Fallito l’obiettivo dell’immediato ritorno in Premiership Bristol deve ora fare i conti con la partenza dei pezzi pregiati e quella che si annuncia come una rivoluzione tecnica: dopo il centro Luke Eves lascerà infatti il Memorial Stadium anche l’allenatore egli avanti John Brain, ex head coach di Worcester. Nel darne l’annuncio attraverso il sito web del club il presidente Chris Booy ha parlato di presente e futuro: «Sono sicuro che tutti noi condividiamo il disappunto per mercoledì scorso. Non posso ancora credere che ci siamo fermati proprio nel finale, ma queste sono le emozionanti montagne russe dello sport. La dirigenza ha messo a disposizione ogni risorsa a propria disposizione per assicurarsi la promozione e realisticamente questa stagione sarebbe stata la nostra miglior occasione per tornare in Premiership».
il presidente Chris Booy ha infatti spiegato attraverso il sito web del club come il budget debba essere ridotto alla luce di un ulteriore anno in Championship, perché Bristol non farà sforzi che non può permettersi: «Il board ha approvato un nuovo budget per le prossime stagioni, un budget che è stato ridotto in maniera significativa di riflesso a dove ci troviamo adesso… Abbiamo bisogno di risparmiare molto sui costi se vogliamo sopravvivere ma, con il supporto di tutti, ce la potremo fare. In generale le spese più grandi che abbiamo avuto sono quelle del personale e durante tutto lo scorso anno abbiamo già ridotto le altre spese all’osso per massimizzare il budget per i giocatori. Dovremo ora tagliare questo budget per riflettere le minori entrate che stiamo prevedendo. I giocatori lasceranno il club – so che giornali e discorsi da pub parleranno su chi sta andando e su chi rimane, ma non abbiamo ancora deciso la squadra per la prossima stagione, con squadra e staff tecnico inizieranno i colloqui dalla settimana prossima».
Nonostante i tagli Booy ha comunque insistito che Bristol non perderà di competitività. La squadra verrà infatti allestita solo con giocatori che sono legati al club e che siano pronti a difenderne i colori con passione ed attaccamento alla maglia. La decisione sul taglio dei costi non sarebbe infatti procrastinabile, per poter tornare in Premiership e quindi attrarre nuovi investimenti Bristol avrà infatti bisogno di finanziarsi e di avere un nuovo stadio, ma con il fallimento dell’obiettivo promozione tutto questo peserà unicamente sulle casse del club e degli attuali investitori, rendendo tutto più difficile.
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