Quarantotto anni, gran parte dei quali trascorsi insieme a un ovale che, da giocatore prima e da allenatore poi, continua a regalargli grandi soddisfazioni. Lui è Massimo Brunello, uno dei migliori allenatori che il rugby italiano ha forgiato negli ultimi anni. Persona umile ma dal carattere deciso, obiettivi sempre chiari all’orizzonte. Un orizzonte che da quest’anno è dipinto di giallonero. E da nuovo allenatore del Calvisano, ‘Schinca’ si racconta al Resto del Carlino, confessando un sogno che, da qui a qualche tempo, potrebbe anche diventare realtà.
CALVISANO NUOVA VITA
‘Essere chiamati a dirigere la formazione leader del movimento nazionale è prima di tutto un onore – così riporta il quotidiano -. Ho la certezza di aver compiuto una scelta in linea con le mie aspettative, e ora il mio obiettivo è ripagare la fiducia di tutto l’ambiente. Calvisano è il posto ideale per lavorare seriamente e per puntare a grandi obiettivi. Fare meglio del mio predecessore sarà oggettivamente impossibile. Uguagliarne i risultati, invece.., no’.
ECCELLENZA DA CAMBIARE
‘Ritengo che dieci squadre siano troppe. Il nostro movimento non le produce, quindi è poco credibile schierarne così tante in una competizione che dovrebbe rappresentare il top del livello tecnico. Partite che terminano con scarti a volte imbarazzanti non fanno il bene del rugby italiano. Otto squadre, forse anche meno, sarebbe la dimensione più ragionevole’.
SOGNO AZZURRO
‘Un’ipotesi che mi onora e che, ovviamente, non sarò certo io a escludere a priori. Ma che per il momento non si è concretizzata’.