FIR • CORSO ALLENATORI LIVELLO 3

CORSI ALLENATORI LIVELLO 3 “ADULTI” (Serie C e B) e “ADULTI +” (Serie A ed “Eccellenza)

26 – 31 Agosto 2018 a PARMA, c/o Cittadella del Rugby, via San Leonardo 110/a.

I partecipanti dovranno iscriversi trasmettendo via e-mail al centrostudi@federugby.it,  la domanda di partecipazione 2018/2019 (scaricabile sul sito Federale www.federugby.it nella sezione Tecnici > Modulistica) e la copia della ricevuta di versamento di 180 Euro.

Gli eventuali costi di vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti e per gli interessati la FIR comunica una convenzione della Federazione con l’Hotel Villa Ducale, Viale Europa,81 ( adiacente alla Cittadella del Rugby).

Munster: Performance Analysis

Il Münster Rugby è alla ricerca di due analisti per il proprio staff: un stagista che lavori a tempo pieno con lo staff di analisti della squadra (30 ore settimanali per 48 settimana) e un analista di supporto part-time (20 ore a settimana, per 8 settimane di lavoro).

Per le descrizioni complete del lavoro e per la domanda: click here

Le candidature verranno accettate fino alle 17 del 26 giugno 2018, mentre la data di inizio del lavoro è prevista per il prossimo 9 luglio. Sede del lavoro il Munster Rugby’s High Performance Centre pressa l’University of Limerick.

Se non ricevete conferma della ricezione della vostra domanda entro un’ora, scrivete a email recruitment@munsterrugby.ie.

Vacancies | Performance Analysis Interns

IL PERCORSO DI FORMAZIONE DELL’ALLENATORE

La Federazione Italiana Rugby ha definito una profonda riforma del progetto didattico rivolto agli allenatori, sviluppato a conclusione di un percorso di analisi dell’offerta formativa da parte della Commissione Tecnica Federale. Mirato ad adattarsi dinamicamente alle modificazioni del gioco e alle necessità degli atleti, il cui sviluppo rimane inevitabilmente al centro del percorso tecnico federale, il nuovo piano strategico della formazione degli allenatori è volto a garantire un’offerta formativa mirata, coerente e in continua evoluzione in base ai singoli corsi.

VIDEO – IL FILMATO ISTITUZIONALE DI PRESENTAZIONE DEL PERCORSO

SCARICA IL PERCORSO INTEGRALE AGGIORNATO

PER SAPERNE DI PIU’ – CLICCA PER SCRIVERE AL CENTRO STUDI FIR

La struttura su quattro livelli rimane immutata, ma diventa possibile individuare da subito sulla base degli obiettivi individuali del tecnico il corso di riferimento, senza dover necessariamente aver preso parte ai livelli precedenti.

Una struttura didattica fortemente verticale, mirata a generare competenze specifiche per le categorie di intervento con il fine ultimo di migliorare il processo di allenamento dell’atleta/persona.

Ecco dunque che la struttura dei corsi, e dei successivi momenti di aggiornamento, vedranno il livello 1 formare tecnici specifici per i bambini (6-12 anni), il livello 2 sarà rivolto agli allenatori di atleti in età adolescenziale (13-18 anni), il livello 3 garantirà l’abilitazione ad allenare squadre seniores Maschili e Femminili dalla Serie C sino all’Eccellenza

Il livello 4, i cui contenuti sono rivolti alla gestione delle Squadre Nazionali FIR o delle Franchigie di PRO14, rimarrà l’unico per accedere al quale sarà necessario l’invito della FIR stessa.

Resta inteso che tutti i livelli definitivi ottenuti dagli allenatori precedentemente alla Stagione 2017/18 sono da ritenersi validi per poter scendere in campo nelle categorie e con le squadre del precedente ordinamento.

Parabiago si rafforza in terza linea con Federico Manuini

Federico Manuini
Federico Manuini

Federico Manuini lascia Colorno per far ritorno in Lombardia. Terza linea classe 1994, 187 cm per 102 kg, Manuini vestirà la maglia del Rugby Parabiago, ancora in Serie A, dopo una stagione vissuta da protagonista con i biancorossi, tra le cui fila è stato uno dei giocatori più impegnati nel corso della stagione.

Originario di Brescia, Federico Manuini muove i primi passi con la Bassa Bresciana prima di essere convocato tra le fila dell’Accademia Zonale di Parma. A 18 anni passa alle giovanili del Viadana, società con la quale si laurea Campione d’Italia Under 20 sotto la guida di Greg James Sinclair. Coi gialloneri gioca in prima squadra per tre stagioni collezionando 22 presenze in Eccellenza, 10 nel Trofeo Eccellenza, 2 in Amlin Cup. La scorsa stagione ha alzato al cielo la Coppa Italia, che dalla stagione 2010/2011 ha preso il nome di Trofeo Eccellenza. Ha vestito l’Azzurro nelle selezioni Under 17 e 18.

«Ho molti amici che giocano qui – svela Federico, laureando in Scienze Motorie all’Università di Pavia – raggiungerli è un vero piacere». Il flanker bresciano, che allena da tempo nella categoria minirugby, si metterà a disposizione del club anche come educatore, nonché come membro dello staff dei preparatori atletici per il settore giovanile. Unendo dunque le competenze acquisite sul campo con gli studi. Una scelta volta ad arricchire anche il suo curriculum professionale per il futuro.

Il DS del Rugby Parabiago Cristiano Bienati: «Staff tecnico e giocatori si sono ben comportati durate la passata stagione e sono tutti confermati. Nel prossimo campionato non sono previste retrocessioni ma bisogna lavorare per migliorarsi, non ha senso affrontare un nuovo campionato senza obbiettivi. Quello che vogliamo è fare un gradino in più ogni anno, la scorsa stagione ci siamo salvati posizionandoci al primo posto del girone salvezza. Per quanto riguarda la prossima stagione siamo consapevoli di avere un girone duro: Colorno e Verona sono due buone squadre che puntano in alto, Noceto si è molto rinforzato. Noi vogliamo ambire a un posto nelle prime tre. Partiamo da “Under Dog”. Il campionato che verrà sarà una ottima occasione per lavorare con i giovani del vivaio e capire se tra due anni potranno fare il salto in Serie A. Abbiamo un occhio di riguardo per la nostra Serie C1, la salvezza sarà fondamentale per sviluppo del club».

James Miller prende il posto di Tim Small a Torino

James Miller
James Miller

Continua la campagna di rafforzamento del VII Rugby Torino, che si affaccia al campionato di Serie a con una serie di arrivi importanti, su tutti l’ingaggio del mediano d’apertura britannico James McKenzie Miller, 25 anni. Gallese, 185 cm per 88 kg, Miller ha brillato quest’anno in Eccellenza con addosso la maglia numero 10 della Lazio, confermando a pieno quelle qualità che erano state subito sotto gli occhi di tutti quando, nel corso del campionato 2015/16 ha vestito in Serie B la maglia del Colleferro. Qualità che non sono passate inosservate ai tecnici della Lazio e che siamo certi verranno ugualmente apprezzate dai tifosi del Settimo, che potranno contare su di un numero 10 che scende di categoria per affermarsi come uno dei top player del campionato.

Originario del Galles e cresciuto nel Caerleon RFC, James Miller ha poi proseguito la sua formazione in Inghilterra vestendo la prestigiosa maglia dell’Hartpury College e  facendo parte della Gloucester Rugby Academy. Atleta spesso impegnato anche nei circuiti del Rugby Sevens – ha partecipato al Dubai Sevens con gli Akuma Seven’s e con il rinomato club a inviti dei Samurai 7’s nel Great Britain 7’s Series Champions – nel 2015 ha vissuto anche un’importante esperienza nell’Emisfero Sud, giocando in Nuova Zelanda con il Southern RFC, prima dell’esperienza italiana.

Esperienza che nell’intenzione del giocatore e del club potrebbe durare per numerose stagioni. «Ho scelto Torino e non vedo l’ora di dare il mio contributo alla crescita di un club che mi ha convito con un progetto a lungo termine e volto alla formazione di giovani di qualità, dentro e fuori dal campo» ha spiegato Miller, cui non mancavano le opzioni anche Oltremanica. A lui spetterà infatti il compito di far dimenticare l’irlandese Tim Small, vera e propria macchina da punti al piede ed assoluto protagonista nelle ultime due stagioni in gialloblu. Small, cui si erano interessati anche due club della RFU Championship, è rientrato nell’Ulster per far fronte alla necessità di dover completare il proprio ciclo di studi universitari in patria.

L'azzurrino Barbuscia ha scelto Torino

Vincenzo Barbuscia
Vincenzo Barbuscia

Il VII Rugby Torino si presenta in Serie A con una serie di grandi rinforzi nella propria linea arretrata, ma non tradisce quella vocazione ad essere squadra solida e forte in mischia che l’ha fin qui contraddistinta. Il nuovo tecnico Roberto Marchiori potrà così contare su di un rinforzo di grande qualità: il tallonatore dell’Italia Under 20 Vincenzo Barbuscia! Classe 1996, 21 anni appena compiuti, Barbuscia si è messo in luce fin da giovanissimo per le sue qualità in mischia. Passato attraverso le Accademie FIR Under 18 di Roma e di Catania, è stato quindi selezionato per l’Accademia Nazionale Under 20 di Parma, collezionando numerose presenze in Serie A e venendo chiamato nell’Italia Under 20 per il Sei Nazioni di categoria.

Nelle ultime due stagioni Barbuscia ha avuto modo di continuare la sua formazione a Piacenza, giocando con i Lyons nel campionato italiano d’Eccellenza. Tallonatore solido in mischia chiusa e molto presente nel gioco aperto, Barbuscia ha mostrato presto le proprie qualità, venendo spesso selezionato nei ventitré ed alternandosi nel ruolo con giocatori di qualità, da cui ha potuto apprendere molto. La voglia di cercare nuovi stimoli in un club forte di un progetto a lungo termine, in cui cercare continuità di impiego e la responsabilità di dimostrare di poter essere considerato un giocatore di primo piano, hanno spinto Vincenzo ad accettare la proposta gialloblu. Il VII Rugby Torino si assicura così uno dei giovani tallonatori più promettenti del rugby italiano.

Nuovi arrivi per il VII Rugby Torino che si prepara alla Serie A

Aldo Incarbone
Aldo Incarbone

Il giorno della presentazione dello sponsor tecnico Macron è anche quello scelto dal VII Torino per annunciare una serie di importanti arrivi in vista della stagione di Serie A.  Numerosi e di qualità di arrivi che si innestano su di una rosa che ha tanto ben figurato nelle ultime due stagioni in Serie B, plasmata dal lavoro di un grande conoscitore di rugby qual’è Andre Bester, non a caso l’unico tecnico in grado di fare un salto per chiunque impensabile, passare dalla B italiana ad un club professionistico come Aurillac!

VII Rugby Torino che riparte dalla conferma del gruppo, in particolare un pacchetto di mischia che nel corso della stagione è stato dominante, tra le cui fila hanno dato un grande contributo Ronald Wachsmann, arrivato da i Cavalieri Prato Sesto il pilone scuola San Donà è stato decisivo soprattutto nei play-off, e Riccardo Capoccia, il cui arrivo nel corso della stagione ha dato profondità di scelta al  temibile pack gialloblu.

Proprio da Pesaro, arrivano ora due giovanissimi rinforzi su cui il club nutre grandi aspettative: il seconda linea Antonino Idotta e l’utility Aldo Incarbone, entrambi siciliani e formatisi all’Accademia Under 18 di Catania.

Giovanissimo, classe 1998, Antonino Idotta viene da una prima stagione in Serie A in cui ha collezionato 6 presenze in prima squadra con Pesaro, lasciando subito intravedere le potenzialità che, se opportunamente coltivate, ne potranno fare un sicuro protagonista nel futuro in seconda linea. Forte dei suoi 197 cm per 106 kg di peso, Nino è un giocatore abile in rimessa laterale, abile nel placcaggio e che sa imporre la propria fisicità nel gioco.  Torino sarà per lui un’importante tappa nel suo percorso di maturazione, sia sportiva, che personale.

Idotta arriva infatti al VII con un progetto che ci vede sposare a pieno la filosofia del d.s. Salvo Lo Greco: affiancare al rugby giocato la frequenza dei corsi universitari, con il club che agevola i ragazzi nella loro formazione, anche professionale.

La scelta di continuare gli studi a Torino è alla base, infatti, anche dell’arrivo del ventenne ragusano Aldo Incarbone. Classe 1996, studente in Scienze Motorie, Incarbone è già stato protagonista in Serie A con l’Accademia Nazionale Under 20 della FIR, scegliendo poi di privilegiare gli studi rispetto alla possibilità di giocare in Eccellenza.  Secondo centro di 180 cm per 85 kg, a Torino potrà fare al meglio entrambe le cose, e siamo certi si dimostrerà una pedina fondamentale per il piano di gioco della coppia formata da Roberto MarchioriChris De Meyer. Si tratta infatti di un giocatore versatile, dotato di un buon gioco al piede, in grado di poter essere impiegato centro o all’ala, ma anche come mediano di mischia, ruolo in cui ha brillato a livello giovanile. Proprio per questa versatilità potrebbe sicuramente rivelarsi come uno degli acquisti più importanti nella stagione della promozione.

Interessante sarà poi vederlo in coppia con un altro talento siciliano, Giulio Forte, che riparte da Torino dopo le due stagioni vissute da protagonista in Eccellenza con i Lyons Piacenza.
http://www.viirugbytorino.it/news-2/news/news-1/il-viideg-rugby-torino-presenta-i-nuovi-arrivi-804

Il pilone destro Donato Gaeta torna in Italia

RUGBY XV, FEDERALE 3, RAC CHATEAUROUX vs POITIERS le 27 Aout 2016 au stade des Chevaliers Chateauroux. (Match Amical) PHOTO / SERGE VIALLE
RUGBY XV, FEDERALE 3, RAC CHATEAUROUX vs POITIERS le 27 Aout 2016 au stade des Chevaliers Chateauroux. (Match Amical) PHOTO / SERGE VIALLE

Nuovo innesto in prima linea per il Rugby Viadana 1970 in vista del prossimo Campionato d’Eccellenza, i gialloneri hanno messo sotto contratto il giovane Donato Gaeta. Pilone destro di 185 per 110 kg, classe 1994, Gaeta torna in Italia dopo l’esperienza Oltralpe nel Rac Chateroux Rugby Club squadra Francese militante in Federal 3. Cresciuto nelle giovanili del Rugby Rovigo è poi approdato in Serie A al Romagna RFC per passare all’Amatori Messina, è negli anni maturato molto a livello fisico e mentale, acquisendo quell’esperienza di rugby giocato necessaria per il salto di categoria.

Prima esperienza per lui in Eccellenza: «Sono davvero felice di questa opportunità, sono stato 2 giorni a Viadana e mi sono trovato molto bene, lo staff è davvero competente. Ovviamente è solo l’inizio, devo lavorare molto ma spero di fare bene!»
http://www.rugbyviadana1970.it/it/doc-s-27-1251-1-rugby_viadana_1970_nuovo_innesto_in_prima_linea.aspx

Michelangelo Biondelli all'apertura per Viadana

Michelangelo BiondelliPunta sui giovani il Rugby Viadana 1970,  che conferma 19 giocatori rispetto alla rosa della scorsa stagione, tra cui il terza linea Andrea Denti, il seconda linea Matteo Orlandi, il pilone sinistro Antonio Denti e il pilone destro Antonio Brandolini. A questi il ds Bronzini ha aggiunto sette giovani innesti, tra cui brilla l’arrivo dall’Accademia Nazionale Under 20 del mediano d’apertura dell’Italia Under 20 Michelangelo Biondelli

Biondelli Michelangelo: mediano di apertura, classe 1998m proveniente dall’Accademia di Parma. Prodotto del vivaio del CUS Ferrara, ha poi vestito la maglia del Rugby Rovigo con l’U18 con cui ha vinto lo scudetto per poi approdare a Parma in Accademia, numerose per lui anche le convocazioni con la Nazionale Italiana con cui ha disputato l’ultimo 6 Nazioni, un piccolo infortunio al ginocchio gli ha impedito di disputare il Mondiale U20 in Georgia.

http://www.rugbyviadana1970.it/it/doc-s-27-1249-1-in_definizione_la_rosa_per_la_stagione_2017_2018.aspx

Hammer's field: Gli Eroi Normali

Due ragazzi tornano a casa, di notte, lungo una strada veloce, troppo trafficata, troppo poco illuminata. Forse parlano o forse proseguono in silenzio (è tardi) e d’un tratto accade l’imponderabile.

Umberto Orsenigo riesce a reagire, come pochi potrebbero, allo shock dell’amico che vola via, falciato da un’auto nel buio.
Riesce a fare un massaggio cardiaco a Mihai, l’amico colpito, permettendogli di continuare a combattere per la propria vita.
Ecco, oggi oltre alle preghiere per la vita di Mihai Ciju vorrei esaltare il gesto speciale di un ragazzo normale, che ha reagito a una situazione dura, imprevista ed inimmaginabile solo pochi secondi prima.
Umberto è un eroe normale, perche gli eroi normali fanno cose eccezionali. Gli eroi normali sono i vigili del fuoco del terremoto, i chirurghi che salvano le vite, ma anche chi fa il proprio dovere, tutti i giorni, con volontà e passione.
Sarebbe stato meglio non parlare di Umberto, sperare che quella serata si concludesse con qualche altra cazzata e una buonanotte, ma purtroppo non è andata così.
E allora semplicemente grazie Umberto, perché eri lì a fare la cosa giusta, a far vedere che cosa può essere un ragazzo di 20 anni.
I ragazzi di vent’anni, che spesso non capiamo, perché siamo noi incapaci di cambiare, che critichiamo senza sforzarci di comprendere.
I ragazzi di vent’anni che studiano e lavorano, spesso senza un futuro chiaro davanti, e che in una notte di dicembre possono diventare eroi normali.
Ora la palla è all’altro ventenne, Mihai che deve farcela con forza e tenacia, per cercare di restare in campo.
La partita è di quelle dure, ma vincere sarà estremamente bello, e questa volta sarà realmente l’unica cosa che conta.
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