IL PILONE ITALO-ARGENTINO MARCO CICCIOLI VA A RINFORZARE LA PRIMA LINEA DELLE ZEBRE

Martedì è atterrato in Italia il pilone italo-argentino Marco Ciccioli; il numero tre proveniente dal club di Buenos Aires del CASI, Club Atlético de San Isidro. L’ingaggio del giocatore si è reso necessario dopo gli infortuni che hanno messo fuori causa tre piloni destri: Chistolini, Zilocchi e pure l’altro italo-argentino Bello, operato al ginocchio lunedì scorso per il quale la stagione è finita anzitempo. 

Con i colori bianconeri del club della capitale argentina il numero 3 ha giocato 39 partite del massimo campionato nazionale in tre stagioni, esordendo ventunenne nel Giugno 2016. Nelle ultime due stagioni sono state 35 le presenze da titolare in 36 partite, a testimoniare la fiducia verso il giocatore da parte del club fondato nel 1907.

Ciccioli ha appena concluso la sua esperienza nell’Americas Rugby Championship con la seconda selezione albiceleste che blocca per il giocatore l’eleggibilità per gli Azzurri. Doppia vittoria con l’Argentina XV per Ciccioli lo scorso 23 Febbraio contro l’Uruguay 35-10 allo Stadio Amalfitani di Buenos Aires. In questa finestra internazionale il pilone ha giocato anche nella vittoria del 9 Febbraio contro gli Stati Uniti per 45-14. 

Con la maglia biancazzurra il giocatore ha giocato anche la World Rugby Pacif Challenge contro Samoa e Stati Uniti e la Rugby Summer Cap dell’estate 2018 sempre con l’Argentina XV contro Georgia ed il club francese del Racing Metro 92 a Tiblisi in Georgia.

Il pilone, con chiari origini italiane con parenti provenienti da Udine e Roma, è stato anche convocato dal CT dei Pumas Mario Ledesma per il raduno in preparazione all’edizione 2018 del Rugby Championship, senza però mai scendere in campo con la nazionale maggiore del suo paese natale. 

Ciccioli ritroverà a Parma alcuni giocatori battuti con la maglia dell’Italia Emergenti 19-8 la scorsa estate nella Nations Cup giocata in Uruguay quali Ortis, Luus ed Azzolini; ed è pronto a fare il suo esordio assoluto in Europa con la maglia delle Zebre.  

Il 23enne sta studiando economia terzo anno, UCES università in Buenos Aires, continuando il suo percorso sul web. 

Le parole del team manager Andrea De Rossi:”Siamo contenti di aver trovato un giocatore con questo profilo perché in un momento in cui affrontiamo un problema numerico nel ruolo, il giocatore che stavamo cercando doveva rientrare in alcuni parametri quali: il passaporto comunitario, essere nel pieno dell’attività agonistica, disponibile ad inizio Marzo e soprattutto un pilone destro naturale e non uno adattato con la maglia numero 3. Questa è un opportunità per entrambe le parti: il contratto da joker medical scadrà a fine stagione, ma nulla vieta che si possa proseguire l’accordo tecnico con Ciccioli anche per il futuro”.  

Le dichiarazioni di Marco Ciccioli:”Sono molto contento di essere arrivato alle Zebre, in questi primi giorni tutti mi hanno trattato molto bene e la città è davvero bellissima. Il mio obiettivo è quello di poter contribuire alla squadra dando il meglio di me in ogni partita, affrontando le migliori squadre d’Europa. Voglio ringraziare tutta la mia famiglia, la mia ragazza ed i miei amici che mi ha supportato in questa scelta. Voglio altresì augurare il meglio al mio club del CASI per la stagione appena iniziata. Mi piace molto portare il pallone in uno stile di gioco molto propositivo alla mano, tipico del rugby argentino”.  

La scheda del giocatore:

Nome:Marco

Cognome:Ciccioli

nato a:Bahia Blanca (ARG)

Il: 06/11/1995

Altezza:190 cm

Peso: 121 kg

Ruolo:pilone destro

Honours: Argentina XV

Club precedenti:Casi (ARG), Sociedad Sportiva (ARG)

Instagram:marcochico

Jaguares, scelte, partenze e possibili rivelazioni nell’anno del Mondiale

L’anno di avvicinamento ai mondiali sarà fondamentale per il rugby argentino, in particolare sotto osservazione ci sono i nuovi Jaguares di Gonzalo Quesada, che ha scelto nei giorni scorsi gli uomini per il Super Rugby. «La chiave quest’anno sarà proprio l’ambientamento di tutto il sistema ad uno staff tutto nuovo, con l’arrivo di Gonzalo Quesada e di Nicolas Fernandez Miranda e Andres Bordoy. La squadra nel 2018 ha raggiunto il miglior risultato di sempre (i quarti di finale n.d.r.) e faceva un certo tipo di gioco con Ledesma».

Ne abbiamo parlato con Manuel Arango, ex mediano del Rugby Reggio, da anni attivo come agente di giocatori in Argentina e uomo di fiducia di Digidust Sport Italia a Buenos Aires. Secondo un occhio attento come quello del manager argentino i motivi per fare bene ci sono tutti: «i giocatori più importanti ci sono quasi tutti – sottolinea Arango – e, tranne Hernandez e Nicolas Sanchez, dei trequarti non è andato via nessuno»

Rispetto al 2018 si è infatti ritirato il trentaseienne Juan Martin Hernandez, mentre il mediano d’apertura Nicolas Sanchez, 30 anni, ha scelta di tornare nel Top14 e vestire la maglia dello Stade Français. Non è stato poi confermato nella rosa allargata l’internazionale 7’s Santiago Álvarez Fourcade, secondo centro del CASI, nel gruppo dal 2017 ma mai impiegato in incontri ufficiali.

In mischia si registra invece un ricambio in prima e, soprattutto, terza linea dove Leonardo Senatore a 34 anni non ha rinnovato il contratto con la U.A.R. e tornerà a giocare nel suo club: il Gimnasia y Esgrima de Rosario. Con lui non ci saranno il n.8 Santiago Montagner (Alumni), fuori per in infortunio, e il seconda/terza linea Benjamin Macome (Tucumán Rugby Club), 33 anni tra pochi giorni. Spazio dunque ad un ricambio generazionale, mentre in prima linea non ci saranno i piloni Franco Brarda (Tala, 25 anni, 13 caps con l’Argentina), Nicolas Leiva (Hindú Club, 25 anni), Felipe Arregui (Duendes, 24 anni, 2 caps). Giocatori che potrebbero ora approdare in Europa, dopotutto Arregui ha già vestito la maglia dell’Edinburgh in Pro14.

Sono invece ben 12 i volti nuovi, a cui si aggiungono i rientranti Joaquín Tuculet (Los Tilos) ed Enrique Pieretto (Cordoba Atl.). A dicembre la UAR ha infatti annunciato il rinnovo di Joaquin Tuculet, estremo con 51 cap all’attivo con l’Argentina e reduce da un grave infortunio al ginocchio che lo ha costretto a saltare tutta la stagione. Tuculet, 29 anni, ha firmato per restare in Argentina fino al 2021.

Tra questi volti nuovi Tomás Cubelli, che ha già giocato nel Super Rugby con gli australiani Brumbies, e ben sette giocatori reduci dal mondiale Under 20 in Francia nel 2018: i piloni Mayco Vivas (Atlético del Rosario) e Lucio Sordoni, il seconda linea Lucas Paulos, il flanker Santiago Grondona e i trequarti Santiago Chocobares, Ignacio Mendy e Santiago Carreras. Se Sordoni ha già esordito con i Pumas nel corso dei Test match di novembre, del gruppo di Ledesma fanno già parte anche Vivas, Carreras e Grondona.

Dall’Argentina XV sono stati poi promossi il terza linea Rodrigo Bruni, che ha debuttato anche lui coi Pumas a novembre, il seconda linea Franco Molina, il tallonare Gaspar Baldunciel e il mediano d’apertura Domingo Miotti. Proprio l’esordiente Miotti, classe 1996 e già qualche no al rugby italiano alle spalle, potrebbe raccogliere l’eredità di Nicolas Sanchez. Dovrà vedersela però con l’eterno secondo Gonzalez Iglesias, 30 anni, e con Joaquin Diaz Bonilla, 29 anni, che giocato 9 partite finora in due stagioni con i Jaguares, ma solo 2 da titolare.

«E’ proprio il mediano, Diaz Bonilla, quello che secondo me sarà il giocatore rivelazione della stagione» ci svela però Arango, i cui “uomini chiave” sono «certamente Creevy, Matera, Delguy e Bofelli

Proprio il tallonatore Agustin Creevy, al centro di numerose voci di mercato, ha siglato nel corso degli ultimi giorni dell’anno un nuovo accordo con la UAR che gli permetterà di vestire la maglia dei Pumas fino al termine della Coppa del Mondo 2019. L’ex capitano, 33 anni, sarà in Francia dopo il mondiale in Giappone, dove vestirà la maglia dello Stade Français. A Parigi puntano così nuovamente su di un giocatore che be conosce il rugby francese avendo già militato a Biarritz (2007-09), Clermont (1 partita come joker medico nel 2010) e Montpellier (2011-13), prima del trasferimento a Worcester (2013-15) e del rientro in patria.

«Anche quelli che sono sotto contratto con la U.A.R. saranno sul mercato dopo il mondiale» rivela Arango, cui abbiamo chiesto di darci un’anteprima su chi potrebbe già muoversi nel corso dei prossimi mesi. «Giocatori interessanti per i club europei e disponibili súbito per il prossimo mercato – ci anticipa – potrebbero essere propio Franco Brarda e Nicolas Leivaa, Santiago Portillo – numero 8 altissimo, quasi 2 metri – che non era nel gruppo dei Jaguares ma ha fatto qualche allenamento così come il numero 9 Mauro Perotti, di chiare origini italiane, o Nahuel Milan, seconda línea, pumita nel 2018».

Attenzione dunque anche al gruppo dell’Argentina XV, di cui fa parte lo stesso Portillo oltre ad alcuni giocatori già da tempo nel giro Jaguares / Pumas come il pilone destro Marco Ciccioli. Un gruppo che «verrà molto aggiustato nel corso della stagione» e che vede gran parte dei giocatori sotto contratto per tutto il 2019. Per cui, chi non si è mosso ora, dovrà probabilmente attendere dicembre 2019 e muoversi con largo anticipo in vista del prossimo mercato di riparazione, quando tra Pumas, Jaguares e Argentina XV. ci sarà certamente un fisiologico cambio generazionale e di gerarchie…

La rosa dei Jaguares 2019:
Javier Díaz (1) 
Santiago García Botta (1)
Mayco Vivas (1) – new entry
Nahuel Tetaz Chaparro (1/3)
Juan Pablo Zeiss (1/3)
Santiago Medrano (3)
Enrique Pieretto (3) – new entry
Lucio Sordoni (3) – new entry
Gaspar Baldunciel (tallonatore) – new entry
Agustín Creevy (tallonatore)
Julián Montoya (tallonatore)
Diego Fortuny (tallonatore) – new entry
Matías Alemanno (seconda)
Tomás Lavanini (seconda)
Franco Molina (seconda) – new entry
Lucas Paulos (seconda) – new entry
Guido Petti (seconda)
Marcos Kremer (seconda/3za)
Rodrigo Bruni (terza línea) – new entry
Santiago Grondona (terza línea) – new entry
Juan Manuel Leguizamón (terza línea)
Tomás Lezana (terza línea)
Pablo Matera (terza línea)
Javier Ortega Desio (terza línea)
Gonzalo Bertranou (9)
Tomás Cubelli (9)
Martín Landajo (9)
Domingo Miotti (10) – new entry
Joaquín Díaz Bonilla (10)
Santiago González Iglesias (10/12)
Santiago Chocobares (centro) – new entry
Jerónimo de la Fuente (centro)
Matías Orlando (centro)
Bautista Ezcurra (13/14)
Sebastián Cancelliere (ala)
Bautista Delguy (ala)
Ignacio Mendy (ala) – new entry
Ramiro Moyano (ala)
Emiliano Boffelli (14/15)
Santiago Carreras (utility back) – new entry
Juan Cruz Mallía (utility back)
Matías Moroni (utility back)
Joaquín Tuculet  (15)




Decreto Dignità, un problema economico per lo sport italiano?

Che l’introduzione del divieto di pubblicità di giochi e scommesse (legge n.96 del 2018 ) potesse essere un problema per il mondo dello sport italiano credo fosse cosa assai semplice da capire, basta dare uno sguardo al calcio italiano e vederne gli sponsor con marchi come MarathonBet sulla maglia della Lazio (main sponsor) o Eurobet e SportPesa (retro sponsor di Chievo Verona e Torino FC), per capirne la portata economica.

«Non è difficile immaginare, pertanto, i danni economici anche ingenti che questo provvedimento legislativo creerà per il mondo del calcio. E, più in generale, anche in altri mondi sportivi (basket, volley, rugby, motori, ecc.)» 

SPORTECONOMY

L’articolo 9 rubricato come “Divieto di pubblicità giochi e scommesse”, infatti vieta qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse, nonché al gioco d’azzardo, comunque effettuata e su qualunque mezzo. Dal 1 gennaio dunque dovrebbero così scomparire gli sponsor di maglia, ma anche anche led/rotor pubblicitari a bordo campo, per non parlare degli spot televisivi ormai così familiari… sempre che non si trovi un’interpretazione “meno restrittiva”…

E’ molto interessante in tal senso un articolo di SportEconomy, che analizza la norma sottolineando come i contratti in essere resteranno in vigore ancora per un po’, mentre in ballo ci sono multe da almeno 50mila euro alla volta… e Marcel Vulpis parla chiaramente di « errore tecnico, anche grossolano, che conferma l’assoluta mancanza di conoscenza del mondo dello sport da parte dei tecnici del MISE/Min.Lavoro, che hanno “suggerito” (sbagliando) al ministro Luigi Di Maio questa norma»

https://www.sporteconomy.it/sponsor-di-maglia-vietate-nel-calcio-italiano.-il-decreto-dignita-inizia-a-generare-danni-per-i-club/

Ovviamente in Italia i soldi veri girano nel calcio, ma il pericolo non è da sottovalutare nemmeno per gli altri sport, benché né la FIR né Benetton Treviso e Zebre abbiano sponsorizzazioni di questo tipo in essere.

E che succede all’estero? Il trend iniziato con il Football e che si sta ora allargando al rugby vede le scommesse prendere il posto della birra sulle maglie dei club. Sponsorizzare una squadra di rugby, così come di calcio, è cosa assai normale per le società di scommesse in UK: si tratta del modo più rapido per attirare l’attenzione di un pubblico perfettamente “in target” e aumentare la propria brand awareness, anche a livello internazionale (https://www.therugbypaper.co.uk/guest-blogs/31522/why-do-gambling-companies-sponsor-rugby-teams/).
Pecunia not olet e dopotutto sono i britannici i re delle scommesse, appare dunque “normale” che il focus sia orientato su altri punti di vista, come la ludopatia di giocatori professionisti e addetti ai lavori, e come evitare che questi possano “influenzare” i risultati delle partite e minare così la credibilità del sistema rugby. Un tema interessante e relativamente “giovane” a cui RugbyWorld ha dedicato un approfondimento solo alcuni mesi fa… buona lettura!

Qualcosa però sta cambiando anche Oltremanica, stando almeno ad un numero crescente di articoli sul tema, ecco un piccolo esempio https://www.irishtimes.com/sport/soccer/english-soccer/numbers-of-clubs-sponsored-by-gambling-firms-still-on-the-rise-1.3581844

RugbyMercato…il 2019 parte forte…!

L’anno si chiude in Europa con un certo fermento per quanto concerne il mercato dei rinnovi di contratto, sia in Top 14 con Stade Toulousain, Brive e LOU, che in in Premiership con Wasps e Sale Sharks, ma non è da meno il Pro14 dove a muoversi in tal senso sono stati i Glasgow Warriors.
Partenze importanti dal Sud-Ovest francese (Bayonne e Castres), mentre si mormora di un imminente trasferimento internazionale tra lo Stade Français e l’ASM Clermont…

La prima notizia è l’addio a 36 anni del pilone Paul James. 66 caps con il Galles, il pilone degli Ospreys non ha recuperato completamente da un doppio intervento ad una spalla ed ha detto basta al rugby professionistico.


Zander Fagerson, Adam Hastings, George Horne… nell’arco di 20 giorni i Glasgow Warriors hanno intanto annunciato il prolungamento di 8 contratti, l’ultimo, annunciato propio a Natale il rinnovo per altre due stagioni del centro  Huw Jones, 20 caps con la Scozia.

Proprio a Glasgow ha giocato il nuovo acquisto dell’UBB: il ventisettenne internazionale nordamericano Gregory Paternos (19 caps), ex Waratahs e Leicester, che arriva a Bordeaux quale joker medicale al posto dell’infortunato seconda linea Jandre Marais, fuori tutta la stagione (rottura del crociato).

Joris Cazenave nel frattempo lascerà Colomiers per giocare ancora in PRO D2, nonostante i contatti avviati con il Biarritz Olympique, secondo La Dépêche du Midi, il mediano di mischia avrebbe firmato per un anno con l’USO Nevers, formazione attualmente in vetta al campionato.

Oltralpe si parla intanto del probabile addio allo Stade Français di Jules Plisson, chiuso da Morne Steyn e Nicolas Sanchez il giocatore è sceso in campo solo in 4 occasioni quest’anno, ma Heyneke Maye ha troncato le voci sul nascere, dichiarando che la stagione è lunga e il club necessita di tre mediani d’apertura di livello, Pilsson troverà dunque il suo spazio… Nel frattempo però sono sempre più forti le voci che lo vorrebbero all’ASM Clermont, al posto dell’argentino (2 caps) Patricio Fernandez, il cui futuro potrebbe ora essere a Lione: « Mon idée, c’est n’est pas de revenir en Argentine mais de rester en Europe (…) Je ne me sens pas bien au club, depuis quelque temps. Je ne joue pas assez, et quand je suis sur le terrain, je ne me sens pas à l’aise. Je ne suis pas à cent pour cent. C’est dans la tête. Le club a accepté que je parte un an plus tôt. Et c’est comme ça que les dirigeants se sont mis à la recherche de mon remplaçant».

LOU che ha rinnovato anche per la prossima stagione il contratto del capitano Julien Puricelli, 37 anni, e dove giocherà anche il seconda linea Killian Geraci, 19 anni, che lascia Grenoble. A confermarlo in un’intervista a rugbyrama.frFranck Corrihons, Directeur du Développement Rugby del FCG: « On voulait bien sûr le conserver, on lui a fait une très belle proposition. Financièrement, on n’a pas pu lutter face aux Lyonnais. J’espère que ce n’est pas qu’une question financière. Je le suivais depuis longtemps. Il n’a que 19 ans et quelques feuilles de match en Top 14. C’est un vrai crève-cœur pour moi de le voir partir si tôt.

L’edizione del venerdì di Midi Olympique ha nel frattempo fatto il punto sul mercato del ASBH a partire dal mediano d’apertura Thibauld Suchier destinato a vestire i colori del Perpignan ed il pilone Reda Wardi prossimo acquisto dello Stade Rochelais. In partenza anche il centro neozelandese ordan Puletua, che ha firmato con Agen, a condizione però che il SUA resti in Top14, in caso contrario potrebbe restare a Beziers, dove vorrebbero trattenere sia il pilone Zakaria El Fakir che Charly Trussardi, rispettivamente in prestito da UBB e ASM, ma intenzionati pare a rientrare. Non sarebbe invece nei piani del club la conferma dell’estremo Benjamin Lapeyre, così come non sarebbe stata ancora utilizzata la clausola di rinnovo di Sam Katz, il mediano d’apertura inglese avrebbe infatti ancora una stagione .
Sarebbero invece in piena discussione i rinnovi dei piloni Francisco Fernandes e Timothée Lafond, delle terze Jonathan Best e Thomas Hoarau e del seconda linea Mathias Marie, gli ultimi due sarebbero però in trattativa anche con il FC Grenoble.

Rinnovo sotto l’albero per il mediano di mischia Pierre Pagès (, 28 anni. Arrivato dalla Fédérale 1 (Blagnac) quale poker medicale per Antoine Dupont, ha convinto a tal punto il manager Ugo Mola che questi, secondo i ben informati di , gli avrebbe proposto un contratto anche per la prossima stagione con lo Stade Toulousain.

Natale di regali anche a Brive, il CAB ha annunciato infatti il rinnovo fino al 2022 del mediano d’apertura Henzo Hervé, 20 anni, e del terza linea figiano Peniami Narisia, 21 anni. Alla squadra si uniranno poi altri due figiani: il ventiduenne terza linea Kitione Kamikamica, attualmente sotto contratto con l’UBB ma in prestito al Vannes, e il pilone internazionale Mesake Doge (9 caps). Con loro è stato ufficializzato anche l’arrivo del ventunenne Guillaume Galletier in arrivo dal centro di formazione del Montpellier.

Non resteranno invece ad Agen – almeno secondo le informazioni raccolte da Sud Ouest – il ventiquattrenne mediano d’apertura Jake McIntyre e il mediano di mischia sudafricano Enrico Januarie, 46 caps con gli Springboks e ormai 36 primavere, il cui posto verrà preso dal già annunciato Xavier Chauveau (Racing 92). Il SUA alcuni giorni fa aveva già ufficializzato il rinnovo fino al 2021 del tallonatore Marc Barthomeuf e del centro Sam Vaka.

Cambio di regia, poi, per il Castres Olympique: nonostante un contratto che lo lega al club fino al 2020 il ventiquattrenne mediano d’apertura Yohan Le Bourhis, fin qui poco utilizzato, dovrebbe lasciare il club secondo le indiscrezioni di Midi Olympique. Al suo posto sarebbe già pronto Thomas Fortunel, un anno più giovane e desideroso di mettersi finalmente alla prova in Top14. Al n.10 del Montauban si erano interessati anche SU Agen e Stade Toulousain.

Cambi importanti anche nel mercato degli allenatori, con un volto noto al pubblico italiano come Vincent Etcheto che ha annunciato l’addio all’Aviron Bayonnais club dove allena dal 2015, prima con il ruolo di manager e dal 2017 come responsabile dei trequarti.
Dovrebbe invece lasciare Montauban il tecnico degli avanti Pierre-Philippe Lafond, in contatto con l’UBB prossimo alla separazione dal manager ad interim Joe Worsley. L’USM avrebbe già individuato il sostituto ideale nel terza linea Amédée Domenech, 34 anni, da due stagioni allenatore-giocatore del Négrepelisse in Fédérale 2.
Un big come  Marc Dal Maso sarebbe invece ad un passo dalla Section Paloise secondo le indiscrezioni di  Sud-Ouest, l’ex tecnico del Tolone dovrebbe infatti ricoprire un ruolo di consulente per la mischia nello staff di Carl Hayman.

https://twitter.com/vincent_etcheto/status/1077444502644813825

Ma anche in Inghilterra, come detto, è tempo di rinnovi importanti, anche in Championship, con Bristol che si è assicurato anche per le prossime due stagioni una stella come Steven Luatua, 15 caps con gli All Blacks! Una decisione facile – ha spiegato il ventisettenne terza linea – viste le ambizioni del club e quanto la sua famiglia si trova bene in città.

In Premiership i Sale Sharks hanno invece rinnovato il capitano Jono Ross (2022) e il giovane terza linea Ben Curry, capitano dell’Inghilterra Under 20 alla scorsa Coppa del Mondo di categoria, che ha firmato fino al 2023.
Ancor meglio han fatto però gli Wasps che hanno ufficializzato il prolungamento del contratto di ben cinque veterani come  Jimmy Gopperth (35 anni), Ashley Johnson (32 anni), Tommy Taylor (27 anni), Ben Harris (29 anni) e Simon McIntyre (27 anni).

Fiamme Oro si, ma come scelta sportiva per il futuro?

La notizia della settimana, se non del mese, è certamente la chiamata di due giovanissimi come Michelangelo Biondelli (Fiamme Oro Rugby) e Danilo Fischetti (Calvisano) da parte del c.t. Conor O’Shea al raduno della Nazionale a Verona, dal 21 al 24 ottobre. Due ragazzi classe 1998, due atleti che hanno ben figurato con l’Italia Under 20, passati per l’Accademia FIR e, soprattutto, due giocatori tuttora militanti nel campionato nazionale di Top12.

Tanti temi interessanti e degni di un’analisi, a cominciare dall’importanza stessa di un campionato forte e che dia continuità di impiego ai ragazzi, non solo per completarne la formazione in funzione franchigie e poi Nazionale, ma anche per creare un circolo virtuoso: si gioca di più, con continuità, si da spazio ai giovani, questi crescono, i migliori vanno in franchigia, mentre dall’estero o dalle franchigie stesse tornano giocatori che portano esperienza di un livello più alto. Ci vuol tempo, certo, e risorse, ma un campionato forte non può che far bene al rugby italiano e allo sport in generale.

Nel giorno di Calvisano vs Fiamme Oro, edizione di Coppa, una sorta di rivincita a due settimane dal primo storico successo delle Fiamme Oro in quel di Calvisano, il tema forte credo però sia il ruolo fondamentale dei club per la crescita dei giocatori. Calvisano del mix tra giocatori esperti e tanti giovani proiettati verso le Zebre o, talvolta, Treviso ne ha fatto un modello virtuoso, qualcuno dice anche un modello di business. Ma il modello virtuoso che ultimamente sta prepotentemente prendendo piede credo sia quello delle Fiamme Oro!

Talvolta in passato criticate perché al di là delle logiche dei club tradizionali, perché possano contare su di un concorso pubblico per far “campagna acquisti”, le Fiamme Oro Rugby dimostrano però sempre di più di essere una risorsa importantissima per il rugby italiano, oltre che per lo sport italiano in generale. Non solo per la possibilità di garantire un futuro lavorativo ad atleti già all’apice della carriera e orientati ad un domani, ma proprio come club di formazione per giocatori che possano poi affermarsi sulla scena internazionale, per di più un club che ha tutte le qualità per puntare alla vittoria del campionato.

A dare il via a questa tendenza è stato certamente Carlo Canna, arruolato ancora da giovanissimo (20 anni, stagione 2012/13) e lanciato prima in campionato e poi sulla scena internazionale. Miglior giocatore del campionato 2014/15, tuttora arruolato in Polizia, Canna è stato il 22 agosto 2015 il primo rugbista delle Fiamme Oro a rivestire la maglia azzurra, ben 29 anni dopo Luigi Troiani. Da il passaggio alle Zebre, la Coppa del mondo del 2015 etc… è una storia che tutti bene conosciamo.

Con Canna era stato arruolato anche l’allora sconosciuto pilone Giuseppe Di Stefano, cresciuto negli anni a tal punto da vestire le maglie di Zebre ed Italia Emergenti, prima di essere ingaggiato dal Benetton Treviso. Nel 2017 è stata invece la volta, lato Zebre, di Roberto Tenga e Maicol Azzolini, che va ricordato ha anche lui solo 23 anni. Un po’ come dire la vocazione a selezionare bene il talento e farlo rendere la meglio c’era già, ma è realmente nelle ultime due stagioni che le Fiamme Oro hanno dato una svolto importante in tal senso, in primis ambiando completamente il tipo di arruolamento.

Nessun cimitero degli elefanti dunque, benché in rosa dei veterani come Cristiano e Caffini o un “eroe di guerra/rugby” come Favaro siano fondamentali per dare l’esempio e continuità al progetto, ma sempre di più attenzione a puntare su giocatori giovani, motivati e che possano arrivare in alto, nella Nazionale Maggiore. 

Essendoci però un arruolamento con concorso pubblico, certo, questo non sarebbe possibile se in primis non fossero i ragazzi stessi a vedere nelle Fiamme Oro un’opportunità. E non è una questione di “posto fisso”, ma di ricerca dell’opportunità tecnica per fare bene e poter crescere realmente nel rugby di alto livello. C’entrano le scelte della società, ma c’entra anche la scelta di affidare la gestione ad un tecnico come Gianluca Guidi, che ben conosce i giovani e che ha alle spalle una carriera davvero importante con le nazionali giovanili.

Dal suo arrivo si è così intensificata questa tendenza, ma a beneficiare non sono state certo le sole Fiamme Oro, le cui ambizioni scudetto non sono mai state così forti, ma le franchigie stesse e anche la Nazionale. La stagione 2017/18 è stata infatti quella di Giovanni Licata, arruolato al termine dell’Accademia Under 20 e messo a disposizione come Permit in una stagione dall’inizio difficile, ma da incorniciare, per le Zebre. 

Se il 21enne Licata è ormai un volto noto per i tifosi italiani e per quanti seguono anche solo la Nazionale, sono in molti i ragazzi da tenere d’occhi a partire da Jacopo Bianchi, man of the match dell’ultimo successo delle Fiamme Oro a Calvisano e già permit con le Zebre. Terza linea anche lui, come Licata, 20 anni anche lui come Biondelli e come il centro Ludovico Vaccari, già aggregato alla franchigia federale.

Quest’anno poi sono stati altri quattro gli Under 20 ad essere arruolati in polizia: l’ala Giovanni D’Onofrio (già permit alle Zebre), il centro Alessandro Forcucci, i piloni Leonardo Mariottini e Matteo Nocera, tutti elementi che possono lasciare il segno anche in maglia azzurra. Per quanti vedano come inusuale, anche rispetto al recente passato, un flusso così importante di ragazzi Under 20 verso le Fiamme Oro ci sono dunque da fare delle riflessioni importanti, anche sul tipo di proposta tecnica offerta dalle alternative.

Proposta tecnica su cui le Fiamme Oro Rugby hanno dimostrato di investire molto, e che per alcuni atleti rappresenta già un’opportunità per il futuro. Solo quest’anno dei ben 16 giocatori che hanno lasciato la rosa (limitata a 35 atleti) quattro sono rimasti all’interno dello staff tecnico tra prima squadra e settore giovanile: Sepe, Di Massimo, Zitelli e Calabrese. Tutti gli altri che sono usciti dal gruppo sportivo, sono invece liberi di accasarsi ad altre squadre, quando liberi dai servizi di Polizia. E’ quanto successo a Gianmarco Duca con la Lazio, per esempio, a dimostrazione che un arruolamento giovane può rappresentare un ulteriore risorsa per il campionato stesso, ragionando sul lungo periodo.

La chiamata di Michelangelo Biondelli non rappresenta perciò un fulmine a ciel sereno, rientra in un progetto tecnico che ha dimostrato di poter sostenere e valorizzare le qualità del ragazzo. Qualità ben note a quanti ne hanno seguito l’attività a livello giovanile, tra Rovigo e Accademia, o il primo anno in Top 12 a Viadana. Prima Pippo Frati e ora Gianluca Guidi hanno voluto credere in lui, dandogli un ruolo di grande responsabilità e certamene la chiamata in maglia azzurra di Lallo, a solo 20 anni, è merito delle qualità del ragazzo, ma anche di chi ha avuto il coraggio di fare queste scelte e di quanti lo hanno formato.

Non posso certo nascondere la mia, nostra, vicinanza professionale a Biondelli, così come non nascondo la stima che nutro per Danilo Fischetti che tante volte ho visto giocare, ma sono certo che entrambi saranno stati quasi increduli, ma entrambi sanno che c’è ancora tanto da fare e lavorare. A maggior ragione però credo che vada ringraziato chi dimostra di credere in questi ragazzi, chi su di loro ha investito tanto, così come vanno portati alla luce dei temi importanti, reali e meno banali di quanto potrebbe sembrare.

Partnership quinquennale tra Erreà Sport e i Centurioni

Una partnership tecnica frutto di un rapporto già consolidato e di una condivisione di obiettivi e progetti è stato sottoscritto tra I Centurioni Rugby Lumezzane ed Erreà Sport, azienda italiana specializzata nella produzione di abbigliamento tecnico sportivo e che rappresenta oggi una realtà internazionale vista la sua presenza in oltre 80 Paesi nel mondo.

L’accordo, della durata quinquennale, prevede, innanzitutto, la fornitura esclusiva di abbigliamento tecnico Erreà a tutti i membri del club rossoblu. Inoltre, la club house, che sorgerà presso il centro sportivo “Dei Pini”, i cui lavori prenderanno il via nelle prossime settimane, ospiterà un corner espositivo dell’abbigliamento Erreà, dove i tesserati della società rossoblu, ma anche i clienti del ristorante e del bar che sorgeranno, potranno prendere visione delle ultime novità del brand.

E ancora, Erreà affiancherà I Centurioni Rugby Lumezzane nell’organizzazione di eventi, siano essi rivolti ai propri tesserati che promozionali. Un esempio è rappresentato dal pomeriggio di porte aperte che si terrà sabato 29 settembre, a partire dalle 16, dove ai partecipanti (l’iniziativa è rivolta a ragazzi dai 5 ai 13 anni di età) Erreà donerà una t-shirt interamente personalizzata.

«La partnership con Erreà rappresenta un motivo di grande soddisfazione per il nostro club – commenta il General Manager de I Centurioni Rugby Lumezzane Luca Raza – e costituisce un’evoluzione proficua del rapporto commerciale iniziato negli anni scorsi. Da questa stagione Erreà riconosce nella nostra società la realtà di riferimento del suo marchio, per la nostra disciplina sportiva, in provincia di Brescia e ciò non può che rafforzare la nostra determinazione nel perseguimento del nostro progetto di sviluppo e crescita. La qualità dei materiali, delle realizzazioni e del servizio hanno portato il nostro club a scegliere Erreà come partner per i prossimi cinque anni. Periodo che per I Centurioni accoglierà snodi fondamentali nella propria storia».

«Siamo davvero soddisfatti di questa partnership che conferma e completa un rapporto molto positivo già in essere da tempo – ha dichiarato Massimo Perego, responsabile della Divisione Rugby di Erreà -. Siamo felici di mettere la nostra esperienza e passione per questo sport al servizio di una società organizzata e molto dinamica come I Centurioni Rugby Lumezzane. Daremo il massimo per lavorare insieme al meglio».

VALORUGBY EMILIA: MIRKO AMENTA, NESSUN “CASO” MA UNA SCELTA DI VITA PER LA FAMIGLIA

In merito a quanto riportato su Rugbymercato e Rugbymeet, il Valorugby Emilia ha inviato una nota di precisazione sulla scelta di Mirko Amenta di trasferirsi a Reggio Emilia:

MIRKO AMENTA: NESSUN “CASO”

MA UNA SCELTA DI VITA PER LA FAMIGLIA

CHE GLI FA ONORE

Valorugby Emilia S.S.D. manifesta sconcerto con riferimento alle dichiarazioni su Mirko Amenta ricondotte al signor Maurizio Montalto, storico ex presidente delle Fiamme Oro.

Accusare pubblicamente qualcuno di disonestà intellettuale è di per sé un fatto grave, ancor più se l’accusa si conferma provenire da una persona autorevole, che ha alle spalle una carriera nelle forze dell’Ordine e nello sport nazionale, e come tale può avere più ampia risonanza.

Proprio il vissuto della fonte citata induce a non voler lasciare spazio a possibili speculazioni circa le ragioni di tali dichiarazioni proprio alla vigilia di un match importante quale quello che si terrà sabato prossimo tra Valorugby Emilia e Fiamme Oro.

Per dovere di verità, questi peraltro i fatti.

Dopo cinque anni di vita in caserma, di abnegazione e dedizione tali da fargli attribuire la fascia di capitano del Gruppo Sportivo Fiamme Oro di rugby, Mirko Amenta in primavera ha deciso di riunirsi alla propria famiglia, anche in considerazione dell’arrivo di una seconda figlia (Andrea, nata ad agosto).

Il suo post di addio al rugby è datato 5 maggio, e riflette evidentemente lo stato d’animo e la decisione presa da Mirko con la sua famiglia.

A Reggio Emilia la realtà di riferimento del rugby era il Rugby Reggio A.S.D. e Valorugby era all’epoca la denominazione di un progetto, legato al rapporto giovani – sport – impresa, che accomunava da qualche anno alcuni sponsor.

Da metà giugno ha preso vita un progetto diverso, e Valorugby Emilia S.S.D., con una nuova proprietà, ha acquisito infine il titolo sportivo del Rugby Reggio A.S.D.

La nuova realtà ha quindi avviato, da luglio, una vera e propria corsa per costruire la squadra che avrebbe partecipato al campionato TOP12.

La fortuna aiuta gli audaci, si dice, ed in effetti è stata “audace” l’idea di contattare Mirko Amenta – esempio di passione e determinazione – e chiedergli di diventare parte integrante di un progetto, quello di Valorugby Emilia S.S.D., che oltre a rappresentare l’unica realtà emiliano-romagnola in TOP12, ha concepito quale obiettivo primario, con il superamento della logica campanilistica delle nostre città, la diffusione della pratica del rugby tra i ragazzi e l’inclusione sociale.

Valorugby Emilia ha sede nella città del Reggio Emilia Approach, ovvero del sistema educativo per bambini 0-6 anni riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo (www.reggiochildren.it), in una regione ospitale tradizionalmente nota per la qualità della vita e per le sue istituzioni scolastiche e sanitarie.

Il Mirko Amenta marito e padre ha dunque valutato in estate questa nuova possibilità, arrivando a preferirla, perché a Reggio Emilia, che si autodefinisce “la città delle persone”, potrà coltivare la sua passione per la palla ovale ed al contempo soddisfare al meglio, si auspica, tutte le esigenze di vita dei suoi cari.

Nessuna condotta non onorevole, dunque, ma semplicemente il cogliere una nuova opportunità per la sua famiglia.

Per quanto sopra, siamo convinti che Mirko possa guardare negli occhi chiunque: ex colleghi, amici – tutti giovani impegnati come lui a costruire il proprio percorso di vita – e ci auguriamo lo faccia anche domani, quando li ritroverà sul campo e al Terzo Tempo post partita.

Ufficio stampa VALORUGBY EMILIA

Marketing e management dello sport. Analisi, strategie, azioni

Tematiche come il brand e l’event management, il customer relationship management, il co-marketing, l’heritage marketing e altri aspetti diventano sempre più parte di una vera professionalità di management sportivo.

Il percorso di sviluppo della sport industry prosegue con sempre nuovi fruitori (dai neonati alla quarta età), applicazioni (in particolare con le finalità salutistiche), ambiti geografici (si pensi al mondo medio-orientale e asiatico) e tecnologie (per esempio big data e social media), così da costituire uno dei più importanti settori industriali in termini di contributi al pil e all’occupazione. La costante crescita dello sport anche dal punto di vista economico spinge sempre nuovi protagonisti (anche stranieri) ad affacciarsi nel contesto competitivo mondiale, innalzandone le difficoltà. A questa intensa concorrenza si può rispondere solo aumentando proporzionalmente la capacità manageriale intesa a 360 gradi.

Sergio Cherubini propone con questo volume un approccio al tempo stesso rigoroso dal punto di vista scientifico e pratico da quello applicativo, inserendo nel testo molti casi ed esperienze reali (dagli Internazionali di tennis alla Nike, dall’Amsterdam Arena ai circoli sportivi), a sostegno di un quadro concettuale costruito nell’arco di oltre venti anni di studi, ricerche e pubblicazioni su questo tema.

Un pilone a tempo per i Saracens

I Saracens hanno messo sono contratto per tre settimane il pilone Christian Judge, già vincitore della County Championship con la selezione della Cornovaglia a Twickenham nel 2015 e nel 2016. Il venticinquenne pilone destro ex Bedford e Plymouth lascerà così temporaneamente i Cornish Pirates, formazione di Championship con cui ha giocato tutte le partite della scorsa stagione, per raggiungere i campioni della Premiership e coprire temporaneamente il vuoto lascito dall’infortunio al ginocchio di Juan Figallo, fuori per i prossimi quattro mesi.

«Pensiamo sia un’incredibile vetrina per lui e che dimostri ancora una volta quanto di buono siamo stati in grado di fare come club per costruire un altro ottimo giocatore di prima linea» il commento di Alan Paver, allenatore dei Pirates.

https://cornish-pirates.com/rugby/prop-christian-goes-to-saracens-on-loan/

Contributi CONI per il 7’s, un tesoro mal speso?

Quanto si interessa il Comitato Olimpico per far crescere e promuovere una disciplina olimpica come il Rugby 7’s? E’ questa la domanda scomoda che pone oggi nel sul blog il giornalista Duccio Fumero:

http://www.r1823.it/2018/09/17/italseven-5-milioni-ma-dove-sono/

Una domanda rivolta al CONI oltre che nemmeno troppo indirettamente alla FIR, che forse non tiene conto del fatto che anche grazie a quel contributo l’attività della Federazione può andare avanti. Attività che vanno dalla formazione a più ampio raggio, fino alla partecipazione al Pro14 che attualmente non è sostenuta adeguatamente dal pubblico e da capitali privati, ma che qualche soddisfazione ci sta dando soprattutto negli ultimi 12 mesi. Fino anche alle tanto criticate accademie.. proprio un’Accademia 7’s sarebbe ai nastri di partenza. Tempi e modi sono temi che approfondiremo nel corso dell’anno, perché il 7’s è una disciplina imprescindibile in questo momento e anche l’Italia si sta finalmente adeguando. Il tema è caldo… per gennaio aspettiamoci interessanti novità…

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi