A tu per tu con Michele Zanirato: rugby e fitness sotto il cielo inglese per l’MZ9 rossoblu

Una stagione. Una partita. Un solo minuto. A Michele basterebbe anche un sospiro di rossoblu per coronare e salutare con un sorriso la sua carriera. ‘Credo non sia realisticamente possibile, ma se accadesse, ripagherebbe tutto il tempo che ho passato ad allenarmi, cercando sempre di dare il massimo per ogni club nel quale ho giocato’. Oggi la realtà di Michele Zanirato, 31 anni, si chiama Inghilterra. Tonbridge. L’ex mediano di mischia della Rugby Rovigo ha continuato nel Kent la sua carriera ovale, iniziata in rossoblu e poi continuata a Piacenza e Badia. Un secondo ritorno a Rovigo – 2010/2013 – è poi seguito da un nuovo addio. Ai Bersaglieri. All’Italia. In Inghilterra Michele – Miky o, come lo ricorderanno sempre i suoi amici e compagni della Monti Rovigo, Michelino -, ha continuato a scaricare ovali dalla mischia ai tre quarti, dettando i tempi e gestendo i palloni dai piedi dei raggruppamenti. ‘Forse giocherò ancora una stagione’, sussurra. Nel suo futuro, MZ9 Fitness – Fit & Fun Bootcam, business dedicato all’attività fisica all’aperto e i campi estivi – MZ9 Rugby Camp -, per i giovani rugbisti. E chissà che, tra una lezione di fitness e una sessione si skills, Michele non riesca a regalarsi quell’ultimo minuto in maglia rossoblu.


Michele, di cosa si occupa in Inghilterra?
‘Insieme a mio fratello Marco (foto) gestisco la mia compagnia MZ9 Fitness – Fit & Fun Bootcamp. E’ il nostro programma di allenamento di gruppo nei parchi. Al momento svolgiamo questa attività in quattro diverse città e in poche settimane apriremo una struttura mobile che ci permetterà di svolgere un’attività di Crossfit/Bootcamp all’aperto’.
Un’attività che vi vede impegnati anche a scuola.

‘Sì, gestiamo un progetto di sports coaching in una scuola privata dove insegnano calcio, rugby, cricket e atletica’.
Quindi c’è l’MZ9 Rugby Camp.

‘Durante l’anno lavoriamo all’organizzazione dei nostri summer camps, in Italia e non solo. Cerchiamo di proporre qualche novità ogni anno. Quest’estate faremo un Camp a Roma, due Camp dedicati alle ragazze, uno solo per il Seven e uno in Ucraina’.
Come è nata l’idea dei campus, che pubblicizzate attraverso il
sito e la pagina Facebook MZ9 Rugby Camp?
‘MZ9 Rugby Camp, quest’anno alla sesta stagione è nato dalla volontà di insegnare la lingua inglese affiancato alla possibilità di giocare a rugby durante l’estate, considerato che i club interrompono l’attività. I ragazzi che partecipano hanno la possibilità di allenarsi con coach, giocatori ed ex giocatori qualificati provenienti da Nuova Zelanda, Sudafrica, Australia, Francia, Inghilterra. I nostri camp puntano a migliorare le skills individuali, la conoscenza dell’inglese e di nuove culture’.
Quando – e perché – si è trasferito in Inghilterra?
‘Vivo nel Regno Unito da quasi 5 anni. Al termine della mia terza stagione a Rovigo sentivo il bisogno di coronare due desideri: imparare l’inglese e giocare a rugby in un’altra nazione’.
Aveva l’Inghilterra come obiettivo?
‘No, non era mai stata nella mia lista. Ma nella vita non si sa mai e quando ho deciso, nel giro di 10 giorni sono entrato in contatto con un club inglese, ho fatto le valige e sono partito’.
Come vive la sua quotidianità inglese?
‘Mi sento fortunatissimo perché il mio lavoro è un insieme di passioni. Le mie giornate trascorrono tra allenamenti personali di crossifit, rugby, nuoto, mountain bike, corsa. Non mi faccio mancare nulla. Alleno bambini e adulti tra parchi e scuola’.
Quali obiettivi ha per la sua vita personale e professionale?

‘Ne ho tanti. Dalla famiglia alla crescita della nostra attività e del marchio. Ogni giorno ho tante nuove idee riguardo l’aspetto professionale. Un passo alla volta…’.  
In Italia, Piacenza, Badia, Rovigo. Ripensa mai alla sua carriera da professionista?

‘Sempre, soprattutto in questo periodo durante il quale il rugby a 15 sta passando per me in secondo piano. Non mi diverto più come dovrei e credo che questa sarà la mia ultima stagione. Continuerò con il rugby 7s estivo, mi diverte troppo. Mi mancano soprattutto gli anni passati a Rovigo’.
Si è formato rugbisticamente in Italia, ma ha continuato il suo percorso di sviluppo in Inghilterra. Quali sono le maggiori differenze che ha notato tra i due mondi ovali? 
‘Il rugby inglese è vastissimo. Penso ci siano più di 15 livelli. Dove ho giocato io – dal quarto al sesto -, il livello di organizzazione dei club è molto superficiale e viene dedicato poco tempo agli allenamenti  (un paio di volte alla settimana). C’è comunque un enorme bacino di giocatori di ottimo livello’.
Due lati della stessa medaglia…
‘Sì, ho conosciuto poca professionalità da parte dei club a livello organizzativo. Però ci sono tanti ottimi giocatori che mantengono alto il livello’.
Continuerà in futuro a vivere il mondo del rugby?  
‘Certamente. MZ9 Rugby Camp è un progetto a lungo termine grazie al quale vogliamo avviare un programma annuale dedicato soprattutto al Rugby 7s. A breve farò anche il corso per allenatori 7s’.
Carriera da coach?
‘Allenare un club non è tra i miei desideri, ma mi piacerebbe avere un ruolo specifico per lo sviluppo delle skills individuali e della preparazione atletica’.

(foto profilo Facebook Michele Zanirato)

 

Autore: Andrea Nalio

Polesano, giornalista dal 2008, lavora come free lance a Londra e rappresenta l'anima operativa di RugbyMercato.it. Nel recente passato ha collaborato con i quotidiani Il Resto del Carlino e La Voce di Rovigo e condotto la trasmissione "Linea di Meta" per Radio Kolbe. Ha pubblicato anche un libro: «Pepenadores. Insieme ai cacciatori di rifiuti»: Reportage sulla dignità dei riciclatori informali della discarica di Oaxaca (Messico).

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