Munster Rugby, piccola perdita di bilancio e grandi investimenti

Munster Rugby Head of Finance and Operations Philip Quinn

Il bilancio del Munster Rugby ha preventivato una perdita di 40 mila euro per la fine di giugno, su un fatturato di € 16,9 milioni. Una riduzione di fatturato di 900 mila euro rispetto all’anno scorso, motivata da una riduzione delle entrate da parte dell’IRFU e dal non aver ospitato match internazionali.

Il consiglio di amministrazione del Munster Branch si è riunito all’inizio del mese nella sede del Bruff RFC alla presenza di tutti i club della Provincia. In linea con i dati previsti nell’assemblea annuale dello scorso anno, i conti finanziari per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2017 hanno registrato un avanzo di € 900.000, che equivaleva a un’eccedenza di cassa di € 300.000. Nel presentare l’aggiornamento finanziario, il responsabile amministrativo del Munster Rugby, Philip Quinn, con il presidente finanziario del Munster Rugby, Tom Kinirons, ha discusso i punti chiave:

Il principale fattore di perdita nel flusso di cassa previsto rispetto all’eccedenza di € 300.000 nell’anno precedente è dato da una riduzione di € 1,6 milioni nelle sovvenzioni ricevute dall’IRFU. Tuttavia, Quinn ha voluto sottolineare l’eccellente supporto in corso da parte dell’IRFU sia in termini di aiuti diretti, sia in termini di flessibilità e comprensione riguardo al prestito per il Thomond Park.

Il Munster Rugby ha rimborsato un prestito di € 2,6 milioni all’IRFU nell’aprile 2018 dopo aver rinegoziato il piano di rimborso dei prestiti con l’organo di governo. Ciò ha visto la provincia ridurre il saldo del prestito a € 6,9 milioni e impegnarsi a futuri rimborsi annuali di € 100.000 più una quota di alcune iniziative future che potranno generare potenziali nuovi introiti.

E’ stata un’altra stagione molto positiva per quanto riguarda gli incassi al botteghino, con oltre 250.000 biglietti venduti nel corso della stagione. Rispetto alla stagione 2016/17 c’è stato però un introito economico dal botteghino inferiore, principalmente dovuto alla mancanza di una partita in occasione del Test match di autunnali, come quella disputata con i Maori All Blacks nel novembre 2016. A mitigare la perdita ci hanno pensato però gli incontri casalinghi nella fase play-off in Champions CupGuinness PRO14, cinque partite che hanno registrato il tutto esaurito sia a Cork che a Limerick.

Le entrate derivanti da 3.000 abbonamenti decennali sono invece state utilizzate nel 2017 per la riqualificazione del Thomond Park nel 2007. Un’operazione fondamentale per finanziare il progetto, che genera però mancati incassi per quei posti a partire da questa stagione, diventando quindi uno dei fattori principali del deficit di flusso di cassa. Continuano invece a crescere i redditi da sponsorizzazione.

Le entrate si assestano dunque sulla cifra importante di 16,9 milioni di euro, cui hanno contribuito anche i maggiori introiti dal PRO14 grazie alla partecipazione delle due nuove squadre sudafricane. Le spese sono state invece ridotte da 17,7 a 16,9 milioni di euro, grazie ai minori costi dati dalla mancata organizzazione di un match evento internazionale, dalla riduzione dei costi dello stadio e da un risparmio nei costi della squadra per la stagione 2017/18.

Nel frattempo proseguono i lavori all’Irish Indipendent Park (già Musgrave Park) di Cork, con la superficie in erba che verrà sostituita con un moderno manto sintetico 3G installato dalla PST Sport di Tralee. Un intervento finanziato interamente dal Master tramite introiti commerciali, che permetterà alla Provincia di ospitare un numero maggiore di eventi a Cork, non solo sportivi. Continuano dunque gli investimenti del Munster Rugby nella regione del Sud Irlanda dove dal 2015 sono già stati investiti soldi per aggiungere una nuova tribuna da 3.500 posti e realizzare una nuova copertura allo stadio, secondo il principio per cui strutture e servizi migliori garantisco un numero sempre maggiore di accessi, portando valore al panorama rugbistico di Cork e di tutta la Provincia.

A seguito dell’intervento di rifacimento del terreno l’Irish Indipendent Park  ospiterà uno dei match di pre-season, quattro incontri di Guinness Pro14 e tutti gli incontri casalinghi del Munster A, come già fatto nel corso delle ultime stagioni.

World Rugby, con Canterbury di nuovo al Mondiale

World Rugby  ha annunciato l’accordo con Canterbury  in qualità di official sports apparel supplier per la Rugby World Cup 2019 e per la stessa World Rugby. L’accordo biennale prevede la fornitura dell’abbigliamento tecnico per la World Cup 2019, ma anche per la  World Rugby U20 Championship per gli arbitri d’élite negli incontri ufficiali di rugby a XV e Rugby 7’s.

Secondo il contratto, raggiunto con l’itermediazione di IMG, principale licenziatario di World Rugby, Canterbury svilupperà in esclusiva le collezioni di abbigliamento tecnico e per il tempo libero a marchio Rugby World Cup 2019 con il primo merchandising ufficiale in vendita da settembre in Giappone e entro la fine dell’anno per resto del mondo. Con quest’annuncio si estende a tre edizioni del torneo la collaborazione ufficiale tra Canterbury e la Rugby World Cup, collaborazione che trova la propria base bella fornitura dell’abbigliamento degli ufficiali di gara.

L’amministratore delegato di World Rugby, Brett Gosper, ha dichiarato: «Siamo lieti di dare il benvenuto a Canterbury come fornitore di abbigliamento sportivo per la Rugby World Cup e per World Rugby. World Rugby e Canterbury godono di un felice rapporto di collaborazione per la Rugby World Cup che risale al 2011, e non vediamo l’ora di sviluppare insieme una nuova collezione di abbigliamento sportivo per i nostri ufficiali di gara, per il personale tecnico e una vasta gamma di prodotti per i tifosi».

Simon Rowe, responsabile marketing sportivo Canterbury, ha invece dichiarato: «La visione di Canterbury è quella di essere il marchio numero uno nel rugby, significa che siamo estremamente orgogliosi di estendere la partnership di successo con World Rugby e Rugby World Cup 2019. La strada verso il Giappone 2019 è un momento entusiasmante per Canterbury in quanto miglioriamo la nostra associazione con il più importante torneo di rugby por portare sia dentro che fuori il campo, giocatori, dirigenti, personale, volontari e sostenitori di rugby tutti ad indossare il marchio».

Bruno Maglione, President of Licensing IMG, ha dichiarato: «Canterbury vanta oltre 100 anni di esperienza nell’abbigliamento da rugby, siamo lieti di aver firmato questo innovativo marchio sportivo come fornitore ufficiale di abbigliamento per World Rugby e per la Rugby World Cup 2019. Essendo già fornitore di Giappone, Inghilterra, Irlanda e dei tour dei British and Irish Lions 2017, Canterbury è un fornitore leader e la soluzione perfetta per questi appuntamenti internazionali di vertice».

Veneto, il programma dei corsi allenatore

C.R. VENETO • Info ed Iscrizioni C.R. Veneto: segreteria@crvenetorugby.it)

CORSI LIVELLO 1 “BAMBINI” (Under 6 – 8 – 10 – 12)

25-26 Agosto e 1-2-15 Settembre 2018 a VICENZA, c/o Campo A. Gobbato,
via Sant’Antonino 131, ore 9:00 – 20:00.
Docenti: A. Bartolini, C. Babetto, G. Musso.

1-2 Settembre 2018 a MERANO (1° Parte), c/o Pala Mainardo, via Mainardo,172
8 Settembre a ROVERETO (2° Parte), c/o Campo Sportivo di Noriglio, via Achille Romani snc
Ore 9:00 – 18:00.
Docenti: M. Mazzantini, E. Clary Prem

29 Settembre, 6-20 Ottobre 2018 a TREVISO, c/o Club House Tarvisium Campo San Paolo,
Viale Olimpia, 4, ore 9:00 – 18:00.
Docenti: M. Mazzantini, A. Bartolini.

20-27 Ottobre, 3 Novembre 2018 a FRASSINELLE POLESINE (RO),
c/o Club House Frassinelle Campo S. Malin, via Matteotti,51 ore 9:00-18:00.
Docenti: A. Bartolini, C. Babetto.

10-17-24 Novembre 2018 a ESTE, c/o Club House C’e L’este Rugby Campo Augusteo,
via Maganza,17, ore 9:00-18:00.
Docenti: A. Bartolini, M. Filippini, G. Musso.

CORSI LIVELLO 2 “ADOLESCENTI” (Under 14 – 16 – 18)
(La Programmazione dei Corsi è in via di definizione)

CORSI ALLENATORI “UPGRADE” EX EDUCATORI (Upgrade Under 16 – 18)

01 Settembre 2018 a VILLORBA (TV), c/o Club House Villorba Rugby, Campo Comunale
via G. Marconi, 10/a, ore 9:00-18:00 Docenti: L. Bot

08 Settembre 2018 a PADOVA, c/o Sala Riunioni Petrarca Rugby,
Impianti Sportivi M. Geremia, via Gozzano, 64, ore 9:00- 18:00.
Docente: A. Bartolini

22 Settembre 2018 a SCHIO (VI), c/o Club House Rugby Altovicentino,
Stadio Nelson Mandela, via Raffaello, ore 9:00-18:00.
Docente: A. Bartolini.

CORSI ALLENATORI “UPGRADE” EX 1° LIVELLO (Upgrade Serie B)

15 Settembre 2018 a PADOVA,
c/o Sala Riunioni Cus Padova, Impianti Universitari Merigliano
via Jacopo Corrado, 4, ore 9:00-18:00, Docente: A. Bartolini.

22 Settembre 2018 a VERONA, c/o Sala Riunioni “Payanini Center”, via San Marco,
ore 9:00-18:00. Docente: M. Filippini.

29 Settembre 2018 a TREVISO, (SEDE DA DEFINIRE), ore 9:00-18:00
Docenti: M. Mazzantini, L. Bot.

20 Ottobre 2018 a SILEA (TV), c/o Sala Carlo Tamai, Piazza Trevisani nel Mondo,
ore 9:00-18:00. Docenti: M. Mazzantini, L. Bot.

27 Ottobre 2018 a RUBANO (PD), c/o Club House Soc. Rubano Rugby campo Comunale,
via Borromeo,34, ore 9:00-18:00. Docente: A. Bartolini.

Lazio, il programma dei corsi allenatore

C.R. LAZIO • Info ed Iscrizioni C.R. Lazio: crlaziale@federugby.it)

CORSI LIVELLO 1 “BAMBINI” (Under 6 – 8 – 10 – 12)

1-2-3 settembre 2018 a ROMA presso Unione Rugby Capitolina, via Flaminia, 867.
Relatori: Orsini, Montella.

13-20-22 ottobre 2018 a CIVITACASTELLANA presso Campo Carlo Angeletti,
Viale Marinai d’Italia snc
Relatori: Orsini, Montella.

1-3-15 dicembre 2018 a APRILIA presso campo Rodari, viale della Meccanica snc
Relatori: Orsini, Zangrilli.

CORSI LIVELLO 2 “ADOLESCENTI” (Under 14 – 16 – 18)

Il Corso si svolgerà presso l’impianto sportivo dell’Unione Rugby Capitolina,
in via Flaminia 867 e si articolerà secondo il seguente calendario:

Venerdì 7 settembre 2018, dalle ore 15:00 alle ore 20:00.
Sabato 8 settembre 2018, dalle ore 9:00 alle ore 19:00. 
Domenica 9 settembre 2018, dalle ore 9:00 alle ore 19:00.
Venerdì 14 settembre 2018, dalle ore 15:00 alle ore 20:00. 
Sabato 15 settembre 2018, dalle ore 9:00 alle ore 19:00.

Relatori: Orsini, Villalon.

Per info ed iscrizione si invita a contattare il Comitato Regionale.

CORSI ALLENATORI “UPGRADE” EX EDUCATORI (Upgrade Under 16 – 18)

Sabato 3 novembre 2018 (SEDE DA DEFINIRE)
Relatori: Orsini, Villalon.

12-14 gennaio 2019 (SEDE DA DEFINIRE)
Relatori: Orsini, Villalon.


CORSI ALLENATORI “UPGRADE” EX 1° LIVELLO (Upgrade Serie B)

Sabato 29 Settembre 2019 a ROMA c/o la Sala Auditorium del Palazzo delle Federazioni
Viale Tiziano, 74.
Relatori: Orsini, Villalon.

FIR • CORSO ALLENATORI LIVELLO 3

CORSI ALLENATORI LIVELLO 3 “ADULTI” (Serie C e B) e “ADULTI +” (Serie A ed “Eccellenza)

26 – 31 Agosto 2018 a PARMA, c/o Cittadella del Rugby, via San Leonardo 110/a.

I partecipanti dovranno iscriversi trasmettendo via e-mail al centrostudi@federugby.it,  la domanda di partecipazione 2018/2019 (scaricabile sul sito Federale www.federugby.it nella sezione Tecnici > Modulistica) e la copia della ricevuta di versamento di 180 Euro.

Gli eventuali costi di vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti e per gli interessati la FIR comunica una convenzione della Federazione con l’Hotel Villa Ducale, Viale Europa,81 ( adiacente alla Cittadella del Rugby).

Ulster revolution? Il ceo Shane Logan lascia

Il CEO Shane Logan ha annunciato l’intenzione di lasciare il ruolo presso l’Ulster Rugby nel prossimo agosto. Ulster e IRFU hanno già iniziato il processo di selezione per assicurare una successione nel ruolo, senza interruzioni, nel frattempo Logan continuerà a ricoprire il compito fino a quando non lascerà l’incarico, dopo otto anni alla guida della Provincia irlandese.

Una decisione che arriva al termine di una delle peggiori stagioni di sempre nella storia dell’Ulster, durante la quale due giocatori sono stato stati licenziati per un tentativo di stupro, caso che ha avuto un risalto molto pesante sui media, mentre la squadra ha fatto male sia nell’European Champions Cup, che nel Pro14, riuscendo a mantenere la qualificazione alla Champions Cup solo dopo aver superato per 35-17 gli Ospreys nello spareggio del 20 maggio. Una stagione che è già costata il posto al director of rugby Les Kiss e all’allenatore capo Jono Gibbes.

Proprio la decisione di interrompere unilateralmente il contratto di Paddy Jackson (l’ex 10 dell’Irlanda ha firmato ora un biennale con Perpignan) e Stuart Olding aveva scatenato le polemiche, con Logan che avrebbe ricevuto pressioni in tal senso da parte degli sponsor, ma le cui dimissioni erano state chieste a gran voce da parte di alcuni tifosi: una petizione online per chiederne le dimissioni avrebbe avuto oltre 2.400 adesioni, tanto da spingerlo a dichiarare alla stampa che non avrebbe certo lottato per restare aggrappato alla poltrona. Critiche pesanti gli erano arrivate dalla stessa associazione giornalisti, dopo che l’Ulster Rugby aveva cerca di escludere i cronisti non sportivi dalle conferenza stampa della squadra.

Logan non ha però voluto spiegare le sue ragioni, dichiarando soltanto nella nota ufficiale diramata dall’Ulster: «Sono molto grato di aver avuto il privilegio di essere l’amministratore delegato dell’Ulster Rugby dal 2010. Siamo stati in grado di costruire uno stadio eccellente, ripagare i nostri debiti, ottenere profitti consistenti e una forte crescita commerciale. Questo ci permette ora di investire nei nostri club, nelle scuole e in maniera molto significativa nella nostra accademia. In tema di percentuali di vittoria, l’Ulster Team senior è diventato più competitivo, ma sono deluso come nessuno dal fatto di non aver mai portato a casa quel trofeo così sfuggente. Ci sono state alcune sfide significative negli ultimi anni, spero che l’unità con cui tutti all’Ulster le hanno affrontate possa durare per generazione. Augusto a tutti nell’Ulster davvero il meglio per il futuro».

Philip Browne, IRFU CEO, ha quindi voluto ringraziare Shane Logan per la sua dedizione ed ha voluto augurargli il meglio per gli impegni futuri:  «Avere Province forti e finanziariamente sicure è vitale per l’Irish Rugby, e Shane ha lavorato con squadre, manager, sponsor, autorità pubbliche e altre federazioni sportive in modo efficace per oltre otto anni all’Ulster Rugby. Ringraziamo Shane per la sua dedizione all’Ulster Rugby e ci dispiace vederlo andar via, ma gli auguro tutto il meglio per il futuro». 

I rapporti tra Logan e l’IRFU non sarebbero stati sempre dei migliori, però, nel corso della stagione. Al centro delle tensioni in particolare la campagna acquisti a seguito, manco a dirlo, dell’accusa di stupro e dal successivo proscioglimento per Paddy Jackson e Stuart Olding. Logan aveva per di più pubblicamente criticato la decisione dell’IRFU di non permettere all’Ulster di offrire un nuovo contratto nel 2016 a Ruan Pienaar, nome che era tornato in auge nelle ultime settimane. Vi sarebbero stati infatti tentativi per farlo rientrare a Belfast da Montpellier, senza che però l’operazione , mentre l’IRFU aveva di nuovo posto il veto sull’ingaggio di Elton Jantjies quando ormai l’accordo con il mediano d’apertura degli Springboks era già stato trovato.

A Shane Logan va il merito di aver avuto un ruolo chiave nella ricostruzione del Kingspan Stadium, una particolare attenzione alle strutture di allenamento per la squadra, ma soprattutto una rinnovata stabilità finanziaria a seguito dei un notevole incremento di entrate da contratti commerciali e sponsorizzazioni.  Argomenti pesanti cui il successore dovrà far fronte, ma il ruolo chiave resta l’unità di intenti con l’IRFU per quanto riguarda la campagna reclutamento dei giocatori, attualmente il principale punto di contrasto tra la Provincia e la Federazione.

Oltre 2 milioni di euro per le infrastrutture, ma squadra fatta da giocatori a cui offrire solide radici: Luca Raza ci svela il progetto Centurioni

Sono passati poco più di due anni da quando il Rugby Lumezzane ha detto addio alla Serie A, una ragione sofferta ma motivata da ragioni non certo economiche. In quella Valgobbia che negli anni ’80 era considerata la “valle dell’oro”, anche quando spendono lo fanno con la consapevolezza di poterlo fare, ma i problemi erano ben altri, di infrastrutture, in un territorio che ha sfruttato ogni singolo metro, strappandolo alla montagna, per creare un’officina sopra l’altra, a mancare sono infatti i campi da gioco. Ecco dunque, come un fulmine a ciel sereno l’epilogo di una trattativa e di un braccio di ferro durata anni.

Fu lo stesso presidente Ottorino Bugatti – il patron più longevo del rugby italiano –, a maggio 2016, ad ufficializzare quella voce. Il Lumezzane, club del Bresciano nordoccidentale, con un apparato dirigenziale di imprenditori di “economia reale”, di quelli che gli investimenti li fanno per primi, decide di rinunciare alla serie A dopo due stagioni per ripartire dalla C. Ci dev’essere un motivo serio per aver imboccato questa strada in salita. Tutti pensano ai soldi, quelli che prima o poi finiscono, dicevano. Ma la ragione non era quella e la spiegò senza fronzoli lo stesso Bugatti. E di lui che i patti li ha rispettati sempre è difficile dubitare.

«Il presidente sapeva che c’era bisogno di consolidare i tanti sforzi positivi fatti nei 52 anni di storia precedenti – ci spiega Luca Raza, da due stagioni GM del club, al termine di una carriera da giocatore che, per scelta, fu sempre e solo rossoblu -, ma, al contempo, erano necessarie forze nuove che dessero ulteriore sostanza ad un progetto che non poteva più aggirare l’ostacolo principale, il nodo da sempre irrisolto». Lumezzane è terra di industrie, ma non solo. È una lingua di asfalto stretta tra le montagne, dove costruire non è cosa da tutti. A ciò va aggiunto l’eterno tira e molla con le amministrazioni comunali, oltre ad una scomoda e ingenerosa condizione da figlio di un Dio minoreche il club rossoblu è sempre stato costretto a vivere nei confronti della formazione calcistica del paese (club recentemente retrocesso tra i dilettanti dopo oltre 20 anni tra i professionisti ndr). Tante parole che raccontano di una società da sempre nomade, costretta a svolgere la propria attività su più campi, condivisi con altre squadre e altri sport.

Ma cosa è successo in questi due anni, una sorta di piccola rivoluzione? «Il Rugby Lumezzane ha rafforzato sé stesso dall’interno – continua Raza -, ampliando il consiglio direttivo con altre cinque figure, che hanno contribuito a scrivere un progetto nuovo, che partisse dall’identificazione di una soluzione per le strutture sportive». Proprio in questi giorni, i commissari stanno analizzando il progetto consegnato dal Rugby Lumezzane per il rifacimento di due campi, di cui uno ad uso esclusivo, e la riqualificazione di un edificio ad esso contiguo che dovrebbe diventare la casa del Rugby Lumezzane, ma anche ristorante, centro fisioterapico, tra gli altri. Una soluzione fuori dai confini del comune di casa, ma poco distante, a Villa Carcina. «Dispiace, ma lì abbiamo trovato interlocutori che hanno creduto in noi, e nell’ambito di un impianto sportivo di straordinaria bellezza – continua Raza -. Sarà un investimento da oltre 2 milioni di euro, ma siamo pronti al sacrificio per dare un futuro al club che lì godrà di una posizione centrale in un bacino, quello della Valtrompia, di oltre 120mila persone».

La parola d’ordine per Lumezzane è dunque ampliare la base. «Negli ultimi due anni abbiamo moltiplicato sforzi e competenze sul settore giovanile – continua il giovane manager –. Abbiamo tutte le Under complete per la prima volta nella nostra storia, formazioni Juniores di qualità che si giocano posizioni di vertice. Questo è il nostro zenith». E poi il lavoro nelle scuole, «che nell’anno scolastico in chiusura abbatterà il muro delle 1500 ore di intervento su oltre 60 plessi, dalle scuole dell’infanzia sino agli istituti superiori. Un impegno enorme, ma fondamentale per alfabetizzare i più giovani sulla disciplina e per farci conoscere». Il Rugby Lumezzane – finalmente verrebbe da dire da quanti come noi sono vicini al club da anni – non si accontenta più del mordi e fuggi, «e questa è una politica che abbiamo adottato anche nel mercato per la prima squadra, risalita in B al primo tentativo e che ha chiuso il suo primo anno da matricola immediatamente dietro le squadre che avevano dichiaratamente ambizioni di salita in A». 

Negli anni si è parlato di Lumezzane come un club ricco, quasi leggendario nelle voci da spogliatoio, spesso ingigantite dall’abitudine ovale all’iperbole e da una sorta di verve narrativa che accumuna talvolta pescatori e virtuosi della palla ovale. Di certo c’è che qualcosa comunque sta cambiando, quantomeno in termini di programmazione e di costruzione di un’identità di squadra che forse era mancante. Questo quantomeno dall’identikit del giocatore ricercato dal club rossoblu «è di giovane età, con desiderio di vivere e condividere un’esperienza sportiva, non solo di giocare a rugby – ci svela Raza -. Per questo, oltre ai rimborsi chilometrici, per chi fosse interessato e ne avesse le qualifiche e le caratteristiche, offriamo di collaborare con il nostro Progetto Scuola o negli staff delle nostre giovanili. Oppure, attraverso le aziende nostre partner, possiamo offrire un lavoro che accompagni il giocatore a costruirsi radici vere. Troppi giocatori sono passati da Lumezzane, lasciando poco. Qui cerchiamo persone, prima di tutto, e le trattiamo come tali». Una nuova primavera del club, che cambierà addirittura logo e nome, con tanta voglia di creare e quella concretezza tutta lumezzanese che vuole l’etica del lavoro come qualcosa di sacro. Sul campo in primis, ma anche nella vita delle persone. Spazio dunque alle realtà imprenditoriali del territorio per dare ai ragazzi non la promessa di un “professionismo straccione”, ma una solidità per il futuro.

«Abbiamo voluto strutturare uno staff tecnico con un modello anomalo per il rugby italiano, ma che crediamo possa davvero fare crescere i nostri giocatori – ci racconta poi Raza –. Una struttura che ora vediamo replicarsi in altre realtà: significa che c’è del buono e ne eravamo certi. Diamo vita a progetti innovativi, come il Progetto Motoria, redatto con i nostri collaboratori, dottori in Scienze Motorie, e rivolti ai nostri tesserati più giovani per colmare le sempre più gravi lacune evidenziate negli anni dello sviluppo psicofisico».

Solide basi, molti progetti e una rinnovata identità di club da costruire, a partire da una casa tutta nuova nel cuore della Valtrompia, dunque. «C’è prospettiva di crescita a Lumezzane, ma solo se si vuole lavorare. Del resto, il rugby è principalmente questo, no?».

Lumezzane cambia nome, nascono i Centurioni!

Dopo 54 anni il Rugby Lumezzane volta pagina e cambia nome  e immagine per affrontare nuove sfide, nascono così I Centurioni Rugby, «una nuova realtà, con 54 anni di storia».  Qualcosa era nell’aria da tempo tra la Valgobbia e la Valtrompia, ma per rendere il tutto ufficiale il club tuttora guidato dall’imprenditore Ottorino Bugatti ha atteso questo caldo giugno, questo il comunicato diffuso ieri:

I Centurioni Rugby: una nuova realtà, con 54 anni di storia
Il club rossoblu guidato dal presidente Bugatti cambia nome e immagine per affrontare nuove sfide

Il percorso di cambiamento del Rugby Lumezzane, iniziato nella tarda primavera del 2016, mette a segno un ulteriore importante intermedio. Il club guidato da Ottorino Bugatti – presidente più longevo del rugby italiano – con l’iscrizione alla stagione 2018/2019 che avverrà nel mese di luglio, prenderà il nome di I Centurioni. Una denominazione che rimanda alla tradizione romana, già presente nell’immagine e nella comunicazione recente del Rugby Lumezzane, e che rispecchia le origini della Valtrompia, colonia in grado di ritagliarsi un ruolo di rilievo grazie alla produzione di armi e armature derivante dalla tradizione secolare di lavorazione dei metalli, della quale sono tutt’ora presenti testimonianze.

Il Centurione era un sottoufficiale dell’esercito romano e guidava la sua truppa denominata centuria. Per farlo, necessitava di qualità specifiche, riconducibili a tenacia e intelligenza. Caratteristiche che sono fondamentali anche nella disciplina del rugby: sport di contatto, ma normato da un fitto sistema di regole e nel quale, da una giusta strategia e dal rispetto delle stesse, passa buona parte del successo finale.

Inoltre, l’etimologia di centurione vede proprio nel termine centuria la propria origine. Un nome, quindi, che nasce da quello del suo gruppo, della sua truppa. E questo è il messaggio al quale il club rossoblu crede fortemente: il valore del collettivo – che è maggiore di quello della somma dei singoli – e lo spirito di appartenenza devono essere il fondamento della vita della squadra, di tutti i suoi componenti.

Si tratta di un profondo cambiamento, ma in continuità e in rispetto della storia del Rugby Lumezzane. Un legame incarnato dalle persone che lo compongono, rimaste le medesime, ma anche presente nella nuova immagine del club.
Nel logo de I Centurioni (in alto), infatti, permangono i colori sociali, gli insostituibili rosso e blu e il 1964 – anno di nascita del club valgobbino -.

Questo cambiamento rientra nel progetto di rafforzamento delle basi societarie iniziato due anni fa. Dal termine della stagione 2015/2016, la dirigenza del club ha registrato l’entrata di quattro nuovi consiglieri, l’aumento costante e significativo dei tesserati, e ha favorito e investito nell’implementazione di iniziative rivolte al settore giovanile, con l’avvio dell’innovativo Progetto Motoria e di un Progetto Scuola da record (oltre 60 plessi scolastici coinvolti a Lumezzane, in Valtrompia e Valsabbia, comprendenti dalle scuole dell’infanzia fino agli istituti superiori per un totale di interventi condotto dal nostro staff tecnico superiore alle 1.500 ore).

Tra i punti imprescindibili fissati nel progetto di rilancio del club compare l’identificazione di una soluzione definitiva alla cronica assenza di una struttura sportiva adeguata alle esigenze di quasi 300 tesserati e ad uso esclusivo. Anche in quest’ottica è parso necessario operare un cambiamento di identità.

Nella stagione da poco conclusa, infatti, la convenzione sottoscritta con il Comune di Villa Carcina per l’uso e la manutenzione del Centro sportivo “Dei Pini” dove si è svolta parte dell’attività del club ha generato significativi mutamenti, tanto nei numeri quanto nelle caratteristiche.

Al termine di una sola stagione agonistica, i tesserati residenti nei comuni di Villa Carcina, Sarezzo e Gardone Valtrompia rappresentano circa il 30% del totale. Quota che sale significativamente se vi si sommano quelli residenti in altri paesi limitrofi. Allo stesso tempo, gli associati di Lumezzane sono scesi attorno al 40%, a dimostrazione di una popolazione interna ben più disomogenea del passato recente e non più ad esclusiva trazione valgobbina.

Inoltre, la società, nella veste di promotrice del bando per la concessione dei lavori di riqualificazione dell’impianto sportivo, con relativa gestione trentennale, auspica di potervi identificare una soluzione logistica definitiva per il proprio futuro. Se il progetto presentato dal club verrà considerato rispettoso dei requisiti richiesti, il futuro della società si costruirà necessariamente fuori dal comune di Lumezzane.

Anche per questo motivo il club ha adottato un nome che sia in grado di includere maggiormente anche gli attuali membri, così come quelli che verranno, in rispetto della comunità che, come da auspici della società, li ospiterà e con la quale si potrebbe scrivere una pagina tutta nuova della propria storia.

«Il cambiamento che stiamo affrontando lo considero una rifondazione su una base solida, impregnata di 54 anni di storia e dell’impegno generoso dei tantissimi volontari che hanno fornito il loro insostituibile contributo – commenta il presidente Ottorino Bugatti -. La maggiore soddisfazione è che in tutti questi anni, e anche nel futuro che ci attende, continueremo a rispettare i valori che ci ha trasmesso il nostro fondatore, il professore Bruno Menta. Un sistema di principi che è stato cristallizzato in un Codice etico al quale tutti i tesserati saranno sempre chiamati ad attenersi. Approfitto di questo momento di cambiamento per ringraziare tutti coloro che, sin dal lontano 1954, hanno lavorato con straordinario impegno per la crescita e lo sviluppo della nostra società e del rugby in questa zona della provincia di Brescia».

Agosto Internazionale a Treviso, 3 test al Monigo per il Benetton Rugby

E’ un agosto internazionale per Treviso, con il Benetton Rugby che ospiterà al “Monigo” Worcester Warriors, Leicester Tigers e Zebre Rugby, rispettivamente il 10, il 17 e il 24 agosto. Tre Test importanti per una stagione che è cominciata in via ufficiosa il 21 maggio scorso, ma che prenderà il via ufficialmente lunedì 2 luglio, data in cui gli atleti non coinvolti con i tour estivi delle proprie nazionali (questi cominceranno il 9 luglio, ndr) si ritroveranno presso il centro sportivo de “La Ghirada” per iniziare la preparazione in vista di Guinness PRO14 e EPCR Challenge Cup.

Terminate le tre settimane di preparazione a Treviso, il gruppo partirà per il ritiro a Calalzo di Cadore dal 23 al 27 luglio, periodo utile alla squadra per continuare il programma di allenamento e consolidare le relazioni interpersonali con attività di team building. Seguirà una settimana di pausa prima di concentrarsi per le ultime settimane che porteranno all’inizio del Guinness PRO14. Agosto sarà quindi il mese delle amichevoli estive, che saranno ben tre e tutte allo Stadio Monigo così da permettere ai tifosi biancoverdi di vedere sin da subito i propri beniamini in azione ed allo stesso tempo far sentire loro la propria caratteristica vicinanza.

Il primo impegno dei Leoni sarà il 10 agosto alle ore 20.30 contro i Worcester Warriors club inglese che disputa il campionato di Aviva Premiership. Uno solo il precedente tra le due squadre che risale al 27 agosto 2005 quando i guerrieri si imposero in casa propria 26 a 7.

La settimana successiva, per il terzo anno consecutivo, gli uomini di coach Crowley si confronteranno con i Leicester Tigers, giunti quinti lo scorso anno in Premiership e quindi prossimi partecipanti alla Heineken Champions Cup. Il match sarà in programma il 17 agosto alle ore 20.30

La terza ed ultima uscita di avvicinamento all’inizio del Guinness PRO14, come già accaduto nelle ultime stagioni, sarà il derby con le Zebre. Antipasto della tripla sfida che attenderà le due franchigie. La gara andrà in scena venerdì 24 agosto alle ore 20.30

Sarà possibile acquistare i biglietti delle amichevoli presso la sede Benetton Rugby via Nascimben 1/b, presso tutti i punti vendita TicketOne e sul sito www.ticketone.it non prima dell’apertura della campagna abbonamenti, data che verrà comunicata nei prossimi giorni. Infine a causa dei lavori che prevedono l’intera copertura della Tribuna Est (ex Gradinata), in occasione delle amichevoli sarà possibile accedere esclusivamente alla Tribuna Ovest.

Munster: Performance Analysis

Il Münster Rugby è alla ricerca di due analisti per il proprio staff: un stagista che lavori a tempo pieno con lo staff di analisti della squadra (30 ore settimanali per 48 settimana) e un analista di supporto part-time (20 ore a settimana, per 8 settimane di lavoro).

Per le descrizioni complete del lavoro e per la domanda: click here

Le candidature verranno accettate fino alle 17 del 26 giugno 2018, mentre la data di inizio del lavoro è prevista per il prossimo 9 luglio. Sede del lavoro il Munster Rugby’s High Performance Centre pressa l’University of Limerick.

Se non ricevete conferma della ricezione della vostra domanda entro un’ora, scrivete a email recruitment@munsterrugby.ie.

Vacancies | Performance Analysis Interns

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