Mogliano cambia, ma cambia bene

Mogliano. Una finale mancata di un soffio nonostante i tanti cambiamenti a livello tecnico e un primo posto in classifica guadagnato con merito. È stato senza dubbio un 2014 positivo per il Marchiol Mogliano, campione d’Italia in carica nella scorsa stagione e vissuta nella scia del grande lavoro svolto da Umberto Casellato. Raccogliere l’eredità dell’attuale coach del Treviso sarebbe stata impresa ardua per chiunque, ma dopo le difficoltà vissute sotto la gestione Mazzariol, Properzi ha saputo trovare nuovamente la rotta e rimettere in carreggiata la squadra biancoblù. La finalissima sfiorata nell’incredibile doppia sfida con il Rovigo ha confermato la competitività di un club che, dopo la promozione in Eccellenza, ha continuato uno sviluppo costante a livello sportivo. Anche in questa prima parte di stagione il Mogliano ha chiarito le sue ambizioni, assestandosi in cima alla graduatoria e cogliendo, tra le altre, due importantissime vittorie contro Rovigo e Calvisano. L’aver perso molti elementi in estate (Lucchese, Swanepoel, Fadalti…) sembra non aver indebolito il Marchiol, abile a individuare i giusti sostituti nei vari ruoli.

I migliori. La rivoluzione tecnica operata in estate ha coinvolto anche il fulcro della squadra (che ha salutato la coppia Lucchese-Cornwell), che quest’anno vede in cabina di regia Barraud, ottimo direttore d’orchestra di un team che spesso sembra giocare a occhi chiusi. Il francese, efficace palla in mano, si è dimostrato anche un affidabile calciatore: una dote ricercata in estate dopo l’addio di Fadalti. Accanto a lui, citazione d’onore per il numero otto sudafricano Halvorsen, sempre a livelli di eccellenza. Una terza centro dinamica ed esplosiva, ‘usata’ spesso come prima opzione per scardinare le difese avversarie.

L’evergreen. Classe 1980. Veterano affidabile di un gruppo giovane e ambizioso. Alessandro Onori è l’evergreen della squadra biancoblù, micidiale freccia da scagliare al largo e, in caso di necessità, alternativa altrettanto sicura dalla piazzola. È uno degli eroi del tricolore conquistato a Prato: a Mogliano è una garanzia alla quale nessuno vuol rinunciare.

Ma serviva proprio? In estate sembrava uno dei colpi meglio assestati di tutto il campionato. Filippo Buscema, reduce da una convincente stagione a Roma ingaggiato da un Mogliano in via di rifondazione. Tuttavia, le ottime prestazioni offerte da Barraud hanno fatto scivolare in panchina il giovane azzurro, lusingato di contro dalle sirene provenienti da Calvisano. Troppa forse la fretta messa in campo dal numero dieci, che ha scelto senza rimpianti la maglia giallonera. Si vedrà in futuro se la chiamata al Peroni Stadium sarà solo l’anticamera di un salto di categoria celtico…

Il flop? Augusto Allori. Aveva deciso di appendere le scarpe al chiodo ancora la scorsa stagione ma in estate, complice una condizione fisica in via di miglioramento, l’ex Benetton aveva deciso di accettare nuovamente la sfida Mogliano. Dopo i primi mesi si sono perse le tracce del pilone, evidentemente ancora alla prese con problemi fisici.

Giovani stelle crescono? Derrick Appiah. L’avanti classe ’94 è già al suo secondo anno di Eccellenza, conosciuta la scorsa stagione grazie alla chiamata del Mogliano. Fisicamente esagerato, il giovane azzurrino (cresciuto nel Modena e poi passato in Accademia) ha enormi margini di crescita e, dalla sua, può vantare inoltre una potenza non comune. Lavorare accanto ad uno dei migliori coach degli avanti in circolazione, Properzi, gioca a suo favore nel continuo percorso di sviluppo tecnico.

Autore: Manuel Zobbio

Marketing Communication Manager presso Zani Serafino, azienda storica del cookware e del design made in Italy. Un master di specializzazione del Management dell'Atleta. E' con Marco Martello il referente italiano di Digidust Sport, primaria agenzia internazionale di marketing e sport management specializzata nel rugby. Co-Fondatore di RugbyMercato.it e anima di PiazzaRugby.it dal 2009, ha fatto parte della redazione del mensile Rugby! magazine, del settimanale lameta e di MondoRugby.com, collaborando anche con l'European Rugby Cup.

2 pensieri riguardo “Mogliano cambia, ma cambia bene”

    1. Ciao Alessandro P. sono Emanuele, hai perfettamente ragione, ma il mio macbook ha deciso di smettere di funzionare dopo 7 anni di onorato servizio (Rugby!, lameta, MondoRugby.com, ercrugby.com, piazzarugby.it, rugbymercato etc… ne ha raccontate di storie ovali…). Fossi veneto e non bresciano, potrei dare la colpa a Gavazzi, no?
      Oggi mi hanno finalmente consegnato il nuovo bimbo, dammi un paio di giorni e scriverò anche il profilo mancante

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