Dopo la notizia della positività di Carter e Rokokoko ai test antidoping eseguiti poco prima della finalissima del Top 14, il Racing ha pubblicato un comunicato stampa dove cerca di smorzare i toni della vicenda scrivendo quanto segue.
‘Comprendiamo la scalpore provocato dalla parola steroidi. Questa parola ha una forte risonanza emotiva in quanto potrebbe corrispondere a un comportamento immorale e illegale. In realtà l’uso di alcune sostanze è riconducibile a pratiche conosciute, legali, giustificate dalla medicina.
Il Racing vuole sottolineare con forza quanto l’etica dello sport del club non ha nulla a che vedere con pratiche illegali e la società sostiene i valori di uno sport pulito. La salute dei giocatori e la loro moralità sono requisiti fondamentali per far parte del gruppo Racing.
Tutte le procedure eseguite sui giocatori citati dai media sono state autorizzate nel pieno rispetto delle norme antidoping nazionali e internazionali. Il trattamento è stato la conseguenza di patologie comprovate dai giocatori diversi giorni prima della finale.
Il Racing si impegnerà a collaborare con le autorità investigative pertinenti’.