Zaccagna confermato alla guida del Livorno Rugby

Marco Zaccagna sarà l’allenatore della prima squadra del Livorno Rugby anche nella stagione 2022/23. Il classe ‘67 ha colto, nel corso della sua lunga carriera da giocatore (trequarti e all’occorrenza mediano di mischia) ben sei promozioni. La prima, dalla C1 alla B, risale alla stagione 93/94, con la maglia del Quasar Fides Livorno. I quattro successivi salti di categoria sono stati colti con il Livorno Rugby: uno è giunta nel 99/00 (dall’A2 all’A1, all’epoca la massima serie nazionale), uno nel 04/05 (dalla B alla A, che non era più il massimo torneo domestico) ed uno nel 06/07 (dalla B all’A2). La sua quinta promozione, in A1, è arrivata a tavolino, ma è stata ugualmente meritatissima: è relativa alla stagione 07/08, quando i biancoverdi, sul campo furono beffati, per un solo punto, dal Firenze, in un torneo di A2 nel quale la presenza di una squadra cadetta, quella del Benetton Treviso falsò la lotta al vertice. La sesta e ultima promozione, dalla C1 alla B, è relativa alla stagione 2002/03, con la maglia del Cecina. Zaccagna, dopo aver chiuso, a 42 anni (per regolamento dopo quell’età non si può più proseguire), la sua brillante carriera di giocatore, ha iniziato l’attività di tecnico, dando subito impronte importanti alle sue ‘creazioni’. Brillanti i risultati da lui raggiunti, per due stagioni, alla guida delle rappresentative biancoverdi under 16. Ha poi ‘effettuato’, nel 2016, il gran balzo (possiamo considerarla la sua ‘settima promozione’) ed è passato alla conduzione della formazione senior. Nel campionato di B, girone 2, 2016/17 – stagione nella quale le prime due di ciascun raggruppamento hanno festeggiato il salto di categoria – il Livorno Rugby è giunto terzo, con 77 punti all’attivo, frutto di 16 vittorie e 6 sconfitte. Nella stagione successiva – quando la prima è stata promossa direttamente e la seconda dopo un ripescaggio – il Livorno Rugby è arrivato quarto, con 71 punti, frutto di 15 vittorie e 7 sconfitte (una giunta a tavolino). Due annate nelle quali le formazioni di vertice erano oggettivamente molto forti e alla distanza, nonostante il bel gioco praticato, ai biancoverdi è mancato qualcosa in prima linea. Zaccagna, dopo una stagione sabbatica, è tornato sulla panchina biancoverde nel 2020. Nell’annata 2020/21 solo allenamenti ed un’amichevole (campionato di B annullato per l’emergenza della pandemia) e poi nella stagione 21/22 tante mete e tante soddisfazioni, con una sfilza record (13 i successi colti nelle ultime 13 gare del torneo), che hanno consentito di chiudere al secondo posto con 77 punti, alle spalle della Rugby Parma (per i biancoverdi ruolino globale di 15 vittorie e 3 sconfitte). Zaccagna dunque si appresta a guidare il Livorno Rugby per la sesta stagione, la terza consecutiva. Due giocatori, Pietro Gaggero e Dario Basha, lo supporteranno nelle sedute (saranno responsabili rispettivamente dei trequarti e della mischia). Ad affiancare il lavoro di Zaccagna, anche Simone Morganti (tecnico dedito alla cura delle mischie chiuse). Grazie all’ampia rosa, il Livorno Rugby, nella nuova annata, presenterà pure una seconda squadra, la cosiddetta rappresentativa ‘cadetta’, che disputerà il torneo di C. Una formazione – quella cadetta appunto – nella quale potranno mettersi in evidenza, potranno divertirsi e potranno crescere i tanti atleti che, per motivi vari, potrebbero faticare a trovar spazio in prima squadra. Potranno dunque giocare con continuità tutti i numerosi elementi inseriti nel roster, compresi i vari elementi fino allo scorsa stagione protagonisti in under 19 e che nella nuova stagione non possono più, per raggiunti limiti di età, essere impiegati nei campionati giovanili. A proposito di giovanili: ufficializzati i nomi degli allenatori delle squadre biancoverdi under 19, 17 e 15. Tecnici degli under 19 (atleti nati negli anni 2005, 2004 e 2003; questi ultimi sono i cosiddetti ‘rientranti’) i confermati Luca Isozio Alessandro Saltapari, con Basha allenatore della mischia. Al timone degli under 17 (nati nel 2006 e 2007) la coppia Massimiliano Ljubi – Alessandro Borgiotti. Saranno Diego Rolla e Marco Tomaselli i tecnici degli under 15 (2008 e 2009) biancoverdi. Preparatori atletici Nicola Martinucci e Andrea Bruni. Il Livorno Rugby, con le sue varie rappresentative, punta nuovamente a importanti traguardi.

Paul Griffen è il nuovo allenatore del Rovato

Paul Griffen è il nuovo allenatore del Rovato. Assieme al tecnico italoneozelandese ci sarà Francesco Filippini, nel ruolo di manager. L’esonero del direttore tecnico Porrino è arrivato all’improvviso, considerando che il Rovato è in testa alla classifica del suo girone di serie B; si parla di divergenze rispetto al futuro ovale del team.

Imola Rugby Promosso in B. Raffin: «Traguardo inaspettato, i ragazzi sono stati eccezionali»

Veni, vidi, vici. La più celebre frase della cultura latina riassume alla perfezione la stagione vissuta da Stefano Raffin, Direttore Tecnico dell’Imola Rugby: sbarcato in Romagna l’estate scorsa, dopo diverse avventure in realtà importanti della palla ovale italiana, il dirigente rossoblù ha ricoperto un ruolo di primissimo piano nella cavalcata trionfale della squadra di Sermenghi, fresca di promozione in serie B. Non solo come figura di collegamento tra staff tecnico e vertici dirigenziali, ma anche nella preparazione sotto l’aspetto atletico della squadra, rivelatosi questo come uno dei punti di forza principali della compagine romagnola.

Stefano Raffin al lavoro sul campo

Imola che non a caso, è spesso riuscita nell’arco del campionato a mantenere costantemente elevata l’intensità del proprio gioco: «Credo che la bassa età media della squadra (oscillante intorno ai 22-23 anni) si sia rivelata un’arma fondamentale, – spiega Raffin- visto che in numerose occasioni siamo riusciti a prevalere sugli avversari soprattutto dal punto di vista atletico. Inoltre va fatto un plauso ai ragazzi, che si sono mostrati sin dalle prime settimane di allenamento coesi e in armonia, sia in campo che fuori. Grazie alla forza del gruppo siamo riusciti a superare i pochi (per fortuna) momenti di difficoltà».Raffin:

17 vittorie su 18 partite disputate, miglior attacco e miglior difesa in entrambe le fasi del campionato: l’Imola Rugby si è rivelata una vera e propria corazzata, mai realmente impensierita dalle dirette concorrenti. «Parlando sinceramente, nessuno in società si aspettava un risultato simile- rivela il direttore tecnico rossoblù – l’estate scorsa ci eravamo prefissati di puntare alla promozione entro tre anni. Eppure ci siamo riusciti al primo, grazie alla maturità e alla crescita di questi ragazzi eccezionali: tra tutti, vorrei citare Sabbioni, Bianconcini e Ottavi, che mi hanno veramente stupito per forza continuità di rendimento. Dentro di me, dopo la vittoria della Poule 1, sapevo che ci saremmo giocati fino all’ultimo la Promozione».

Nel successo dell’Imola Rugby, una firma importante è stata quella di coach Sermenghi, abilissimo nel plasmare una squadra dalla mentalità vincente, in grado di imporre il proprio gioco: «Fabio ha fatto un lavoro eccellente, mi ha colpito soprattutto la sua cura quasi maniacale nel preparare le partite. Dal mio punto di vista un grande contributo è stato dato dall’intera dirigenza, che è sempre stata vicino alla squadra nel corso dell’annata»

17 vittorie su 18 partite disputate, miglior attacco e miglior difesa del campionato

Ora è tempo di festeggiare la promozione ottenuta tra tanto sudore e fatica, ma in casa Imola Rugby l’obbiettivo è fare bene anche nella categoria superiore. Raffin, non a caso, ha già le idee chiare: «L’intenzione primaria è quella di consolidarci in serie B. Nella prossima annata mi auguro una crescita, di pari passo con la Prima Squadra, da parte della formazione Under 18. Questa è stata una stagione di transizione per il nostro settore giovanile, che ha ampi margini di miglioramento: il mio lavoro nei due anni futuri sarà concentrato infatti sullo sviluppo di rugbisti in erba e sulla formazione dei tecnici».

Chiosa finale riservata ai ringraziamenti: «Dedico la vittoria del campionato a mia figlia, alla quale tolgo tanto tempo a causa del mio amore per la palla ovale, e a mio padre: è grazie a lui infatti che mi sono avvicinato a questo bellissimo mondo che mi sta dando tante soddisfazioni».

Partnership quinquennale tra Erreà Sport e i Centurioni

Una partnership tecnica frutto di un rapporto già consolidato e di una condivisione di obiettivi e progetti è stato sottoscritto tra I Centurioni Rugby Lumezzane ed Erreà Sport, azienda italiana specializzata nella produzione di abbigliamento tecnico sportivo e che rappresenta oggi una realtà internazionale vista la sua presenza in oltre 80 Paesi nel mondo.

L’accordo, della durata quinquennale, prevede, innanzitutto, la fornitura esclusiva di abbigliamento tecnico Erreà a tutti i membri del club rossoblu. Inoltre, la club house, che sorgerà presso il centro sportivo “Dei Pini”, i cui lavori prenderanno il via nelle prossime settimane, ospiterà un corner espositivo dell’abbigliamento Erreà, dove i tesserati della società rossoblu, ma anche i clienti del ristorante e del bar che sorgeranno, potranno prendere visione delle ultime novità del brand.

E ancora, Erreà affiancherà I Centurioni Rugby Lumezzane nell’organizzazione di eventi, siano essi rivolti ai propri tesserati che promozionali. Un esempio è rappresentato dal pomeriggio di porte aperte che si terrà sabato 29 settembre, a partire dalle 16, dove ai partecipanti (l’iniziativa è rivolta a ragazzi dai 5 ai 13 anni di età) Erreà donerà una t-shirt interamente personalizzata.

«La partnership con Erreà rappresenta un motivo di grande soddisfazione per il nostro club – commenta il General Manager de I Centurioni Rugby Lumezzane Luca Raza – e costituisce un’evoluzione proficua del rapporto commerciale iniziato negli anni scorsi. Da questa stagione Erreà riconosce nella nostra società la realtà di riferimento del suo marchio, per la nostra disciplina sportiva, in provincia di Brescia e ciò non può che rafforzare la nostra determinazione nel perseguimento del nostro progetto di sviluppo e crescita. La qualità dei materiali, delle realizzazioni e del servizio hanno portato il nostro club a scegliere Erreà come partner per i prossimi cinque anni. Periodo che per I Centurioni accoglierà snodi fondamentali nella propria storia».

«Siamo davvero soddisfatti di questa partnership che conferma e completa un rapporto molto positivo già in essere da tempo – ha dichiarato Massimo Perego, responsabile della Divisione Rugby di Erreà -. Siamo felici di mettere la nostra esperienza e passione per questo sport al servizio di una società organizzata e molto dinamica come I Centurioni Rugby Lumezzane. Daremo il massimo per lavorare insieme al meglio».

Centurioni, ritorna Diego Bettinsoli

Diego Bettinsoli torna in rossoblu. La seconda/terza linea di Gardone Valtrompia, classe 1992, rientra nelle fila de I Centurioni per prendere parte alla stagione 2018/2019. Diego ha iniziato a calcare i campi da rugby a 15 anni proprio nel Rugby Lumezzane, squadra con la quale ha effettuato il suo percorso in tutte le formazioni giovanili. Approdato nel mondo Seniores, ha preso parte ad un campionato in serie C, ad uno in Under 23, fino ad entrare stabilmente in prima squadra con la quale ha disputato una stagione in serie B e i primi mesi della successiva in serie A. A quel punto, ha vestito la maglia del Rugby Gussago per i restanti mesi dello stesso campionato e per quello successivo, prima di interrompere per due anni la sua attività sui campi da rugby. Uno stop durato fino a questa estate.

«Siamo molto felici di accogliere nuovamente tra le nostre fila Diego – commenta il General Manager Luca Raza -, perché siamo convinti che potrà dare il suo contributo al gruppo, sposando appieno il nostro progetto. Inoltre, rappresenta per noi un elemento estremamente importante quando giocatori che già hanno vestito i nostri colori scelgono di tornarvi, proprio come ha fatto Diego. Il nostro rugby si fonda principalmente sul legame al nostro club e questo rientro lo dimostra concretamente». 

Modena riporta a casa le sue stelle

Due innesti importanti per il Giacobazzi Modena Rugby che inizierà la stagione di Serie B il prossimo 14 ottobre a Jesi. Come già aveva fatto Michelini, sono infatti tornati nel club due big come Sevian Daupi e Tomaso Bergonzini. I due hanno infatti scelto di giocare in Serie B agli ordini dell’allenatore Stefan Ilie Ivanciuc, confermato per il terzo anno sulla panchina modenese, lasciando il Top12 per poter far fronte ai nuovi impegni professionali.

Entrami sono cresciuti nelle giovanili biancoverdeblù ed hanno indossato la maglia delle nazionali giovanili, prima di continuare la carriera altrove. Classe 1990, prima flanker poi pilone dal fisico possente, Bergonzini dopo le stagioni nel Modena di Huygen in serie A (26 caps e 8 mete dal 2010 al 2012), ha giocato in Eccellenza con le maglie del Rugby Reggio e, nelle ultime due stagioni, del Viadana, club lasciato nel corso della stagione per un ruolo da commerciale estero per la Ceramica Italgraniti di Casinalbo.

«L’idea di riportare a Modena Bergonzini è nata nella primavera scorsa. – ha raccontato il direttore sportivo del Modena Rugby 1965 Alessandro MazziCi siamo incontrati e ci ha detto di voler abbandonare il rugby professionistico ma di voler continuare a giocare, e noi siamo stati ben felici di riaverlo con noi. Il suo mestiere lo costringe lontano da Modena per buona parte della settimana, ma il giocatore si è messo a disposizione e siamo convinti che la sua esperienza sarà molto utile a tutto il gruppo. Dopo Michelini l’anno scorso e Daupi questa estate, è una grande soddisfazione veder rientrare anche Bergonzini: la nostra speranza e il nostro obiettivo in futuro è far tornare altri giocatori modenesi per far crescere ancora questa squadra e questo club».

Sevian Daupi, utility back classe 1989, 175 cm per 90 kg, torna a Modena dopo dieci anni passati nel massimo campionato tra Casinò Venezia, San Gregorio e Rugby Reggio, con cui ha giocato per le ultime sei stagioni.

«Tornare a giocare a Modena dopo dieci anni – ha svelato il forte giocatore di origine albanese – è un grande piacere, sono felice e non vedo l’ora di cominciare. Spero di essere utile alla squadra, la Top Ten mi ha insegnato tanto e voglio trasmettere quello che ho imparato ai più giovani. È ancora presto per fissare degli obiettivi, posso solo dire che la classifica dello scorso anno non rispecchia il valore della squadra e che il Giacobazzi merita di stare più in alto».

Un ritorno accolto dalle parole del presidente del Modena Rugby 1965 Enrico Freddi: «Siamo molto soddisfatti che Sevian abbia deciso di sposare il nostro progetto. Il suo arrivo, oltre a garantire qualità alla squadra, conferma la linea della società, che non ostacola le ambizioni dei giocatori che vogliono provare a confrontarsi con un rugby di livello più alto, ma è anche ben felice di riaccogliergli per mettere la propria esperienza a servizio del club. Speriamo che altri giocatori decidano di seguire l’esempio di Michelini e Daupi e tornino ad indossare la maglia del Modena».

Piacenza, mercato importante per far da mina vagante in B

Il mercato della Serie B regala sempre spunti molto interessanti: lo scorsa stagione con le retrocessioni bloccate in Serie A in vista dell’allargamento a 30 squadre c’è stato infatti fermento tra i club più ambiziosi, ora, con ben 9 squadre promosse in prima divisione,  è il momento in cui si lavora per ridefinire gli equilibri di un campionato che ha visto negli anni l’incubazione di progetti solidi quanto ambiziosi. Sotto la lente soprattutto il Girone 1 “Nord-Ovest” che ha “perso” in un colpo solo CUS Milano, Biella e Alghero. Il ruolo di favorita per la promozione va così al Monferrato, grande outsider della scorsa stagione, con un occhio di riguardo anche per i bresciani Centurioni (evoluzione 4.0 del Lumezzane) e Rovato, ma tra i club più attivi e di conseguenza ambiziosi c’è il Rugby Piacenza.

In settimana il club biancorosso ha annunciato l’ingaggio a titolo definitivo di Francesco Tribastone, tallonatore classe 1997, 180 cm per 104 kg, in arrivo dal  VII Torino, Serie A. Si tratta però solo dell’ultimo arrivo in ordine di tempo di una squadra profondamente rinnovata, con l’intenzione di rafforzarsi e costruire sull’ossatura scesa in campo nelle ultime stagioni.

Dopo sei stagioni in panchina non ci sarà più Sandro Pagani, promosso al ruolo di Director of Rugby e membro anche del nuovo consiglio direttivo del club: lo scorso 29 giugno l’assemblea dei soci ha infatti eletto Daniele Boccuni come nuovo presidente (succede ai cinque anni di gestione Daniele Margherita), affiancato da Edmondo Roda (vice presidente), Maurizio Cerrato (tesoriere) e Sandro Pagani, Valter Benedetti, Stefano Malchiodi, Luciano Merlino (consiglieri). Nel segno della continuità col recente passato, il tecnico Davide Toscani è il nuovo direttore sportivo, mentre Gian Claudio Barillà è stato nominato direttore tecnico.

Nuovo allenatore sul campo è stato scelto il neozelandese Kelly Rolleston, affiancato da una leggenda come Fabio “Hogan” Berzieri che, costretto per limiti d’età ad appendere le scarpe la chiodo, si occupa ora delle mischia. Nel doppio ruolo di preparatore atletico e giocatore sarebbe poi in arrivo l’utility siciliano, classe 1992, Giulio Forte, ex numero 10 della promozione in Top 10 de L’Aquila Rugby, prossimo al conseguimento della Laurea in Scienze Motorie.

In attesa di Forte nei centri si registra il ritorno di uno dei protagonisti dell’ultima volta del Piacenza Rugby in Serie A, tre stagioni orsono: Ivan Barani. Classe 1992, 181 centimetri per 104 kg, il trequarti centro arriva da una stagione in Top 10 con Rovigo, dove era approdato dopo due stagioni in A con il CUS Genova. Un’operazione voluta proprio da Pagani, che l’ha allenato proprio in biancorosso «Da allora, abbiamo sempre mantenuto ottimi rapporti – ha spiegato il neo director of rugby – Su questa base, negli ultimi giorni sono maturati i tempi per il ritorno di Ivan in biancorosso. Questa notizia ci inorgoglisce molto, sotto tutti i punti di vista. Con il suo ritorno, la qualità della nostra rosa aumenta in maniera decisa».

In cabina di regia ci sarà invece Andrea Beghi, arrivato in uno scambio di prestiti con i Lyons, con cui giocherà invece il tallonatore Federico Canderle. «Beghi ha le caratteristiche che cercavamo per il gioco dinamico e offensivo che richiede il gioco moderno, dato che attacca molto la linea e fa giocare in avanzamento la squadra. Preciso anche nei calci piazzati, Andrea viene ad arricchire un reparto da categoria superiore». Pagani ha così motivato l’ingaggio del mediano di apertura classe 1996, 175 centimetri per 78 kg.

In mischia il colpo è rappresentato invece dall’ingresso in rosa del poliziotto Vittorio Marazzi in terza linea. Classe 1993, 191 centimetri per 104 kg, il valtellinese vanta un curriculum di tutto rispetto: uno scudetto Under 18 vinto con l’Amatori Parma mentre frequentava l’Accademia Federale; la trafila nelle giovanili della Nazionale, fino all’Under 20, di cui è stato anche capitano;  l’Eccellenza con i Crociati e quindi con le Fiamme Oro per diversi anni.  «Marazzi è un ottimo giocatore, di grande impatto fisico, ma pure con un’eccellente visione di gioco, molto abile nella rimessa laterale» ha sottolineato Pagani a proposito del n.8 in arrivo dal Sondrio, dove ha giocato nell’ultima stagione pur restando effettivo come poliziotto a Roma e raggiungendo la squadra solo la domenica per le partite.  «Ha abbracciato il nostro progetto e siamo convinti che ci farà fare un salto di qualità».

Il mercato non sarebbe però ancora concluso, in rosa c’è infatti ancora spazio per l’inserimento di un giocatore straniero di passaporto comunitario, mentre la società avrebbe voluto riportare a casa il talentoso seconda/terza linea Alessandro Casali, protagonista di un’ottima stagione in Serie A con il Rugby Brescia. Il destino di Casali sarebbe però quello di restare in Lombardia, rinnovando il prestito con il club che l’ha visto protagonista nel corso dell’ultima stagione, impiegato sia come terza ala (n.7), che come numero 8.

Non ci sarà invece Andrea Alberti, dopo 10 anni in biancorosso  il pilone classe 1989 ha infatti deciso di cambiare aria e di vestire la maglia del Rugby Noceto. Nel frattempo Pagani alla stampa ha puntualizzato: «Il nostro obiettivo sarà quello di costruire un gruppo in grado di essere competitivo con tutti. Se poi saremo bravi a vincere certe scommesse e a raccogliere fino in fondo i frutti del nostro lavoro, beh, allora potremmo anche diventare la mina vagante del girone. Poi, chissà. Nello sport a volte l’entusiasmo ti spinge anche oltre la fantasia. […] Stiamo rifondando le basi della prima squadra e del vivaio. In società abbiamo consiglieri di buona volontà, diverse idee da concretizzare e tanto entusiasmo. Ad esempio, stiamo sviluppando una collaborazione molto interessante con i Lyons che riguarderà le categorie Under 16 e Under 18»

Lumezzane cambia nome, nascono i Centurioni!

Dopo 54 anni il Rugby Lumezzane volta pagina e cambia nome  e immagine per affrontare nuove sfide, nascono così I Centurioni Rugby, «una nuova realtà, con 54 anni di storia».  Qualcosa era nell’aria da tempo tra la Valgobbia e la Valtrompia, ma per rendere il tutto ufficiale il club tuttora guidato dall’imprenditore Ottorino Bugatti ha atteso questo caldo giugno, questo il comunicato diffuso ieri:

I Centurioni Rugby: una nuova realtà, con 54 anni di storia
Il club rossoblu guidato dal presidente Bugatti cambia nome e immagine per affrontare nuove sfide

Il percorso di cambiamento del Rugby Lumezzane, iniziato nella tarda primavera del 2016, mette a segno un ulteriore importante intermedio. Il club guidato da Ottorino Bugatti – presidente più longevo del rugby italiano – con l’iscrizione alla stagione 2018/2019 che avverrà nel mese di luglio, prenderà il nome di I Centurioni. Una denominazione che rimanda alla tradizione romana, già presente nell’immagine e nella comunicazione recente del Rugby Lumezzane, e che rispecchia le origini della Valtrompia, colonia in grado di ritagliarsi un ruolo di rilievo grazie alla produzione di armi e armature derivante dalla tradizione secolare di lavorazione dei metalli, della quale sono tutt’ora presenti testimonianze.

Il Centurione era un sottoufficiale dell’esercito romano e guidava la sua truppa denominata centuria. Per farlo, necessitava di qualità specifiche, riconducibili a tenacia e intelligenza. Caratteristiche che sono fondamentali anche nella disciplina del rugby: sport di contatto, ma normato da un fitto sistema di regole e nel quale, da una giusta strategia e dal rispetto delle stesse, passa buona parte del successo finale.

Inoltre, l’etimologia di centurione vede proprio nel termine centuria la propria origine. Un nome, quindi, che nasce da quello del suo gruppo, della sua truppa. E questo è il messaggio al quale il club rossoblu crede fortemente: il valore del collettivo – che è maggiore di quello della somma dei singoli – e lo spirito di appartenenza devono essere il fondamento della vita della squadra, di tutti i suoi componenti.

Si tratta di un profondo cambiamento, ma in continuità e in rispetto della storia del Rugby Lumezzane. Un legame incarnato dalle persone che lo compongono, rimaste le medesime, ma anche presente nella nuova immagine del club.
Nel logo de I Centurioni (in alto), infatti, permangono i colori sociali, gli insostituibili rosso e blu e il 1964 – anno di nascita del club valgobbino -.

Questo cambiamento rientra nel progetto di rafforzamento delle basi societarie iniziato due anni fa. Dal termine della stagione 2015/2016, la dirigenza del club ha registrato l’entrata di quattro nuovi consiglieri, l’aumento costante e significativo dei tesserati, e ha favorito e investito nell’implementazione di iniziative rivolte al settore giovanile, con l’avvio dell’innovativo Progetto Motoria e di un Progetto Scuola da record (oltre 60 plessi scolastici coinvolti a Lumezzane, in Valtrompia e Valsabbia, comprendenti dalle scuole dell’infanzia fino agli istituti superiori per un totale di interventi condotto dal nostro staff tecnico superiore alle 1.500 ore).

Tra i punti imprescindibili fissati nel progetto di rilancio del club compare l’identificazione di una soluzione definitiva alla cronica assenza di una struttura sportiva adeguata alle esigenze di quasi 300 tesserati e ad uso esclusivo. Anche in quest’ottica è parso necessario operare un cambiamento di identità.

Nella stagione da poco conclusa, infatti, la convenzione sottoscritta con il Comune di Villa Carcina per l’uso e la manutenzione del Centro sportivo “Dei Pini” dove si è svolta parte dell’attività del club ha generato significativi mutamenti, tanto nei numeri quanto nelle caratteristiche.

Al termine di una sola stagione agonistica, i tesserati residenti nei comuni di Villa Carcina, Sarezzo e Gardone Valtrompia rappresentano circa il 30% del totale. Quota che sale significativamente se vi si sommano quelli residenti in altri paesi limitrofi. Allo stesso tempo, gli associati di Lumezzane sono scesi attorno al 40%, a dimostrazione di una popolazione interna ben più disomogenea del passato recente e non più ad esclusiva trazione valgobbina.

Inoltre, la società, nella veste di promotrice del bando per la concessione dei lavori di riqualificazione dell’impianto sportivo, con relativa gestione trentennale, auspica di potervi identificare una soluzione logistica definitiva per il proprio futuro. Se il progetto presentato dal club verrà considerato rispettoso dei requisiti richiesti, il futuro della società si costruirà necessariamente fuori dal comune di Lumezzane.

Anche per questo motivo il club ha adottato un nome che sia in grado di includere maggiormente anche gli attuali membri, così come quelli che verranno, in rispetto della comunità che, come da auspici della società, li ospiterà e con la quale si potrebbe scrivere una pagina tutta nuova della propria storia.

«Il cambiamento che stiamo affrontando lo considero una rifondazione su una base solida, impregnata di 54 anni di storia e dell’impegno generoso dei tantissimi volontari che hanno fornito il loro insostituibile contributo – commenta il presidente Ottorino Bugatti -. La maggiore soddisfazione è che in tutti questi anni, e anche nel futuro che ci attende, continueremo a rispettare i valori che ci ha trasmesso il nostro fondatore, il professore Bruno Menta. Un sistema di principi che è stato cristallizzato in un Codice etico al quale tutti i tesserati saranno sempre chiamati ad attenersi. Approfitto di questo momento di cambiamento per ringraziare tutti coloro che, sin dal lontano 1954, hanno lavorato con straordinario impegno per la crescita e lo sviluppo della nostra società e del rugby in questa zona della provincia di Brescia».

Rugby Pesaro, i rinforzi arrivano dal Sud Africa. Ecco il 10 Lyle Joubert

Bel colpo in entrata del Rugby Pesaro che ufficializza l’arrivo del mediano di apertura sudafricano  Lyle Joubert. Riportiamo di seguito la nota ufficiale della società.

Riparte il campionato di serie B e per la Paspa Pesaro Rugby riparte con un’importante aggiunta d’organico. Quella del 24enne mediano d’apertura sudafricano Lyle Joubert che debutterà domenica 3 dicembre nella settima giornata di campionato che al Toti Patrignani (ore 14.30) vedrà di scena i kiwi giallorossi opposti a Toscana Aeroporti I Medicei. Joubert è a Pesaro da due settimane in cui ha approfittato della sosta per acclimatarsi con un ambiente completamente diverso da quello della sua Pretoria: «Ma sia la squadra che la città si sono dimostrati da subito molto accoglienti – racconta Joubert, rigorosamente in inglese, ma sempre aiutato dal direttore sportivo Massimo Pozzi in versione interprete – mi sto gustando la bella atmosfera di un luogo in cui c’è voglia di fare rugby in maniera molto collaborativa’.

Sabato scorso Joubert ha debuttato con la squadra di Mazzucato nel test amichevole giocato dai giallorossi a Jesi: ‘E’ stato un test di buon livello e probabilmente il warm-up giusto per riprendere confidenza con il rugby italiano considerando che non giocavo una partita in Italia da cinque anni’. Joubert infatti ha militato nella stagione 2011-2012 nelle giovanili del Calvisano: ‘Che fu un’esperienza importante per formarmi come giocatore in una città piccola, ma con un’enorme vocazione al rugby – dice – Probabilmente però ero troppo giovane e ho preferito ritornare in Sud Africa con l’intenzione di terminare gli studi e laurearmi ma sempre continuando a giocare a rugby’. Studio e sport che Lyle ha unito all’Università di Pretoria giocando con la squadra dei Tuks. Con cui il mese scorso ha perso la finale della Carlton Cup League: ‘Ed è stata un vera delusione perché abbiamo perso di soli due punti l’ultimo capitolo di una stagione molto lunga e che a mio avviso meritavamo di chiudere in bellezza’.

Stagione lunga alla quale sono seguite appena un paio di settimane per ricaricare le batterie. Poco relax e subito il volo verso l’Italia e verso un nuovo start nel rugby dello Stivale e di una Pesaro Rugby con cui ha firmato un contratto di un anno (con opzione per un proseguio) per un’opportunità che Lyle vuol far fruttare al meglio: ‘Quando me ne andai da Calvisano mi ripromisi di tornare a giocare in Italia – dice – ora sono concentratissimo per cogliere al meglio l’opportunità di giocare a Pesaro. Poi non so cosa succederà, ma ad oggi la mia intenzione è quella di essere in Italia per restarci e costruirmi una carriera nel rugby italiano’.

Joubert è il secondo sudafricano che approda a Pesaro a pochi mesi dall’esperienza di Jordan Mills nella Paspa che affrontò il campionato di serie A (ora Mills gioca a Genova): ‘Conosco la famiglia Mills e soprattutto il fratello minore di Jordan con cui sono andato a scuola a Pretoria. Mi hanno fornito solo impressioni positive di Pesaro e mi hanno spinto a venire qui per aiutare la Pesaro Rugby a tornare in serie A. Per me è sicuramente eccitante inserirmi in una squadra che è in testa al campionato’. E che ora vuole rimanerci inserendo tutta quella qualità nella visione di gioco che il mediano d’apertura ha già fatto intravedere nei suoi primi giorni a Pesaro: ‘Le mie caratteristiche principali sono quelle di un fly-half molto portato al calcio e al gioco al piede e che predilige ogni tattica che cerca di creare le migliori opportunità di smistamento palla per i compagni evitando i contatti. In questo senso la mia idea di rugby è molto simile a quella di coach Mazzucato e diversa dal rugby sudafricano. Che è un rugby estremamente di contatto’.

Lyle si è stabilito a Pesaro in casa con i compagni di squadra Rossano Fagnani e Davide Campagnolo e con tutta l’intenzione ad abbattere la barriera linguistica: «Che in questo momento è un problema visto che in pochi parlano inglese, ma è una difficoltà compensata dal fatto che tutti si sforzano nell’aiutarmi. Ora mi sto organizzando per prendere lezioni private d’italiano’.

Colpo Vicenza: ufficiale Van Staden

Colpo in entrata del Rugby Vicenza che ufficializza l’arrivo dell’utility back sudafricano Van Staden, in uscita dai Lyons Piacenza. Di seguito riportiamo la nota ufficiale della società veneta.

‘È Charles Van Staden, utility back sudafricano di 26 anni, il primo innesto del FirstXV della Rangers Rugby Vicenza in vista della stagione 2017-2018, la sesta consecutiva in Serie A.

Van Staden proviene dal Campionato di Eccellenza, dove ha giocato la seconda parte dello scorso campionato con la maglia dei Lyons Piacenza, inoltre ha rivestito nelle ultime due stagioni l’incarico di allenatore della formazione Under18 del Biella Rugby Club, essendo in possesso del patentino World Rugby livello 2.

Nato a Mokopane, nella parte più settentrionale del Sud Africa, Charles si è formato nelle franchigie Blue Bulls U18 e Leopards U20, oltre che nei Leopards Seven, partecipanti alla Currie Cup, prima di giocare professionalmente a Seul in Corea del Sud, ottenendo anche i brevetti internazionali di allenatore. Dal 2015 è in Italia, dove ha allenato appunto la formazione juniores del Biella. Può giocare come mediano d’apertura ed estremo, ma in carriera ha coperto anche i ruoli di mediano di mischia e secondo centro.

Van Staden sarà a Vicenza il 18 agosto, un paio di giorni prima del ritrovo ufficiale della Serie A in vista della nuova stagione. Lunedì 21 agosto infatti, i giocatori si ritroveranno al Gobbato agli ordini di Coach Cipriani per iniziare la preparazione atletica.

Benvenuto Charles e Forza Rugby Vicenza.

Nome: Charles Johannes
Cognome: Van Staden
Data di nascita: 18/03/1991
Nazionalità: Sud Africana
Ruolo: Utility Back
Altezza: 176 cm
Peso: 80 Kg
Club di provenienza: Rugby Lyons Piacenza’.

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