Una White Card per rivedere le decisioni arbitrali. Il board della Varsity Cup bussa alla porta di World Rugby

‘Vogliamo fare la cosa giusta. Vogliamo che le squadre vincano nel modo giusto. Se abbiamo la possibilità di adottare delle misure in tal senso, dobbiamo farlo. Il cartellino bianco è inevitabile e dovrebbe far parte delle normali regole del gioco dettate da World Rugby’. A parlare è il CEO della Varsity Cup Duitser Bosman competizione dove è già stato sperimentato il nuovo metodo di ‘revisione delle decisioni arbitrali’.

Una procedura introdotta nel 2008 e nuovamente nel 2015 nella competizione sudafricana. L’utilizzo è semplice. Ogni team può richiedere l’utilizzo del cartellino bianco solo una volta per frazione di gioco in caso di contestazione della decisione arbitrale. Incaricati a richiedere l’utilizzo della procedura solo i capitani o gli allenatori.

Il metodo deve seguire una procedura standard.

  • Ogni team riceve due cartellini (in modo da utilizzarne, al massimo, uno per tempo)
  • In caso di disaccordo con una decisione arbitrale, il capitano della squadra può chiedere all’arbitro l’utilizzo del cartellino bianco
  • La revisione deve riguardare un episodio specifico
  • Se la richiesta del cartellino bianco è avanzata dall’allenatore, quest’ultimo deve chiedere al TMO. A sua volta il TMO informerà l’arbitro
  • L’allenatore dunque parlerà con il TMO, che a sua volta trasmetterà la comunicazione all’arbitro via radio
  • L’arbitro rivedrà dunque la decisione.

Questa la procedura studiata in Varsity Cup e messa all’opera durante la competizione.

Una procedura che World Rugby prenderà in considerazione anche per le maggiori competizioni?

(foto sito Varsity Cup)

Autore: Andrea Nalio

Polesano, giornalista dal 2008, lavora come free lance a Londra e rappresenta l'anima operativa di RugbyMercato.it. Nel recente passato ha collaborato con i quotidiani Il Resto del Carlino e La Voce di Rovigo e condotto la trasmissione "Linea di Meta" per Radio Kolbe. Ha pubblicato anche un libro: «Pepenadores. Insieme ai cacciatori di rifiuti»: Reportage sulla dignità dei riciclatori informali della discarica di Oaxaca (Messico).

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