Cannon bastona i Rebels

La campagna acquisti dei melbourne Rebels è stata pesantemente attaccata dall’ex tallonatore dell’Australia Brendan Cannon, secondo cui avrebbero fallito nel tentativo di ingaggiare veri campioni, accontentandosi di giocatori a fine carriera e di giovani che non potranno mai far si che la squadra sia competitiva fin dalla prima stagione di Super 15. «Mi stona il fatto che non abbiano ancora una rosa completa, se avessero cercato di chiudere con Berrick Barnes o Peter Hynes o Benn Robinson, alcuni dei ragazzi  che stavano puntando, avrebbero avuto una squadra completa adesso» ha dichiarato l’ex n.2 dei Wallabies al Herald Sun, picchiando davvero duro: «Con le concessioni che hanno avuto dovrebbero essere molto competitivi fin dal primo giorno – ha continuato il primo ingaggio nella storia dei Force – e mi stupisco di come non siano riusciti a capitalizzare tutto ciò. Loro avrebbero dovuto essere realmente colpiti dal fatto di non essere stati in grado di assicurarsi un giocatore affermato, ma ancora giovane, stabilmente nel giro dei Wallabies come fecero con Nathan Sharpe i Force. Tutti i giovani guardarono a Sharpie e pensarono: se lui è pronto a trasferirsi li e ad imbarcarsi in quell’avventura, sarà il posto giusto anche per me. Finché non lo faranno, finché nessuno sarà in grado di analizzare come non siano stati capaci di aggiudicarsi un giocatore degli Wallabies che sia altamente considerato e rispettato dagli altri giocatori, faranno molta fatica nel tentativo di bilanciare il talento». Qualcuno ha già ribattezzato i Rebels come la Dad’s Army dopo gli ingaggi di Stirling Mortlock, Greg Somerville, Sam Cordingley e Julian Huxley, giocatori sulla via del tramonto, mentre i giovani secondo Cannon non saprebbero nemmeno chi sia in realtà Rod Macqueen, un tecnico che però «è fuori dai giochi da 10 anni, due anni sono un lungo periodo nel rugby, 10 anni una rappresentano una vita». A penalizzare i Rebels ci sarebbero poi i recenti successi di Queensland, che avrebbero suscitato l’interesse di molti giocatori intenzionati a garantirsi un posto nella prossima World Cup senza correre il rischio di avventurarsi con una squadra che desta ancora molti punti interrogativi.

Autore: Manuel Zobbio

Marketing Communication Manager presso Zani Serafino, azienda storica del cookware e del design made in Italy. Un master di specializzazione del Management dell'Atleta. E' con Marco Martello il referente italiano di Digidust Sport, primaria agenzia internazionale di marketing e sport management specializzata nel rugby. Co-Fondatore di RugbyMercato.it e anima di PiazzaRugby.it dal 2009, ha fatto parte della redazione del mensile Rugby! magazine, del settimanale lameta e di MondoRugby.com, collaborando anche con l'European Rugby Cup.

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