Beppe Artuso, il tecnico che ha portato il Roccia a sfiorare i play off per la promozione in Al, rimarrà a Rubano anche nella prossima stagione. «Volevo un po’ farmi da parte – ha svelato lunedì sulle pagine padovane de Il Gazzettino – magari ricoprire un ruolo dirigenziale, ma poi mi hanno convinto a rimanere come allenatore. Ripartirò con il consueto entusiasmo. Rimangono anche Hector De Marco e Rocco Nardo; non mi hanno ancora detto di sì, ma ne sono sicuro».
Dopo aver elogiato il pubblico e dato il benvenuto in A2 ai rivali del CUS, avendo parole di elogio per il lavoro svolto da Oscar Collodo, Artuso ha anche parlato del futuro della squadra. «Posso dire che abbiamo un ottimo rapporto con il Petrarca. Daremo a loro due giocatori, il centro Andrea Bettin, e l’estremo-apertura Ippolito Menniti, già pronti a mio avviso, per il campionato di Eccellenza, se opportunamente seguiti. Confido che anche loro diano qualcuno a noi. Magari per farlo maturare e poi farlo tornare alla casa madre. A Rubano sappiamo lavorare con i giovani. Non a caso abbiamo due nazionali Under 20 e uno Under 19».
Il Roccia resta però una squadra di dilettanti. Questa la loro forza? «Anche. Si gioca per passione e questo porta ad avere un orgoglio smisurato. E compatta l’ambiente. Si rema tutti nella stessa direzione, dai ragazzini del mini rugby a quelli della prima squadra. È molto bello, coinvolgente. Come piace a me».
Eheheh…. Rocco Nardo era un giocatore proprio divertente da vedere…. faceva di quegli schiocchi quando entrava…