I primi giocatori si raduneranno già lunedì 28 giugno, ma a Treviso la priorità in vista della prossima Celtic League è ora quella di sfoltire la rosa: «Abbiamo 46 giocatori – ha spiegato a La Tribuna di Treviso il manager Vittorio Munari – la Federazione ce ne permette al massimo 42: ci sarà da sfoltire. In ogni caso la squadra è questa, vedremo che equilibrio saprà crearsi, più avanti forse si potrà fare un correttivo prendendo un altro straniero. Il mercato di qualità lo si fa a gennaio-febbraio, non adesso, ma il problema di fondo è che nessuno si sta rendendo conto a cosa stiamo andando incontro. Nella Heineken ci attendono sei scalate da Cima Coppi. Con l’aggiunta, in Celtic di un’altra valanga di gran premi della montagna. Come dice Smith, ci attendono 28 battaglie. Poi con questa storia dei giocatori di formazione italiana il 30% della rosa non sa nemmeno cosa sia la Heineken. La gestione dei giocatori sarà fondamentale, per tale motivo quest’anno abbiamo cercato di impegnarci su tre fronti: Supercoppa, scudetto, Coppa Italia. Proprio per tenere alto il livello competitivo e, di conseguenza, imparare a gestire bene una rosa dai riposi, gli infortuni, il turn over. Altrimenti non ce la fai a sostenere 28 partite di quel genere. Ma il problema saranno quei giocatori che restano fermi: non capisco perché altrove c’è chi li fa giocare in tornei interni alle Federazioni e noi no».
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Mogliano in fermento
C’è attenzione attorno alla rosa del Treviso, i cui esuberi potranno fare la felicitià di molti in Super 10. Confermati nel pack Sutto, Muccignat e Costanzo, a poter essere lasciato libero sarebbe Andrea Ceccato, mentre Silvio Orlando dovrebbe accasarsi a Mogliano in cambio di un contratto di lavoro. Con lui i neopromossi trattano anche il ritorno del petrarchino Enrico Patrizio, degli Azzurrini di origine albanese Gega e Naka, del tallonatore Giazzon e di Pin. La dirigenza continua a ribadire però che il rigido budget stabilito non verrà sforato, quindi Kingi e Mulieri potrebbero accasarsi altrove, Rovigo o Petrarca. Più facili forse le piste che portano agli ex VeneziaMestre: Candiago, Lucchese e Davide Duca. Il mediano di mischia Matteo Mazzantini ha intanto fatto sapere di voler chiudere la carriera in un club veneto.
Ecco Derbyshire, Padrò e Gori
Ieri è già stato tempo di visite mediche per il Benetton Treviso formato Celtic League: accanto al neozelandese Maddock sono arrivate infatti tre novità dall’Italia: il mediano di mischia e capitano dell’under 20 di Cavinato Edoardo Gori, che tornerà a formare con Kristopher Burton la mediana di Prato, ed i terza linea Paul Derbyshire e Gonzalo Padrò, entrambi del Petrarca Padova. Si completa così un mercato che sul fronte italiani aveva già visto l’ingresso di Manoa Vosawai e del miranese Francesco Minto in terza linea, del seconda linea della Roma e fresco convocato da Mallett Valerio Bernabò e di tre giocatori veloci come Michele Sepe (Viadana), Matteo Pratichetti (Rovigo) e Ludovico Nitoglia (L’Aquila). Con ben 47 atleti professionisti sotto contratto, a cui si aggiungono poi gli Under 20 e quanti quest’anno erano stati ceduti in prestito in tutto il triveneto, alla Ghirada dovranno ora lavorare per ridurre la rosa a 42 elementi. Tra questi non ci sarà il nuovo mediano d’apertura, che potrebbe però arrivare dal Sud Africa in ottobre.
Ufficializzato intanto lo staff tecnico: Franco Smith sarà ancora il capo allenatore, assistito da Martin Field-Dodgson e Marius Goosen, con Van Zyl che sarà si occuperà della touche.
Paul Derbyshire in biancoverde!?!
Terminando la stagione con il 15esimo scudetto dell’era Benetton il Treviso fa il suo ingresso trionfale in Celtic League, l’epilogo per una marcia che dall’introduzione dei play-off (era il 1988) ha visto i biancoverdi sempre presenti in semi-finale, disputando la bellezza di 20 finali su 23, conquistando 12 titoli. Numeri che diventano 6 scudetti su 8 finali consecutive nel passato più recente. Riusciranno Amerino Zatta, Vittorio Munari e Franco Smith a reggere il confronto anche in Europa? Oggi si è tenuto in Ghirada si è tenuto, secondo il Gazzettino, il summit per programmare la prossima stagione dal punto di vista logistico, tecnico e atletico, da domani sarà infatti vacanza fino al 28 di giugno, da allora poi sarà sempre Europa (per il 25 agosto è tra l’altro già in cartellone un Test contro i Saracens a Londra). Alla ripresa, come già annunciato, non ci saranno Dion Kingi, Emiliano Mulieri e Marius Goosen, destinato a prendere il posto di Franchino Properzi quale assistente di Smith, anche se non sarà lui ad occuparsi della mischia. In attesa del possibile arrivo di un numero 10, ruolo per cui circola il nome del neozelandese naturalizzato irlandese Manning (ex Munster) e per cui si era proposto Ludovic Mercier, ma su cui è previsto un intervento solo in corso d’opera qualora il rendimento di McLean, Burton e Marcato dovesse deludere, ci saranno però il nuovo acquisto Maddock ed i confermanti Brendan Williams (per una stagione), Van Zyl, Botes e Vermaak. Il club ha poi fatto sapere di voler mantenere i contratti tuttora in essere, tra cui quelli con l’inglese Vilk e con gli italo-argentini Allori e Vidal, entrambi di formazione straniera. «Onestà intellettuale, attaccamento alla maglia e umiltà spiega sono valori in cui crediamo, anche in finale la forza del gruppo ci ha fatto superare le difficoltà. Giusto premiare chi è arrivato sin qui». Così ha riassunto le linee guida di questa campagna acquisti lo stesso Vittorio Munari. Sul fronte italiani resta però in dubbio la posizione di Silvio Orlando, il cui contratto è scaduto ma che Treviso vorrebbe tenere secondo quanto svelato oggi da La Tribuna di Treviso, che da invece per cosa fatta l’ingaggio del terza linea del Petrarca e già nel giro azzurro Paul Derbyshire!
Al Petrarca Padova si starebbero invece accasando sia Emiliano Mulieri, che giocherà come italiano (una cosa che gli sta a cuore fin dall’introduzione della “formazione estera” alcuni anni fa), e Dion Kingi, entrambi infatti sarebbero risultati fuori budget per la neopromossa Mogliano, interessata piuttosto a Silvio Orlando e ai giovani dell’orbita Benetton. Tra questi potrebbe esserci il mediano di mischia Alberto Lucchese, classe 1986, 174 cm per 80 kg, che secondo La Voce di Rovigo piace però anche ai rossoblu. Che Umberto Casellato sia un grande estimatore del trevigiano è risaputo, ma un anno fa le condizioni dell’ex nazionale giovanile lasciano molti punti interrogativi, tanto che in viale Alfieri preferino optare per il più esperto Pietro Travagli, forte anche della dote di 30.000 euro di contributo FIR. Ora però le parti si sarebbero invertite: Travagli viene infatti da una stagione condizionata dagli infortuni, compresa l’ultima operazione al ginocchio, mentre Lucchese ha conquistato un posto al sole con il retrocesso Venezia, al pari di un altro ex bianco-verde come Davide Duca. Lucchese e Travagli potrebbero in ogni caso vestire entrambi la maglia dei bersaglieri, a patto però che l’ex Parma accetti di ridursi l’ingaggio (i contributi federali nel frattempo sono venuti a mancare) venendo così preferito a all’argentino Juan Cruz Legora. Un taglio contrattuale sembra possa essere anche la condizione per una riconferma del sudafricano Schalk Van Der Merwe, intenzionato a fermarsi a Rovigo per un altro anno. Legata alla possibilità di far arrivare dall’Argentina la propria famiglia la permanenza di Pablo Calanchini, un vero pezzo pregiato del mercato sembra sia diventato ora il centro Gabriel Pizarro, considerato ora italiano di formazione e per questo contattato dal Petrarca.
Andrea Pratichetti a Treviso
E’ tempo di addii e arrivederci a Rovigo dopo la finale sfuggita tra le polemiche (“nessun complotto” ha però chiarito Casellato), dopo Andrea De Marchi e Riccardo Bocchino, destinati agli Aironi, giocherà in Celtic League anche un altro giocatore emergente d’interesse nazionale: il romano Andrea Pratichetti. Il più giovane dei fratelli Pratichetti giocherà però con il Benetton Treviso secondo quanto scrive oggi il quotidiano La Voce di Rovigo.
Ancora incerto appare invece il destino del pilone destro Massimiliano Ravalle, che potrebbe anche rimanere, benché sia abbastanza aperta ad interpretazioni la dichiarazione riportata oggi dal quotidiano rodigino: «Non riesco a pensare che quella di domenica sia stata la mia ultima partita col Rovigo – ha detto – Qui mi trovo benissimo».
«Rimarrei molto volentieri» ha ammesso anche Roberto Pedrazzi, così come il senatore Giovanni Boccalon che ha svelato: «Se posso continuare lo faccio qui a Rovigo, altrimenti penso di fermarmi qui perché sono sicuro che un ambiente come questo sia impossibile da trovare altrove». In molti vorrebbero restare, la palla passa quindi in mano alla dirigenza rossoblu in un’estate che promette una nuova rivoluzione ai vertici della società, questa volta però con un rinnovato entusiasmo che potrebbe portare a nuove risorse in una stagione che promette di costare meno per le casse dei club.
Quella più incerta è comunque la posizione dei giocatori stranieri e di quanti con le nuove normative sono considerati di formazione estera ed attendono le decisioni del prossimo consiglio federale dopo l’istanza presentata dall’AIR. «Aspetto l’offerta della società per valutarla insieme alle altre che arriveranno» ha intanto fatto sapere il tallonatore Luke Mahoney, mentre iniziano a circolare le prime voci: Stefan Basson sarebbe pronto a lasciare Rovigo, per lui si parla d’Inghilterra (Bath), ma anche di un forte interessamento del Petrarca Padova, in contatto anche con Braham Immelman e con il mediano Juanchi Legora. Alle Fiamme Oro vorrebbe invece andare per assicurarsi un futuro in polizia il terza linea Younes Anouer, lanciato da Brunello e affermatosi in questa stagione.
Manning a Treviso o no?
Il Munster ha confermato oggi che sei giocatori, incluso il mediano d’apertura Jeremy Manning, lasceranno il Thomond Park in estete. Al trequarti centro degli Springboks Jean de Villiers si sono infatti aggiunti l’ala Ciaran O’Boyle, il versatile trequarti Danny Riordan, il pilone francese Julien Brugnaut (Racing Métro 92) ed i neozelandesi Nick Williams e appunto Manning, due giocatori di qualità che potremmo presto vedere all’opera in Italia. Se per il numero 8 si parla di un accordo già in essere con gli Aironi (ne ha dato notizia il settimanale lameta), per il ventiquattrenne mediano d’apertura la destinazione potrebbe essere il Benetton Treviso.
Qualificato irlandese dopo aver trascorso più di 36 mesi consecutivi a Limerick, dove è arrivato nel settembre 2006, e convocato anche nell’Irlanda A, Manning avrebbe infatti le caratteristiche ideali per sostituire Goosen in maglia bianco-verde. Capace di ricoprire più ruoli nei trequarti, sarebbe infatti in grado di offrire sia esperienza a livello di Celtic League (dove vanta 42 presenze) che affidabilità nel gioco al piede.
Della trattativa aveva già parlato una decina di giorni fa l’autorevole Irish Times, secondo cui il giocatore sarebbe stato combattuto tra l’Italia ed alcune interessanti offerte dal Top 14 francese. Oggi ne ha scritto invece il quotidiano La Tribuna di Treviso, dando conferma dell’attendibilità della pista, quale possibile alternativa al francese del Petrarca Ludovic Mercier. Secondo la stampa neozelandese però Manning sarebbe invece sul punto di far ritorno in patria per giocare l’Air New Zealand Cup e giocarsi la propria chance nel prossimo Super 15.
Properzi lascia la panchina
Mentre le scelte dei biancoverdi in tema di stranieri fanno discutere (visto il taglio di mostri sacri come Dion Kingi), per l’anno del debutto in Celtic League alla Ghirada dovranno fare a meno di un altro elemento chiave: il tecnico degli avanti Franco Properzi. Ex pilone della nazionale, di cui è stato anche video-analyst una volta abbandonata la carriera di giocatore, era tornato a Treviso nel 2003 come assistant coach di Craig Green prima e dello stesso Smith poi, trasformando con il suo lavoro il pack bianco-verde. A 45 anni Kino ha scelto però di cambiare vita e di dedicarsi ad un lavoro al di fuori del rugby. «Una scelta consensuale – ha spiegato lunedì attraverso le pagine de La Tribuna di Treviso – è venuto il momento. Comincio un’attività nel settore informatica, per ora mi voglio concentrare lì. Dopo 5 anni… Ma adesso pensiamo a finire bene questa esperienza bellissima».
Treviso rinuncia a Kingi
Con solo cinque giocatori non di formazione italiana da poter avere in rosa il Benetton Treviso si trova a dover compiere delle scelte dolorose, ma decisive, per il futuro del club. Benché le ultime mosse di mercato restino ancora segrete appare infatti ormai chiaro che dal prossimo anno non faranno più parte della rosa alcuni elementi chiave, a partire dagli oriundi Allori, Vidal, e Mulieri il cui destino professionistico dipende quasi totalmente da quanto deciderà il Consiglio Federale in programma la prossima settimana. In attesa di eventuali deroghe alla norma salva-vivai è emersa intanto la notizia del clamoroso taglio del neozeandese Dion Kingi, 34 anni, leader del pack bianco-verde che sabato saluterà così ufficialmente il pubblico del Monigo. Un addio che fa il paio con quello di Marius Goosen, ancora decisivo nonostante i suoi 36 anni, ma intenzionato ad abbandonare del tutto la carriera di giocatore per intraprendere quella di tecnico. Molto probabile che continui quindi ad affiancare Franco Smith in qualità di assistente.
Joe Maddock lascia Bath per il Benetton Treviso
E’ il trequarti ala neozleandese Joe Maddock – 11 mete in Guinness Premiership quet’anno – il primo grande rinforzo del Benetton Treviso per affrontare la sfida della Celtic League, a confermare l’indiscrezione già circolata da giorni è la stessa stampa inglese. Con lui saranno quindi 11 1 i giocatori che lasceranno Bath al termine della stagione. Lo ha annunciato martedì l’amministratore delegato del club Nick Blofeld, spiegando come «Nell’era del professionismo moderno vi sono un gran numero di movimenti tra i club, ma c’è sempre con un grosso peso sul cuore quando devi dire arrivederci che hanno servito il club con tanta applicazione e così bene nel periodo trascorso qui».
Oltre all’ex All Blacks se ne andranno infatti il flanker italo-australiano Julian Salvi, destinato a far ritorno nel SuperRugby con la maglia degli ACT Brumbies, e l’ex petrarchino Nicky Little: il fijano ha infatti già un accordo con Bristol. Sono poi destinati rispettivamente a Leicester e Leeds il tallonatore Rob Hawkins e il trequarti ala Michael Stephenson. Non si conosce invece ancora il destino dei Ryan Davis, Mike Baxter, Daniel Browne, Matt Spelman e Rhys Crane, tutti in scadenza di contratto. A ritirarsi sarà però il solo mediano di mischia Scott Bemand, che a 30 anni ha scelto di abbandonare il professionismo per occuparsi della fattoria di famiglia.