La Rugby Napoli Afragola punta alla serie A e l’amore per la palla ovale continua a crescere nella città partenopea. Il rugby che conta è pronto a mettere radici ai piedi del Vesuvio. La cavalcata della società nata da Amatori Napoli Rugby e Rugby Afragola – ora fra le prime posizioni del girone 4 della Serie B – riaccende il sogno di portare i grandi match della palla ovale nella metropoli partenopea.

Ad alimentare la speranza è l’ottimo girone di ritorno disputato dal quindici capitanato da Alessandro Quarto e dai mister Lorenzo Fusco e Luca Varriale. Il Rugby Napoli Afragola si sta quindi giocando la possibilità del salto di categoria in un campionato, quello di serie B, che nelle ultime stagioni ha aumentato il proprio tasso tecnico, oltre che accrescere l’interesse di pubblico e sponsor, tanto economici quanto tecnici.
Le rivali principali per la sfida al vertice sono due squadre della Capitale: la Arvalia Villa Pamphili e l’Unione Rugby Capitolina. Nonostante un girone particolarmente tosto e ricco di squadre agguerrite, gli atleti partenopei adesso vedono il sogno della Serie A davvero a portata di mano, dopo due stagioni già trascorse ai piani alti della classifica.
La promozione sarebbe una vera conquista per una città in cui è soprattutto il calcio ad avere un grande seguito. Napoli in questo periodo segue con molta passione la fase finale dell’Europa League – dove i pronostici danno la squadra di De Laurentiis tra le favorite per la vittoria – ma la Amatori Rugby sarebbe ben lieta di poter offrire alla città uno spettacolo di alto livello anche per questa nobile disciplina.
Dietro alla prima squadra del rugby – che sta facendo sognare un pubblico sempre più numeroso e caldo tanto in casa quanto in trasferta – c’è una realtà viva e ben strutturata. I numeri parlano chiaro e dicono che tutti all’Amatori Rugby Napoli sono pronti al salto di categoria. La passione e la voglia di crescere ancora di certo non mancano ai verdeblu guidati dal presidente Diego D’Orazio.
I tesserati che ogni settimana scendono in campo nelle rispettive categorie hanno ormai superato quota 500 divisi in 23 squadre, tra gli atleti della serie B e i bambini dell’Under 6, oltre ai “vecchi” – per l’anagrafe, non certo nello spirito – delle squadre Old, maschile e femminile. La forza della società è però soprattutto nel settore giovanile: sono una dozzina le squadre di minirugby, a cui si aggiungono, unica realtà a sud di Roma, due squadre Under impegnate nei campionati nazionali di categoria.
Fiore all’occhiello della Napoli che si emoziona, oltre che per i gol di Mertens, Insigne e Callejon, anche per le mete e i placcaggi di Marco Aiello, Alessandro Quarto, Francesco Dragotto e compagnia è il Villaggio del Rugby realizzato a Bagnoli. In quegli spazi, dove fino al 2013 si trovava il gigantesco complesso della Nato, da quasi quattro anni sono arrivati i passi pesanti e passionali degli amanti della palla ovale: si tratta di 211 mila metri quadrati interamente dedicati al rugby.
Merito dell’investimento fatto dalla società, che ha messo sul piatto oltre 700 mila euro tra campi in sintetico, spogliatoi, foresterie e un’innovativa Club House con spazi pensati ad hoc per il terzo tempo. Il pubblico mostra di gradire: le gare interne infatti sono seguite da una media di almeno mille persone.
La società partenopea, grazie a passione e strutture all’avanguardia, ha potuto ospitare lo scorso febbraio il “Naples International Rugby Sevens”, che ha portato per la prima volta a Napoli le migliori Nazionali di rugby a 7 giocatori, disciplina attesa l’anno prossimo alle Olimpiadi di Tokyo. Nella casa dell’Amatori Rugby Napoli sono arrivate Italia, Inghilterra, Francia, Irlanda e Germania.
Sempre a Bagnoli, ma a luglio, arriveranno le Universiadi, che porteranno a Napoli atleti da tutto il mondo per il torneo di rugby a 7 giocatori. Napoli, quindi, ha fame e si sente pronta per il grande rugby. La speranza è una sola: potere salutare l’arrivo degli universitari del Rugby…con in tasca l’ambita promozione in serie A.