Calvisano, cambio al vertice del club

Dopo cinque anni ed uno scudetto vinto, Francesco Casali lascia la presidenza del Rugby Calvisano. Arrivato al posto di Sandro Manzoni subito dopo lo scudetto del 2005, Casali doveva restare in carica per tre stagioni, ma il lavoro svolto a livello gestionale aveva portato la dirigenza del club a chiedergli prima di prolungare di un altro anno l’incarico e quindi di traghettare nel 2009 l’ambiente in una delicata fase di ridimensionamento. «Sono stati cinque anni intensi – ha spiegato la sua decisione ai quotidiani bresciani – ma ora mi si prospetta una seria opportunità professionale che non posso tralasciare». «Nessuno – ricorda Casali – avrebbe scommesso sulla possibilità di mantenere il Calvisano così in alto nel rugby italiano ed europeo. Neppure io speravo di poter essere un presidente vincente. E invece in questi cinque anni è stato un crescendo di soddisfazioni e di trionfi». L’occasione è stata colta anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, argomento la Celtic League: «Quelli di Calvisano sono stati i primi a parlare di Celtic, in tempi non sospetti, ventilando anni fa l’ipotesi di partecipare ad un torneo di valore per dare maggiore impulso e credibilità al rugby italiano. Lo scorso anno eravamo riusciti a catalizzare intorno al progetto bresciano importanti nomi dell’ industria cercando anche l’appoggio delle istituzioni, avevamo imboccato la strada giusta ma poi abbiamo capito che in Federazione qualcosa non girava per il verso giusto e i nostri sforzi sarebbero stati vani». E’ stato in quel momento che è maturata la scelta drastica di abbandonare l’Eccellenza. «Avremmo potuto – ha ribadito Casali, che resterà comunque nella dirigenza dei gialloneri – puntare ad un campionato più contenuto e lottare per la metà classifica tagliando i giocatori dall’ingaggio più alto, ma non era il messaggio che volevamo far passare. Ecco perchè abbiamo abbandonato il rugby d’elite. Il tempo ci ha dato ragione. Una mossa ponderata nei confronti di una crisi economica forte e di una crisi d’identità del rugby in Italia».
Indirizzata la bordata al presidente federale Giancarlo Dondi, accusato di non vedere oltre i confini parmensi, adesso però i gialloneri guardano al futuro, con un progetto che prevede il ritorno nella massima serie in tre anni, magari con una franchigia tutta bresciana. Per la prossima stagione Calvisano punterà sui giovani, con otto giocatori promossi dall’Under 20, mentre sul fronte degli stranieri è stato confermato il solo Ben Smith, mentre Williams non potrà tornare in Italia. Liberati invece gli argentini Repetto e Podestà, mentre si vocifera il ritorno del sudafricano Michael Gallinetti, italiano di passaporto e di formazione, avendo vestito la maglia della nazionale nella sua precedente esperienza calvina. Il raduno è intanto previsto per il 22 agosto.
Il nuovo presidente verrà ufficializzato invece entro fine mese, le indiscrezioni parlano di Angelo Zanetti o Mariano Bandera.

Autore: Manuel Zobbio

Marketing Communication Manager presso Zani Serafino, azienda storica del cookware e del design made in Italy. Un master di specializzazione del Management dell'Atleta. E' con Marco Martello il referente italiano di Digidust Sport, primaria agenzia internazionale di marketing e sport management specializzata nel rugby. Co-Fondatore di RugbyMercato.it e anima di PiazzaRugby.it dal 2009, ha fatto parte della redazione del mensile Rugby! magazine, del settimanale lameta e di MondoRugby.com, collaborando anche con l'European Rugby Cup.

Un commento su “Calvisano, cambio al vertice del club”

  1. Bravo Calvisano, bella idea fare una franchigia Bresciana e valorizzare il proprio vivaio,otto ragazzi under 20!!! era ora!
    Grazie a Casali e tanti auguri al nuovo presidente.

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