Politica è stata definita da Franco Ascione la scelta della FIR, politica potrebbe ora essere la soluzione.«È una decisione gravissima, che umilia un intero territorio», non usa mezze misure l’onorevole leghista Gianni Fava, già presidente del Rugby Viadana a fine anni Novanta. «Mi chiedo quali soggetti possano mettere in piedi una franchigia in 15 giorni, non voglio pensare che la Federazione abbia intenzione di adottare una franchigia federale, togliendo di mezzo gli Aironi e Viadana». Intervistato da La Gazzetta di Mantova, l’onorevole Fava rilancia: «Come istituzioni non molliamo, serve una mobilitazione territoriale forte, ma non si può mantenere una franchigia senza il sostegno economico. Molti imprenditori mantovani se la sono data a gambe, l’ennesima prova della perdita di passione e orgoglio da parte dell’imprenditoria di punta della provincia. Lo sport è lo specchio di salute di una realtà imprenditoriale, mi auguro che ci siano soggetti che possano correre incontro ad una delle più grandi espressioni sportive della nostra provincia». Pronta una mobilitazione da parte della Lega, rivela l’onorevole, che ha accusa: «Paghiamo l’inesistenza della classe dirigente a Mantova, Melegari è stato lasciato solo»
Al fianco degli Aironi anche la Regione Lombardia, che non ha certo preso di buon grado la revoca della licenza da parte della Federugby, soprattutto alla luce degli sforzi economici che la giunta Formigoni ha assicurato finora. «Non è accettabile che la Regione venga estromessa da ragionamenti sul futuro degli Aironi – il commento dell’assessore regionale alla Semplificazione e alla digitalizzazione Carlo Maccari -. Con gli ingenti investimenti assicurati da Regione Lombardia, lo stesso governatore Formigoni mi ha espresso il suo rammarico per le direttive federali». Il “Pirellone” non resterà con le mani in mano, svela Maccari a La Gazetta di Mantova, già pronto un tavolo per approfondire i rapporti Aironi-FIR: «Da martedì ci muoveremo. La Regione farà tutto quanto in suo potere per sostenere il rugby a Viadana. Ricordo che la Lombardia ha investito 4 milioni a fondo perduto, la Federugby non può non tenere conto di investimenti di questo genere». «Il rammarico è grandissimo – conclude -, probabilmente la decisione arriva senza davvero aver predisposto tutte le vie per arrivare ad una soluzione positiva per gli Aironi».
La politica è unita a sostegno degli Aironi, come testimoniano le parole, affidate a La Voce di Mantova, dal consigliere regionale Giovanni Pavesi (PD), che non usa mezzi termini: «E’ un insulto, una vergogna inaccettabile». «Agiremo in tutte le sedi competenti – ha continuato l’ex sindaco di Viadana – è un’offesa verso chi ha creduto negli Aironi». Di destino già scritto ha parlato invece l’assessore allo sport del Comune rivierasco, Nicola Federici: «ci sentiamo derubati, valuteremo se agire in sede legale nei confronti della Fir». Della stessa opinione lo stesso sindaco Giorgio Penazzi: «Una scelta dannosa per Viadana e le 400 persone che gravitano attorno al mondo del rugby. Sono preoccupato, spero che la decisione venga rivista, nel frattempo ho fissato un incontro con Melegari».
Caustico è invece il general manager Franco Tonni: «Ben venga il bando, è la risposta stessa a chi quel bando l’ha emesso. Voglio proprio vedere chi si presenterà e chi esporrà la propria vincente managerialità. La decisione della Federazione va nella direzione sbagliata per l’intero movimento rugbistico italiano». Per gli Aironi però non sarebbe detta l’ultima parola, lo stesso Tonni ha infatti svelato: «Il presidente Silvano Melegari ha già assicurato la fidejussione per il terzo anno di Celtic League, quindi non reputo neppure corretta la decisione della Fir».