della Polisportiva L’Aquila, che anche nel recente passato ha dato tanti talenti al rugby italiano.  A svelare i primi nomi è stato il sempre attento Tommaso Cantalini sulle pagine del quotidiano Il Centro (http://www.ilcentro.it/sport/quasi-pronto-l-organico-dell-unione-rugby-l-aquila-1.2011604), che segnala come della rosa della Gran Sasso che ha fatto la Serie A nella scorsa stagione resteranno il capitano Daniele Giampietri, l’estremo sudafricano Jesse Du Toit (infortunato alla mano e fermo per un mese, il sudafricano impegnerà per il quarto anno consecutivo l’unico visto disponibile e sarà integrato nei quadri tecnici in veste di educatore Under 10),  Mattia Cecchetti, Alessandro e Luca Cortesi, Giulio Di Cesare, Alessio e Riccardo di Febo, Valentino Feneziani, Lorenzo Fiore, Lorenzo Frassanito, Stefano Iezzi, Alessandro Ippoliti, Andrea La Chioma, Andrea Lofrese, Alessandro Pattuglia, Alberto Santavenere, Jorge Luis Suarez Carrillo, Simone Alfonsetti, Stefano Chiarizia e Mattia Valdrappa.

Dall’Under 18 Elite della Polisportiva sono stati invece promossi in prima squadra i promettenti Matteo Alloggia, Alessandro Ciofani, Giorgio Daniele, Diego Di Santo, Fabrizio Fiorentini, Luca Niro e Simone Petrolati, mentre da quella che era la squadra della Polisportiva in Serie C arriveranno altri elementi come il trequarti classe 1992 Lorenzo Maria Lolli, tre presenze nel Trofeo Eccellenza (stagione 2011/12) con L’Aquila Rugby 1936.

Dalla rosa de L’Aquila Rugby Club rientrano invece i prestiti Alessio Ciaglia, Federico Pupi, Massimo Sansone e Nicola Tinari. Interessa poi il forte mediano di mischia Nicolò Speranza, che sarebbe però corteggiato anche dall’Avezzano allenato proprio dell’ex head coach neroverde Pierpaolo Rotilio. Avezzano che potrà contare anche sull’innesto nello staff tecnico di Vincenzo Troiani e sull’esperto capitano neroverde Carlo Cerasoli:

http://www.avezzanorugby.it/2018/08/27/carlo-cerasoli-vestira-la-prossima-stagione-la-maglia-giallonera/

Giocheranno invece con il VII Rugby Torino l’ala Andrea Ciofani e il seconda linea Mattia Vaschi. A Torino, sponda CUS Torino, si è trasferito anche il giovane seconda linea Andrea Pietrinferni, che frequenterà la facoltà di ingegneria, mentre Alessandro Di Giambattista dovrebbe trasferirsi, sempre per gli studi, a Trieste. Non dovrebbero far parte della rosa nemmeno Marco Mistichelli, che vorrebbe fare un’esperienza all’estero, Riccardo Lorenzetti, pronto ad intraprendere la carriera da tecnico, e Giacomo Anibaldi  intenzionato a smettere.

Aquilani saranno anche i primi innesti, tutti cresciuti nel vivaio della Polisportiva: il tallonatore classe 1999 Francesco Ferrara, di rientro dalla Roma Legio Invicta XV ed ex Nazionale Under 18 già in prova anche a Colorno; il terza linea Anthony Mejia, anche lui come Ferrara già membro dell’Accademia di Roma; e il pilone classe 1995 Davide Sebastiani, 11 presenze con L’Aquila Rugby Club dal 2014 al 2016, che riprende a giocare dopo un anno di stop. Resta eventualmente disponibile il posto per un giocatore di formazione straniera, con passaporto europea, posto che verrà presumibilmente impegnato in un secondo momento, una volta identificati i punti deboli dell’attuale rosa.

Lo Faro torna in Sicilia. «A Torino lascio una famiglia».

Quella di domenica è stata l’ultima partita al CUS Torino per il tallonatore Vittorio Lo Faro.

Vittorio Lo Faro in azione con il CUS Torino

Tra gli artefici della “rivoluzione dei senatori”, che ha visto alla fine della seconda stagione l’addio del tecnico André Bester, seguito da parte della rosa, e l’insediamento in panchina di Lucas D’Angelo il 29enne tallonatore si era trasferito a Torino dalla sua Catania, dove aveva conseguito la laurea triennale in Ingegneria Civile, nell’estate del 2012.

«Ho avuto una borsa di studio del Progetto Agon – ha raccontato Lo Faro al sito web del club – e ho frequentato al Politecnico la specialistica in Ingegneria Geotecnica, laureandomi il 16 ottobre. Partirò in settimana e tornerò in Sicilia, dove ho avuto la proposta per una consulenza durante i lavori di scavo di una galleria». Sono molti i ricordi che si affollano nella sua mente al momento dei saluti:«Mi tornano in mente tutti i miei compagni e i sacrifici che abbiamo fatto insieme nel corso degli allenamenti. Penso soprattutto alla stagione 2013-2014, nella quale abbiamo lottato con successo per raggiungere i playoff per salire in serie A1. Non siamo mai stati dei supereroi e il gruppo è sempre stato il nostro punto di forza. In quell’occasione lo abbiamo dimostrato in modo speciale. Come tecnici mi sono trovato bene con Regan Sue e Alejandro Eschoyez, che mi hanno seguito nei primi due campionati, e con la coppia attuale composta da Lucas D’Angelo e Massimo Mamo. È un peccato separarmi da loro prematuramente e non lo avevo previsto. L’offerta lavorativa mi è arrivata all’improvviso e non ho proprio potuto rifiutarla. Lucas, quando gli ho comunicato che sarei andato via mi ha detto che era dispiaciuto, ma felice per la mia opportunità di vita. È ciò che ho sentito un po’ da tutti».

Lo Faro lascia dunque Torino, dopo aver profuso il suo consueto impegno a favore della squadra in questo inizio di campionato:«Ho vissuto con gli altri il processo di formazione di un gruppo nuovo e la nascita di una nuova struttura societaria, in un ambiente più sano, più rugbistico e, soprattutto, più sportivo. Sono arrivati molti giovani, alle prime esperienze in una realtà difficile come la serie A. È un materiale umano su cui si deve e si può lavorare molto, per ottenere risultati in un prossimo futuro. Sono ottimista e non considero il risultato positivo solo in termini di vittoria, ma anche di crescita complessiva della squadra, e il gioco espresso oggi è diverso da quello d’inizio campionato. È inutile nascondersi che, quando ci si confronta con avversari come il Reggio o il Colorno, che fisicamente sono molto più attrezzati di noi, si fa fatica a opporsi. I progressi comunque si vedono e toccherà a noi dimostrare nella seconda parte che, contro compagini che non lotteranno per la promozione in Eccellenza, potremo dire la nostra». Usa proprio il “noi” Lo Faro, perché sente ancora proprio quello che sarà il prosieguo della stagione, al quale parteciperà con la mente e con il cuore. «L’anno scorso sono stato anche capitano e in quello in corso ho indossato di nuovo la fascia quando “Mago” (Andrea Merlino, ndr) si è infortunato. Domenica era giusto che ad avere i gradi fosse Sergiu Ursache, anche in prospettiva futura. Lucas me ne ha parlato e sono stato d’accordo con lui».

L’ultima partita psicologicamente non è stata facile per “Vitto”:«In campo ero decisamente emozionato e, quando sono uscito a metà del secondo tempo, per essere sostituito da Paolo Martina, anche commosso. Alla fine abbiamo bevuto un paio di birre con i ragazzi e ci siamo salutati. A ognuno di persona, conoscendoli tutti, ho dato un consiglio e fatto un augurio che valesse solo per lui. Probabilmente quella è stata l’ultima partita di rugby a questo livello della mia vita. A Torino lascio molto e il CUS per me rappresenterà sempre una famiglia».

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