Anche Diego Dominguez, in vista delle elezioni federali, si schiera con il gruppo ‘Pronti al Cambiamento’. L’ex numero dieci azzurro punta il dito su quanto ‘non fatto’ in questi anni e sulla mancata crescita del movimento con parole dure ma specchio di una realtà da anni sotto gli occhi di tutti. Ecco le sue parole.
‘Scrivo questa lettera a Tutti perché Sabato ci saranno le elezioni Federali della FIR. Dopo 4 anni il Rugby Italiano è quindi chiamato ad emettere un giudizio sul lavoro fatto in questi 4 anni. Le elezioni rappresentano quindi l’unica possibilità per poter migliorare, se non siamo contenti o sentiamo che le cose debbano essere fatte diversamente con persone che rappresentino al meglio i valori del nostro movimento e del nostro splendido sport.
Siamo in un momento veramente molto delicato per il Rugby Italiano.
Purtroppo, sportivamente, i risultati sono stati molto negativi sia per la nazionale, sia per le franchigie che per il livello tecnico dei nostri campionati (Eccellenza, Serie A e B).
È mancato il sostegno tecnico ai nostri club che sono stati dimenticati completamente. Le risorse finanziarie per migliorare i nostri campionati, pur essendo disponibili, sono state orientate in malo modo. Iniziando dalle nostre Franchigie che hanno fatto arrivare in Italia stranieri di scarso livello tecnico, togliendo posti ai nostri migliori giocatori, mentre altre scelte erodevano le casse federali senza dare riscontri dal punto di vista sportivo.
Voglio ricordare a TUTTO IL RUGBY ITALIANO CHE NEGLI ANNI NOVANTA AVEVAMO UN CAMPIONATO BELLISSIMO, OGNI SQUADRA AVEVA 2 STRANIERI, i più forti al mondo. Sui campi vi erano tante persone con tanta passione e un ottimo livello tecnico. Si giocava città contro città, cosa che per giocatori e tifosi era il massimo.
TUTTO QUESTO LO ABBIAMO PERSO, perdendo anche la nostra identità e la salute dei nostri club … l’attaccamento alla maglia è svanito mentre il Club rappresenta solo un passaggio. Invece il Club è il posto dove un giocatore si forma come persona e come giocatore. La Famiglia, la scuola ed il Club rappresentano i migliori formatori che un giovane possa avere.
Credo personalmente che sia il momento di dare un segnale di rinnovamento per dare un vero futuro al nostro amato sport’.