VX3 e Lovell Rugby un triennale per i Dragons

I Newport Gwent Dragons hanno annunciato nei giorni scorsi una nuova partnership tecnica con VX3 e con l’azienda madre Lovell Rugby: https://www.vx-3.com/new-kit-partner-for-dragons. L’azienda di abbigliamento tecnico, che solo una settimana fa aveva ufficializzato un accordo simile con i Worcester Warriors (https://www.vx-3.com/warriors-deal) in Premiership, sarà il fornitore ufficiale della Region gallese per le prossime tre stagioni.

L’accordo prevede che VX3 fornisca due divise complete, l’abbigliamento tecnico per l’allenamento e quello per il tempo libero sia per la prima squadra dei Dragons, che per la nuova squadra A, le rappresentative giovanili e le squadre femminili.  Leader mondiale nella vendita online al dettaglio di abbigliamento e accessori nel mondo del rugby, Lovell Rugby continuerà poi a collaborare con i Dragons per tutta la durata dell’accordo come sponsor di maglia.

L’accordo con Lovell Rugby e VX3 succede a quello con Gilbert e con l’azienda retail locale Rugby Heaven, che oltre a fornire i kit si occupava anche della vendita al dettaglio dell’abbigliamento con l’effige dei Dragons. Con il nuovo accordo sarà invece il management del club a riprendere la gestione diretta degli aspetti commerciali legati alla vendita del merchandising.

In attesa del lancio delle nuove divise, che verranno svelate in agosto, il direttore operativo di VX3, Dylan Petche ha voluto sottolineare la soddisfazione dell’azienda per questa nuova partnership, che ne rafforza la presenza nel Pro14 e nella regione del Gwent, dove oltre 7o club satelliti fanno riferimento al Dragons. Azienda e club, secondo Petche, condividono infatti valori comuni e l’ambizione di far crescere il proprio giro di affari, lavorando assieme per far crescere la squadra.

Faletau, l’uomo d’acciaio. Già pronto per Bath e Nazionale

Dopo l’infortunio al ginocchio che lo aveva costretto ai box in questa prima parte di stagione il numero otto gallese Taulupe Faletau è pronto per ritornare in campo con Bath. Il 25enne infatti sarà tra i giocatori a disposizione per il match in programma a fine settimana contro Bristol e successivamente si unirà ai Nazionali per preparare il test match di Cardiff del 26 Novembre che i Dragoni giocheranno contro il Sud Africa. E’ stato un recupero lampo per il numero otto, considerato che inizialmente i medici avevano escluso un suo ritorno per i test match autunnali. Previsione che il formidabile giocatore non ha rispettato, recuperando così la piena forma fisica.

Ross Wardle molla i Dragons e va in farmacia

I Dragons liberano dal contratto Ross Wardle, che a 25 anni e una cinquantina di partite con la Region del Gwent sulla spalle, lascia il rugby professionistico per un lavoro da farmacista. Attualmente fuori per un infortunio ad un ginocchio, Ross Wardle era stato ingaggiato nel 2012 dopo un’ottima stagione in Principality Premiership con Bedwas, ma durante la carriera non ha trascurato gli studi arrivano a laurearsi e garantendosi una carriera alternativa al gioco.

Newport Gwent Dragons can today announce that Ross Wardle has been released from his contract and will begin his career as a pharmacist.

The 25-year-old joined the Men of Gwent in 2012 after impressing Regional coaches during his time with Principality Premiership club Bedwas. He went on to make 50 appearances for the Dragons.

Ross sustained a knee injury during the Singha Premiership Sevens tournament in Cardiff during the Summer of 2016 which required surgery. Fortunately, as with several other Dragons players, he has managed to complete a degree alongside his rugby commitments. Newport Gwent Dragons are delighted that, whilst his rugby career may have been put on hold, the opportunity to pursue interests outside of rugby has resulted in him being recruited into a managerial position by Lloyd’s Pharmacy.

He will continue with this rehab alongside the Dragons medical team.

Harley Thomson centro conteso in una Premiership in crescita

Harley Thomson
Harley Thomson, con la maglia di Ponty

Harley Thomson è al centro di un caso sportivo che ha animato nei giorni scorsi la Principality Premiership: l’ex internazionale 7’s gallese ha infatti raggiunto da alcune settimane un accordo con il Merthyr RFC. Accordo cui si è opposto Bedwas, che sostiene che il giocatore sia regolarmente sotto contratto con loro, grazie ad un contratto pluriennale sottoscritto nel 2015.

Harley Thomson viene però da un anno di stop e nel corso della stagione 2015/16 non è mai sceso in campo con Bedwas, come ha voluto sottolineare anche l’head coach di Merthyr, Lee Jarvis, interpellato da WelshOnLine: http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/merthyr-rfc-dismiss-bedwas-legal-12013345

Secondo Jarvis Harley Thomson avrebbe chiaramente dimostrato di essere libero, esprimendo la propria intenzione di tornare a giocare con Merthyr, dopo aver disputato una singola partita lo scorso 1 ottobre con Bedwas contro Llandovery, ma unicamente per dare una mano al suo vecchio club in difficoltà.

Il Bedwas RFC sostiene invece che Thomson non abbia giocato solo perché infortunato, ma che questi sia regolarmente sotto contratto ancora per la stagione 2016/17, a riprova di ciò il fatto che il trequarti è sceso in campo proprio nelle gara del 1 ottobre con Llandovery.  Il director of Rugby Mark Lewis è così stato chiaro, sottolineando come sembrerebbe che qualcuno abbia detto a Merthyr che Thomson possa giocare con loro, ma l’intenzione del club è quella di adire alle vie legali per tutelarsi e far rispettare un contrato secondo loro tuttora in essere.

Una piccola telenovela che sta animando il mercato del campionato semi-professionistico del Galles, che con la nuova formula a 16 squadre (sarebbe da studiare anche in Italia…) pare aver ritrovato seguito, sia nel pubblico che sulla stampa. Ad animare questo nuovo interesse proprio l’emergere di club meno blasonati come Merthyr e RGC 1404, le due neopromese che sembrerebbero attrezzate per giocarsi la parte alta della classifica, mentre realtà storiche come Pontypridd, Cardiff, Newport, Llanelli, Neath e Swansea sono in affanno.

Tutto ciò però mentre il sistema Ospreys continua a lanciare giovani di talento nella Region, confermando come il sistema di crescita verso l’altro livello tra Neath e Swansea stia comunque funzionando meglio, rispetto a Llanelli, Cardff e soprattutto Newport.

Brexit ovale, e se gli inglesi diventassero davvero extracomunitari…?!

U.K. vs EuropeBrexit. Un termine che in questi giorni abbiamo sentito usare innumerevoli volte, forse anche troppo. In questo caso però, ci serve per analizzare quanto di importante, ed inaspettato sta per succedere al rugby europeo.

Rugby, infatti, è una citta inglese ed il nostro sport è probabilmente il gioco inglese più diffuso al mondo . Questo implica che le sedi delle maggiori organizzazioni sportive europee che parlino e organizzino rugby abbiano sede in quel Regno Unito che si è staccato dall’Europa. Da ciò si comprende che la valuta usata per i premi ( compresi quelli del Sei Nazioni), siano calcolate in Sterline. La moneta britannica ha però perso valore e questo significa che i premi in denaro e le ripartizioni per società e federazioni da qui a due anni saranno meno ricche o richiederanno più denaro agli sponsor. Altra ipotesi è quella di calcolare tutto in Euro, ma come giustificare questo quando, per esempio nel Sei Nazioni, solo alcune squadre (Irlanda, Italia e Francia) non siano in area Sterlina? Come sarà possibile quando la maggior parte degli sponsor è britannico? La probabile recessione economica inglese permetterà agli sponsor di continuare la promozione attraverso il rugby? I possibili movimenti politici di secessione di Scozia ed Irlanda del Nord non cambierebbero molto la sostanza. Nello sport le federazioni sono divise in modo regionale tra Galles, Scozia, Inghilterra e Nord Irlanda. Quest’ultima con la possibile, incredibile riunificazione con l’Eire potrebbe portare ad un ulteriore bacino di giovani per tutti gli sport, rugby compreso.

I giocatori poi avranno i maggiori problemi, la Celtic League vedrà le squadre munirsi di visti per poter effettuare varie partite. Le leghe britanniche dovranno fare a meno di giocatori fuori dai confini dell’UK, diventando un bacino di crescita per i giovani locali. Le squadre europee dovranno considerare come extracomunitari i giocatori britannici che, pagati in Euro, saranno lieti di venire a giocare sul Vecchio Continente.

Anche il rugby quindi, si prepara a vivere un momento di possibili grandi cambiamenti. Saranno anni turbolenti, in cui il confronto Top 14 vs Premiership si farà ancor più combattuto e, se dal momento quelli avvantaggiati potrebbero essere i club transalpini, non potrebbero mancare inaspettate opportunità di crescita. Tutto questo con una Pro12 nel mezzo e, forse, a doppia velocità.

L’argomento nel frattempo fa discutere e non è da poco, perché potrebbe rivoluzionare letteralmente il mondo dello sport britannico… gli analisti sono infatti scatenati e non mancano gli spunti d’interesse, come ad esempio il fatto che sia un problema più da Rugby Union, che da Rugby League

http://www.yorkshireeveningpost.co.uk/sport/rugby-league/leeds-rhinos/leeds-rhinos-rugby-league-will-be-okay-despite-brexit-hetherington-1-7982549
http://www.rugbyworld.com/news/brexit-mean-rugby-56194
http://www.bbc.com/sport/football/36620201
http://www.skysports.com/more-sports/news/12123/10315725/brexit-could-stifle-rugby-and-cricket-imports-to-britain
http://www.telegraph.co.uk/sport/2016/06/24/what-will-brexit-mean-for-each-individual-uk-sport/rugby-union/
http://www.punditarena.com/rugby/adrumm/rugby-players-react-horror-news-bexit/
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/wales-rugby-star-jamie-roberts-11519252
http://www.independent.ie/business/brexit/from-passport-controls-to-the-rugby-world-cup-what-would-brexit-mean-for-ireland-34818655.html
http://www.rugby.it/forum/viewtopic.php?f=8&p=788712
http://www.onrugby.it/2016/06/24/brexit-sport-e-rugby-cosa-cambia-o-meglio-potrebbe-cambiare-dopo-il-voto/
http://video.sky.it/sport/altri-sport/dal_rugby_al_golf_le_conseguenze_di_brexit_sullo_sport/v290465.vid
 

Walker resta

L’ala del Galles Eli Walker ha trovato un nuovo accordo con gli Ospreys…

Walker, 23 anni, resterà così ad Osprellia fino al termine della stagione 2016/17. Giovane di grande talento, Walker ha esordito con gli Ospreys a 18 anni e nel corso di cinque anni ha effettuato 59 presenze, segnando in tutto 17 mete.

La sua carriera è stata però frenata da una serie di problemi muscolari, in particolare per quello che viene chiamato il trauma dell’hamstring (o muscoli ischio-crurali), un comune trauma da corsa che comporta una serie di stiramenti ricorrenti del gruppo muscolare composto dal semitendinoso, dal semimembranoso, e dal bicipite femorale. Problemi che Walker sta curando con lo yoga.

Proprio gli infortuni hanno fatto si che Walker dovesse attendere fino al Worl Cup warm-up game di agosto, contro l’Irlanda, per avere il suo primo cap con il Galles. E un infortunio lo ha poi lasciato fuori dal gruppo che ha inizialmente preso parte al mondiale, venendo poi richiamato in un secondo momento, con la nazionale in piena emergenza infortuni, al posto di Liam Williams, senza però venire impiegato.

«Questo è il posto dove ho sempre voluto stare, è dove ho giocato il mio rugby da ragazzo e dove vedo il mio futuro» ha spiegato Walker. «E’ stato un po’ come essere sulle montagne russe per me in questi ultimi mesi, ma sono tornato  a giocare per gli Ospreys e davvero sono impaziente di lasciare un impatto positivo sul resto della stagione e sul prossimo anno».

«Ha avuto un’estate interessante, dentro e fuori dalla squadra del Galles, ma  l’esperienza internazionale e il sudo debutto un prima squadra con il Galles sono tutti pezzi del puzzle che lo aiuterà a diventare il giocatore che ha tutto il potenziale per diventare» ha commentato invece Andrew MillwardOspreys rugby general manager.

Oltre 500.000 euro per Alun Wyn Jones!?

Secondo Wales Online i dirigenti del Clermont Auvergne avrebbero fatto un’offerta importante per ingaggiare l’internazionale gallese Alun Wyn Jones

Il seconda linea del Galles e degli Ospreys sarebbe così una delle prime scelte per la campagna di rafforzamento del Clermont  in vista della prossima stagione, tanto che i transalpini avrebbero già messo sul piatto più di 500.000 euro per il trentenne, che sarebbe già stato contattato anche dal Toulon e parrebbe non disprezzare la possibilità di un’esperienza in Francia. Giocatore chiave per la nazionale gallese, 94 caps per lui, è in scadenza di contratto con gli Ospreys con cui gioca dal 2005.

Ross Jones lascia gli Ospreys

«Auguriamo davvero le migliori fortune a Ross nel suo nuovo club e per il futuro» con questa breve nota gli Ospreys hanno dato l’addio a Ross Jones, il ventitreenne estremo ha siglato infatti nei giorni scorsi un accordo con i Rotherham Titans.

Arrivato teenager dalla Leinster Academy, Ross Jones aveva rappresentato l’Irlanda  a livello Under 18 e Ireland Schools, prima di vestire la maglia del Galles con la Nazionale Under 20 e la Nazionale 7’s. Nonostante il contratto rinnovato per due stagioni nel luglio 2014, Jones ha optato per trasferirsi nella Greene King IPA Championship inglese per cercare maggiore impiego e dare una svolta alla propria carriera. Con gli Ospreys è infatti sceso in campo in 21 partite dal 2011, 14 delle quali solo nella stagione 2012/13, e non è mai stato impiegato in impegni ufficiali in prima squadra nel corso dell’ultimo anno.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi