James King all'Edinburgh

Dopo aver mancato di un soffio l’accesso ai primi play-off della storia della Celtic League, Edinburgh continua la campagna di consolidamento in vista della prossima stagione con la conferma di due pilastri del proprio pack, Andrew Kelly e Fraser McKenzie, e l’ingaggio di due nuovi elementi come Dave Denton e James King.

Nato e cresciuto ad Edimburgo, già 126 partite con la maglia della propria città alle spalle, Andrew “Ned” Kelly si è guadagnato ancora due anni di contratto dopo aver letteralmente impressionato l’head coach Rob Moffat con la sua voglia di migliorarsi continuamente. «Ned ha avuto una buona stagione – ha spiegato lo stesso allenatore in proposito del tallonatore internazionale con la Scozia A – vogliamo che lui resti con noi e continui questo andamento per diventare ancora più forti la prossima stagione. Si può argomentare che lui sia in una posizione chiusa, dato che abbiamo Ross Ford in squadra, ma lui ha messo davvero una grande pressione a Ross durante tutta la stagione e questo è quanto noi vogliamo: una reale competizione per un posto dal primo minuto».

Nel giro della Scozia “A” è anche il flanker Fraser McKenzie, già internazionale con la Scozia U18 e U19 oltre che a livello Sevens, che ha invece rinnovato per una sola stagione. Per il ventiduenne prodotto del Dunfermline club si tratterà infatti della stagione della svolta: «L’anno passato è stato un po’ frustrante per Fraser – ha spiegato infatti lo stesso Moffat – è stato in panchina con noi otto o nove volte, ma la stagione a venire sarà importante per lui e confidiamo possa giocare molto più rugby per noi».

Dalla Scottish Rugby’s national academy arriva poi un altro terza linea, il ventenne Dave Denton, che ha giocato quest’anno nella Scottish Premier Division 1 con gli Edinburgh Accies ed ha convinto tutti in nazionale Under 20, facendo reparto tra l’altro con il numero 8 dei Watsonians Stuart McInally, già messo sotto contratto da Edinburgh per la prossima stagione. Nato in Zimbabwe e con le garatteristiche di «ball-carrier grande e molto fisico» Denton ha firmato un biennale.

Sarà invece di un solo anno per il momento il contratto di James King, mediano di 24 anni che torna così al rugby professionistico: solo un anno fa l’ex aquilano sembrava dovesse addirittura abbandonare il rugby, ma la stagione a Melrose sotto la tutela di Craig Chalmers lo ha di fatto rigenerato. «Abbiamo pensato a James per giocare in mezzo al campo – ha ammesso Moffat parlando dell’ex Borders – molto probabilmente come 12. E’ un giocatore che sa giocare la palla e lo abbiamo ingaggiato per la qualità delle sue prestazioni a livello di club. E’ proprio il tipo di giocatore che vogliamo in quel punto del campo».

«Questo dimostra come giocare bene in Premier 1 possa dare una chance di vincere un contratto da professionista e io sono determinato a cogliere questa occasione» ha commentanto invece King, che ritroverà tra l’altro i compagni di club Mark Robertson e John Houston.

Nasce l'Aironi Rugby S.p.a.

Stamattina alle ore 11,30 presso la Sala del Consiglio Comunale, la costituzione e la presentazione della nuova società  Aironi Rugby S.p.A., una delle due sole franchigie italiane che nella prossima stagione parteciperanno alla Magners Celtic League ed alla Heineken Cup.
Sono intervenuti: il Sindaco di Parma Pietro Vignali, l’assessore allo Sport Roberto Ghiretti, il Presidente federale FIR Giancarlo Dondi, Andrea Bandini del Gran Parma Rugby, Stefano Cantoni della Rugby Colorno, Bernardo Borri della Rugby Parma, Angelo Barocelli della Rugby Noceto, Paolo Bellini della Rugby Mantova, Almer Berselli della Rugby Modena, Giorgio Bergonzi della Rugby Reggio e Silvano Melegari della Rugby Viadana.

«La Federazione che ho l’onore di presiedere – ha dichiarato Dondi – non può vivere momenti di tranquillità. Dopo essere riusciti a portare l’Italia fra le migliori nazionali del mondo, per dare maggior lustro alla nostra disciplina e per formare giocatori più validi da affidare alla Nazionale, era necessario affrontare il problema del professionismo. E’ per questo che ci siamo legate ad altre Nazioni ed abbiamo dato vita a due franchigie nel tentativo di cambiare la mentalità di chi pratica questa disciplina».

«Mi auguro che queste società collaborino completamente fra di loro affinché questo ambizioso ed utile progetto possa avere il successo che merita – ha proseguito il presidente Dondi – Parma in questa avventura è coinvolta in maniera massiccia visto che della franchigia fanno parte ben tre società di questa provincia che, nella prossima stagione, parteciperanno al campionato Super 10».

Dopo l’intervento del presidente della Fir hanno parlato anche i rappresentanti delle sei società che compongono la franchigia Aironi dicendosi entusiasti di poter far parte di questa nuova ed affascinante esperienza che non potrà altro che portare benefici al movimento rugbistico italiano.

Garry Law lascia Viadana

Uno dei cinque giocatori non di formazione italiana degli Aironi non sarà certo l’utility back scozzese del Viadana Garry Law. Tra gli elementi più apprezzati nella rosa dei lombardi, Law ha infatti scelto di far ritorno in patria al termine dei playoff, la dove lo attende una nuova carriera da giocatore/allenatore nella seconda divisione locale. Dopo aver lasciato il Paese in seguito allo scioglimento dei Border Reivers nel 2007 ed aver vissuto due stagioni di buon livello in Italia, a 25 anni Law giocherà ora con l’ambizioso Hawick, che ha terminato quest’anno la stagione al secondo posto, staccato di 6 punti dallo Stirling County.

O'Kelly e Dempsey si ritirano

Malcom O’Kelly, trentacinquenne seconda linea della nazionale irlandese (92 cap dall’esordio nel 1997 fino al Grande Slam conquistato nel 2009) e dei British & Irish Lions (Tour nel 2001) ha annunciato in settimana di voler smettere al termine della stagione. La semifinale contro Munster in programma questo sabato al RDS potrebbe quindi essere la sua ultima partita con la maglia di Leinster, di cui è tuttora il giocatore più rappresentativo con ben 186 incontri, ma certamente farà di tutto per lasciare con il titolo di campione della Magners League, tanto più ora che avrà la responsabilità di sostituire l’infortunato capitano Leo Cullen.
Con il gigante del St.Mary dirà addio al rugby giocato anche un altro grande protagonista della generazione d’oro del rugby irlandese: l’estremo Girvan Dempsey, suo compagno a Leinster ed in nazionale per ben tre mondiali.

Joe Maddock lascia Bath per il Benetton Treviso

E’ il trequarti ala neozleandese Joe Maddock – 11 mete in Guinness Premiership quet’anno –  il primo grande rinforzo del Benetton Treviso per affrontare la sfida della Celtic League, a confermare l’indiscrezione già circolata da giorni è la stessa stampa inglese. Con lui saranno quindi 11 1 i giocatori che lasceranno Bath al termine della stagione. Lo ha annunciato martedì l’amministratore delegato del club Nick Blofeld, spiegando come «Nell’era del professionismo moderno vi sono un gran numero di movimenti tra i club, ma c’è sempre con un grosso peso sul cuore quando devi dire arrivederci che hanno servito il club con tanta applicazione e così bene nel periodo trascorso qui».
Oltre all’ex All Blacks se ne andranno infatti il flanker italo-australiano Julian Salvi, destinato a far ritorno nel SuperRugby con la maglia degli ACT Brumbies, e l’ex petrarchino Nicky Little: il fijano ha infatti già un accordo con Bristol. Sono poi destinati rispettivamente a Leicester e Leeds il tallonatore Rob Hawkins e il trequarti ala Michael Stephenson. Non si conosce invece ancora il destino dei Ryan Davis, Mike Baxter, Daniel Browne, Matt Spelman e Rhys Crane, tutti in scadenza di contratto. A ritirarsi sarà però il solo mediano di mischia Scott Bemand, che a 30 anni ha scelto di abbandonare il professionismo per occuparsi della fattoria di famiglia.

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