Confermato lo staff dell’Itinera Torino Universitaria Rugby per la stagione 2022/2023, la prima in TOP 10

Confermato lo staff dell’Itinera Torino Universitaria Rugby per la stagione 2022/2023, la prima in TOP 10 per il team universitario del Presidente Riccardo D’Elicio, queste le sue parole: “Squadra che vince non si cambia! Un gruppo di persone preparate, utili alla formazione e all’inserimento dei ragazzi e molto legati ai valori cussini. Porteranno egregiamente in giro per l’Italia il messaggio di Torino Città Universitaria e dell’importanza dello studio e della formazione anche e soprattutto nella pratica dello sport ad alto livello”.

Queste le parole del responsabile del rugby cussino Salvatore Fusco: “Lo staff tecnico è una grande risorsa della nostra società. È stato riconfermato in toto in quanto hanno dimostrato qualità, sia tecniche che umane, capacità di continuo miglioramento e soprattutto sono ben rodati in un sistema ibrido formato da studenti-atleti”.

L’head coach e direttore tecnico sarà il confermatissimo Lucas D’Angelo, queste le sue parole: “Sono molto contento di aver la possibilità di lavorare ancora con lo stesso staff. Sono convinto che la gran parte del risultato ottenuto, la promozione in Top 10, sia grazie al rapporto umano che abbiamo costruito con lo staff stesso. Ci siamo trovati molto bene tra di noi e questo lo si è visto nella passata stagione, negli allenamenti e durante il tempo che abbiamo passato insieme. Sono onorato anche che la società abbia scelto di puntare ancora su tutti noi per la nuova, grande e bella sfida che ci aspetta in un nuovo campionato come il Top 10”.

L’assistente coach e allenatore della mischia sarà un’altra colonna del team cussino, Luis Otaño: “Sono estremamente contento e fiero di fare parte dello staff, guidato da Lucas, dal nostro direttore sportivo Salvatore Fusco, dal nostro Presidente Riccardo D’Elicio, e lavorare con Filippo Bianco e Vittorio Rossi. Siamo contenti di affrontare questa sfida, sarà bella tosta, ma questo ci motiva e ci carica molto a dare il meglio per i nostri ragazzi e per il CUS Torino. Stiamo lavorando con Collegno e ValSusa per fare crescere ancora di più la nostra Under 19 e seguirla al meglio”.

Filippo Bianco sarà anche lui ancora al fianco di Lucas D’Angelo come allenatore dei tre quarti: “Credo che in questi anni gli allenatori del CUS Torino abbiano dimostrato di appartenere davvero all’alto livello, per questo farne parte è stimolante ma soprattutto un motivo di orgoglio. La stagione passata ormai, seppur bellissima, è soltanto un ricordo; sono convinto che tutti abbiamo già in testa esclusivamente la prossima stagione e che i giocatori, la società e noi come staff, sappiamo che dovremo lavorare tanto e bene, poi ancora di più e ancora meglio!

La preparazione atletica del gruppo sarà ancora in mano a Vittorio Rossi che sottolinea di essere: “Molto contento di far parte di questo gruppo. Con la dirigenza e il resto dello staff tecnico sono anni che lavoriamo insieme per la riuscita di questo progetto. La prossima stagione ci chiederà un impegno maggiore, sia dal punto di vista tecnico che da quello fisico, per cui sarà una sfida allettante per tutti noi”.

Un trequarti centro tongano in arrivo a Mogliano

Mogliano veneto Rugby è felice di poter annunciare l’arrivo di un nuovo giocatore che andrà a rinforzare il reparto dei nostri trequarti. Si tratta di Michael Va’eno, di nazionalità tongana, trequarti centro classe 1997, alto 186 cm per 106 kg di peso. Può essere impiegato anche all’ala o nel ruolo di estremo, ma la sua fisicità e l’innata attitudine come ball carrier lo rendono un temibile centro. Nella sua carriera il team seven in una scuola secondaria in New Zealand, il team di sviluppo della Tasman Mako (Club di prima divisione neozelandese che partecipa alla Mitre 10 Cup) e il team Seven, sempre della Tasman Mako, con il quale ha vinto nel 2018 la competizione nazionale Seven.

Michael Va’eno

Nato il 8/1/1997 (NZ)

Ruolo: trequarti centro/utility back

Altezza: 186 cm

Peso: 106 kg

Queste le prime parole del giocatore dopo la firma del Contratto: “Prima di tutto voglio ringraziare il presidente e i membri dello staff per l’opportunità che mi hanno dato di poter giocare in questo club. Per me significa molto e non vedo l’ora di lavorare con tutti i ragazzi e spero che quella in arrivo sia una buona stagione. Sono venuto in Italia per approfondire il mio bagaglio e la mia carriera rugbystica, facendo un po’ di esperienza con il rugby che si gioca in Europa. Nel prossimo Campionato il mio obiettivo è quello di lavorare sodo per poter giocare più partite possibili, mettendo a disposizione del gruppo i miei punti di forza come portatore di palla e placcatore, e costruire relazioni solide con i compagni. Quando verrò chiamato in causa cercherò di dare il massimo per la squadra e mettere in campo tutto quello che ho a disposizione per ottenere la migliore prestazione possibile.”

Questo il commento del Presidente Daniele Bovolato dopo la conclusione delle trattative che hanno portato il trequarti tongano in biancoblù: “Michael è una figura di cui avevamo bisogno in questo particolare ruolo per la nuova stagione del Mogliano Veneto Rugby. In accordo con lo staff tecnico abbiamo cercato chi poteva meglio rispondere a quanto avevamo in mente e dopo aver valutato e analizzato approfonditamente le caratteristiche fisiche e tecniche del giocatore non abbiamo avuto dubbi nel proporgli di vestire la nostra maglia. Siamo felici che abbia accettato e lo attendiamo allo Stadio “Quaggia” per l’inizio della preparazione.”

I fratelli Buondonno e Morosi firmano con i Lyons Piacenza

La rosa di Sitav Rugby Lyons in vista della prossima stagione prende sempre più corpo, e la società bianconera è pronta ad annunciare altri tre arrivi importanti. Si tratta di un gradito ritorno per il reparto dei trequarti, Andrea Buondonno, e due rinforzi per la prima linea, Luca Buondonno e Fabio Morosi. 

Andrea Buondonno è una vecchia conoscenza di Via Rigolli, avendo militato per tre stagioni in bianconero dal 2011 al 2014, collezionando 56 presenze e marcando 34 mete. Buondonno torna nella squadra che lo ha lanciato nell’alto livello del rugby italiano con un grande carico di esperienza, avendo militato per diverse stagioni in Peroni TOP10 e alla Benetton Treviso, e punta a dare solidità al triangolo allargato della squadra di Carlo Orlandi. Buondonno ricopre principalmente i ruoli di ala ed estremo, dotato di un ottimo fisico e di grande esplosività, messe già in mostra nella sua prima esperienza a Piacenza, nel suo repertorio ha aggiunto un sapiente uso del piede e precisione anche dalla piazzola. Nell’ultima stagione ha militato al Colorno Rugby, conquistando anche un premio di Player of the Match e contribuendo all’ottima stagione della formazione colornese. Al suo ritorno in bianconero Andrea Buondonno ha commentato: “Quando ho saputo dell’interesse della società ero contentissimo: qui sono stato accolto quando ero ancora un ragazzino e ho lasciato un pezzo di cuore, e ritrovare questa splendida famiglia per me è un onore e una cosa importantissima per la mia carriera. L’anno scorso quando sono tornato a giocare a Piacenza ho sentito ancora tanto affetto dai tifosi, ed è stato un momento molto bello nonostante la sconfitta (ride ndc). Rispetto a quello che ero dieci anni fa sono un giocatore diverso, più esperto, a cui piace gestire il gioco ed essere utile per i compagni. Il mio obiettivo personale sarà proprio questo: contribuire alla crescita del gruppo e portare esperienza sia dentro che fuori dal campo. Io scendo sempre in campo per vincere, e voglio trasmettere questa mentalità a tutta la squadra, in questo modo potremo ottenere grandi risultati. L’obiettivo della società è crescere ancora, fare meglio dello scorso anno, e credo che abbiamo tutte le potenzialità per farlo. Non vedo l’ora di iniziare. ” 

Insieme a lui arriva a Piacenza il fratello Luca Buondonno, tallonatore anch’egli proveniente dal Colorno. Giocatore esperto, che ha militato per 10 anni a Colorno tra settore giovanile e prima squadra, con cui ha collezionato 106 presenze, contribuendo alla grande crescita del club parmigiano, divenendone a tutti gli effetti una bandiera. Ora la nuova esperienza a Piacenza, in cui potrà contribuire da subito ricoprendo un ruolo dove i bianconeri avevano bisogno di rinforzi, evidenziati anche nella scorsa stagione in cui Alberto Rollero e Alessio Cocchiaro sono stati chiamati agli straordinari. Aumenta la competizione, ma questo funziona da stimolo in un gruppo sano e affiatato come quello bianconero, come evidenzia lo stesso Luca Buondonno: “Mio fratello mi ha parlato molto bene dell’ambiente Lyons, e dato che io e lui siamo molto in sintonia sono sicuro che mi troverò bene. La squadra ha del potenziale, la società è ambiziosa e credo che la prossima stagione potrà essere molto importante per noi. L’obiettivo è quello di migliorare la scorsa annata, e credo che il sesto posto sia alla nostra portata. Sono poi molto felice di essere ancora insieme a mio fratello: ci siamo ritrovati l’anno scorso dopo essere stati in squadre diverse per tanto tempo, e abbiamo deciso insieme di proseguire la carriera ai Lyons in modo da poter anche proseguire con i nostri percorsi lavorativi e di studi. Sfortunatamente l’anno scorso abbiamo avuto poche possibilità di giocare insieme, quindi quest’anno un nostro desiderio è quello di condividere più momenti insieme sul campo, ma sarà sempre il campo e lo staff tecnico a parlare e decidere per il meglio della squadra. Non vogliamo imporci, ma entrare in questo gruppo e diventarne parte integrante.”

In via Rigolli arriva anche il giovane pilone destro Fabio Morosi, classe 1999 proveniente dall’Amatori Milano. Cresciuto proprio nel club giallonero, ha frequentato l’Accademia zonale di Milano insieme al bianconero Giovanni Via, per poi proseguire la sua carriera con il proprio club di origine, affermandosi come uno dei giocatori di spicco della compagine milanese. Arriva ora un grosso salto di qualità per la sua carriera, che è pronto ad affrontare a viso aperto e senza paura: “Ho voluto investire in maniera decisa sulla mia carriera, per provare a intraprendere questa strada ambiziosa. Conosco bene la realtà e alcuni ragazzi che giocano qua, su tutti Giovanni Via con cui ho condiviso il mio percorso di formazione con cui già in passato ci eravamo promessi di giocare insieme ai Lyons. Sarà sicuramente dura, ma ho tanta fame e voglia di confrontarmi con un campionato di alto livello e dare il mio contributo in una squadra così ambiziosa. So che la concorrenza è tanta, ma voglio giocarmi le mie chance e dimostrare di valere questo livello.” 

Salgono dunque a 5 i giocatori annunciati da Sitav Rugby Lyons in vista della prossima stagione, ma la società di Via Rigolli non è intenzionata a fermarsi, con altri innesti pronti a dare ancora più qualità alla rosa bianconera e alzare il livello della competizione. I Leoni questa settimana si ritroveranno per i primi allenamenti stagionali, per iniziare a prendere confidenza e amalgamare il gruppo in vista delle prime sfide stagionali. 

Andrea Buondonno, nato a Milano il 21/11/1992, utility back, 185 cm x 94 kg
Luca Buondonno, nato a Milano il 30/03/1994, tallonatore, 180 cm x 115 kg

Fabio Morosi, nato a Milano il 13/11/1999, pilone destro, 187 cm x 115 kg 

I Lyons Piacenza scelgono Carlo Orlandi come allenatore

La Stagione 2021/2022 di Sitav Rugby Lyons si è conclusa da poco più di una settimana con uno storico settimo posto, ma per la società di Via Rigolli è già tempo di guardare al futuro, dove i bianconeri saranno chiamati a confermare, e se possibile migliorare, questo risultato importante. Tutto passa da un sofferto e forzato cambio in panchina, con Gonzalo Garcia che nella prossima stagione non sarà più al timone dei suoi Leoni. 

Head Coach di Sitav Rugby Lyons nelle ultime tre stagioni in Peroni TOP10, Gonzalo Garcia ha saputo prendere una squadra alla seconda esperienza al vertice del rugby italiano e renderla una delle avversarie più insidiose del campionato, mietendo vittime prestigiose come i campioni d’Italia di Rovigo (per ben due volte) e Calvisano. Sotto la sua guida i Leoni hanno raggiunto il miglior piazzamento di sempre nel massimo campionato italiano, il settimo posto arrivato in questa stagione, e il record di vittorie (6, raccolte nella annata 2020/2021 e replicate quest’anno) per la società piacentina. Non si esagera quindi affermando che Gonzalo Garcia è entrato nella storia del club, oltre che nel cuore dei tifosi per la sua disponibilità, la sua serietà e i miglioramenti portati ai giocatori e all’ambiente. 

Garcia ha voluto salutare i suoi con un accorato “film” dell’ultima stagione, disponibile sul canale youtube di Sitav Rugby Lyons, e con parole d’amore per tutto l’ambiente e la città: “Vivo con la famiglia e mi trovo benissimo in questa città, quindi non mi trasferirò e resterò a contatto con la famiglia bianconera. Ringrazio i Lyons per avermi offerto l’opportunità di allenare nell’alto livello del rugby italiano, mi fa piacere che in quest’ultima stagione la squadra sia riuscita ad ottenere un piazzamento “storico”, guadagnando il settimo posto finale e aver regalato tante emozioni ai nostri tifosi.” 

Rispetto e stima reciproca ribadita anche dal Direttore Sportivo Stefano Nucci, che saluta così il tecnico italo-argentino: “Gonzalo è arrivato in Italia al nostro ritorno in TOP 10, allora TOP 12, e in questi 3 anni ha avuto modo di farsi apprezzare dal nostro club e dal mondo del rugby Italiano anche grazie agli ottimi risultati ottenuti con la prima squadra. Per lui si è aperta un’importante possibilità di carriera, e siamo orgogliosi di poterci prendere una minima parte di merito per questo suo percorso. Lo ringraziamo per tutto ciò che ha fatto per noi, in campo con la prima squadra e in molte altre attività societarie in cui si è dimostrato sempre disponibile: dalla formazione dei nostri tecnici delle giovanili ad attività che potessero coinvolgere i nostri giocatori con gli altri livelli della società, a partire dai più piccoli del Settore Propaganda, fino al prezioso lavoro con gli allenamenti di rugby integrato promossi dalla nostra società, progetto in cui Gonzalo ha creduto fin da subito.” 

Nucci ha anche presentato il futuro della guida tecnica della prima squadra bianconera, che avrà il volto familiare di Carlo Orlandi: “Nella difficoltà di dover sostituire un tecnico che ha così ben operato per noi, abbiamo avuto la fortuna di avere la soluzione più naturale già in casa: ovviamente parlo di Carlo Orlandi che nelle ultime due stagioni è stato assistente allenatore di Gonzalo Garcia, oltre che direttore tecnico dei Lyons, e che dalla prossima stagione diventerà head coach della prima squadra. Carlo non ha bisogno di presentazioni, il suo curriculum di giocatore prima ed allenatore poi parla da solo. Da più di 20 anni allena ad alto livello, prima le squadre nazionali giovanili, per passare alla nazionale maggiore e alle Zebre per poi tornare ai Lyons. Ringraziamo Carlo per aver accettato questo importante incarico nella sua società di origine. La dirigenza sta lavorando all’organigramma del settore tecnico della società per identificare la persona giusta da affiancare a Carlo come assistente allenatore.”

Carlo Orlandi guiderà dunque i Lyons nella prossima stagione, la squadra con cui ha collezionato 181 presenze da giocatore. La sua carriera è coronata da 41 presenze con la maglia della Nazionale Italiana e dalla conquista della Coppa FIRA nel 1997, vinta nella storica partita di Grenoble contro la Francia in cui Orlandi giocò da titolare. Da allenatore, Orlandi ha fatto parte dello staff tecnico della Nazionale Azzurra per 11 anni e sotto quattro commissari tecnici, prima di passare alla guida della Naziona U20 e al ruolo di Capo della Formazione dei tecnici FIR. Nel 2017 Orlandi passò alle Zebre, ricoprendo il ruolo di Allenatore degli avanti per tre stagioni, prima di “tornare a casa” ai Lyons nel 2020, con il ruolo di Allenatore degli avanti e direttore tecnico della società. 

Il tecnico piacentino ha commentato così il nuovo incarico ricevuto: “Ricevere questo incarico da parte della società nella quale sono cresciuto mi ha fatto enormemente piacere e riempito d’orgoglio, ma ora arriva la parte davvero stimolante: nelle ultime due annate la squadra ha raggiunto traguardi importanti mostrando una crescita costante, ora la sfida è quella di continuare a crescere e non fermarci qua. Questa è la mia ambizione personale, e so che troverò gli stessi intenti anche nel gruppo, che ho concordato insieme alla società che rimanga il più possibile intatto nel suo nucleo dei giocatori più importanti. La nostra rosa vedrà pochi cambiamenti, poichè riteniamo che fossimo sulla strada giusta, come hanno testimoniato i risultati, e confidiamo che con i giusti innesti che possano alzare il livello e la competizione questa squadra possa togliersi soddisfazioni ancora più grandi, rendendo la nostra società un esempio virtuoso nel rugby italiano. La sintonia con la dirigenza è totale, e non vediamo l’ora di metterci al lavoro in vista della prossima stagione.” 

Carlo Orlandi ha anche speso qualche parola per il suo collega Gonzalo Garcia, con cui ha condiviso la guida della squadra nelle ultime due stagioni: “Per testimoniare il legame costruito da Gonzalo con il nostro ambiente basta partire dal finale: non se ne andrà da Piacenza, probabilmente verrà a vedere le nostre partite e rimarrà sempre legato ai nostri colori. Per me è stato un onore condividere questa esperienza con lui, e non posso che augurargli il meglio nell’importante ruolo che ha accettato. Un aneddoto simpatico è che prima di una delle ultime partite gli ho chiesto come facessimo ad essere sempre d’accordo sulle scelte da prendere, perchè raramente ho trovato così tanta sintonia con un mio collega come con Gonzalo. Sono contento di aver fatto parte della sua crescita come allenatore, e penso che la sua carriera lo porterà molto in alto.” 

Si può dire che per Sitav Rugby Lyons la stagione 2022-2023 è appena iniziata, con l’annuncio del nuovo Capo Allenatore, a cui a breve seguirà la formazione completa dello Staff tecnico e delle conferme nella rosa bianconera. Non c’è mai pausa quando si è al vertice del rugby italiano, e i Lyons hanno dimostrato di volere e poterci stare a lungo. 

Casellato rinnova con il Colorno. Per lui un biennale

E’ ufficiale! L’Head Coach dell’HBS Colorno Umberto Casellato ha da poche ore rinnovato il proprio contratto alla guida della prima squadra colornese.

Il tecnico trevigiano, vincitore di due scudetti (Mogliano 2013 e Rovigo 2021) e una Coppa Italia (Rovigo 2020) ha firmato un biennale che lo lega al club fino a giugno 2024 e che gli consente di proseguire, in accordo col Consiglio d’Amministrazione, lo splendido percorso intrapreso quest’anno.

“Per la prima volta rinnovo per due stagioni con lo stesso club”, esordisce Umberto Casellato. “E’ una scelta motivata dal fatto che le mie ambizioni si sposano esattamente con quelle della dirigenza societaria. E’ importante e stimolante poter lavorare con un programma a lungo termine, serve a creare una vera IDENTITA’ di club e una MENTALITA’ VINCENTE”.

“Ho la fortuna di poter lavorare con uno staff tecnico di altissimo livello”, prosegue Casellato. “Insieme abbiamo intrapreso un percorso che guarda al futuro e mira a costruire una squadra vincente sul lungo periodo. E’ un altro fattore che ha influito molto sulla mia scelta di rinnovare”.

“Gli obiettivi da qui ai prossimi due anni? Ad inizio stagione ci eravamo prefissati di provare a competere con tutte le squadre del campionato e, tra qualche alto e basso, ci stiamo in buona parte riuscendo. Ad oggi a parte Valorugby siamo sempre stati in partita contro tutti. Nei prossimi due anni vogliamo portare Colorno a competere per le prime 4 posizioni. Per farlo continueremo a lavorare sodo, col giusto atteggiamento e quello stile di gioco che deve diventare il nostro marchio di fabbrica”.

“Ringrazio il Presidente Mario Padovani, i consiglieri e tutto il club per la fiducia e il supporto quotidiano che fanno sentire a me e a tutta la squadra”, conclude Casellato.

Al fianco di Casellato confermati anche Filippo Frati, nel ruolo di assistente allenatore, Cristian Prestera, in quello di allenatore della mischia, e Maicol Maccagnani, responsabile preparazione atletica. “Sono entusiasta del percorso che il nostro staff tecnico ha portato avanti e mi fa piacere che si siano trovati a loro agio nel lavorare con la squadra”, commenta il Direttore Tecnico Stefano Romagnoli. “Ci confrontiamo di continuo su tantissimi aspetti e cerchiamo di venirci incontro a vicenda. E’ importante che ci sia sintonia tra le parti per lavorare al meglio dentro e fuori dal campo”.

“E’ un percorso di crescita che, non lo nascondo, abbiamo intrapreso quest’anno con grandi ambizioni e che coinvolge anche il settore giovanile”, prosegue Romagnoli. “Stiamo lavorando per permettere ai nostri ragazzi di crescere al meglio e fare esperienza, sperando di poterli inserire stabilmente nella rosa della prima squadra. Alcuni di loro, come Francois Mey e David Odiase, sono ormai presenze fisse sia in Top10 che con la maglia della Nazionale U20. Altri 5 Under 19, CantoniGorniMaggiorePatti e Popescu, hanno fatto il loro esordio in prima squadra e si allenano per raggiungere traguardi ambiziosi”.

“Restando coi piedi ben piantati a terra, posso dire che siamo sulla strada giusta”, conclude Romagnoli. “Mi auguro di poter continuare a percorrerla per tanto tempo”.

Manuel Piazza

Nuovo acquisto per i Lyons Piacenza

Il nuovo anno porta in dote un nuovo pilone per Sitav Rugby Lyons, che rinforza la propria prima linea con l’arrivo del giovane argentino Francisco Minervino, che compirà 22 anni a inizio febbraio. 

Minervino è in uscita dai Jaguares XV, franchigia argentina che prende parte alla Super Liga sudamericana. Dotato di un fisico compatto ma possente, con i suoi 121 kg distribuiti su 173 cm di altezza, Minervino dovrà portare subito un contributo importante a un reparto cresciuto molto nell’ultimo anno, occupando la posizione di pilone sinistro. Il confronto sarà con il veterano Romulo Acosta, confermatosi uno dei migliori piloni sinistri del campionato e ancora della mischia bianconera, e Andrea Actis, altro giovane elemento che ha dato un ottimo contributo in questo inizio di stagione. Minervino è un giocatore ancora giovane ma con già esperienze importanti: vanta diverse presenze e una Coppa del Mondo di categoria con la Nazionale Argentina U20, arrivando anche a giocare la semifinale contro l’Australia nell’edizione 2019, e negli ultimi due anni è stato convocato con l’Argentina XV. Nativo di Buenos Aires, è cresciuto nel Lujan Rugby Club, squadra che partecipa al campionato della regione della capitale argentina. Può ricoprire anche il ruolo di pilone destro. 

Il Direttore Sportivo di Sitav Rugby Lyons Stefano Nucci ha commentato l’arrivo del nuovo pilone sinistro a Piacenza: “L’acquisizione di Minervino ha una motivazione sia tecnica che numerica: purtroppo il nostro Enrico Cafaro nel mese di dicembre ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico alla spalla, lasciando un importante ‘buco’ nel reparto di prima linea. Siamo entrati in contatto con Francisco Minervino che risponde alle nostre esigenze: un giocatore giovane, che può ancora crescere nella nostra squadra, ma con già esperienze importanti e che può dare un contributo da subito. Le sue doti fisiche sono notevoli, e in un reparto come il nostro in cui elementi giovani ed esperti lavorano molto bene insieme può crescere e diventare un giocatore importante. Altra dote importante è la sua duttilità: può essere schierato anche come pilone destro, ruolo in cui si è formato prima di essere spostato a sinistra nelle nazionali giovanili, fornendo soluzioni diverse al nostro staff tecnico.  Inoltre, conosce molto bene Santiago Portillo per aver condiviso il campo con l’Argentina XV nel 2020, e ha affrontato altri nostri giocatori argentini nella Super Liga: questo è un vantaggio affinchè possa ambientarsi da subito nel nostro gruppo, che finora è stata la forza della nostra squadra.”

Proprio della squadra e dell’immediato futuro ha parlato Stefano Nucci, anche per fare il punto della situazione a metà stagione. “Il gruppo ha dimostrato di valere un campionato di alto livello, e i risultati ottenuti finora sono lì a dimostrarlo. Nonostante non possiamo disporre di una rosa ampia come quella di altre squadre, i nostri giocatori stanno lavorando duramente per regalare ai nostri tifosi una stagione da sogno, e finora ci sono riusciti. In questo momento regna un clima di incertezza, con la sospensione dei campionati ‘minori’ fino al 30 gennaio, che impone prudenza e attenzione sia in campo che fuori. Finora i nostri giocatori sono stati attenti e non abbiamo grossi problemi con le positività, e speriamo che la stagione possa proseguire senza intoppi al meglio delle nostre possibilità. L’arrivo di Minervino sarà l’unico aggiustamento alla nostra rosa: dopo una prima metà stagione così positiva è giusto dar fiducia ai nostri giocatori.” 

Francisco MINERVINO; Pilone Sinistro; Nato a Lujan (ARG) il 5/2/1999; 173cm x 121kg 

Ramiro Valdés Iribarren firma col Rugby Colorno

Zebre Rugby Club comunica di aver raggiunto un accordo col Rugby Colorno circa il trasferimento dell’atleta Ramiro Valdés Iribarren.

L’ex capitano dell’Argentina U20 rinforza la rosa della prima squadra biancorossa, essendo terminato il suo contratto con la franchigia federale.

Il giovane pilone destro alternerà in settimana le sessioni di allenamento alla Cittadella del Rugby di Parma con quelle al club colornese, mantenendo, laddove richiesto, la possibilità di scendere in campo col XV di coach Bradley nei due tornei internazionali United Rugby Championship ed EPCR Challenge Cup.

Il passaggio del 21enne originario di Cordoba al Rugby Colorno, uno degli oltre 100 club affiliati alla “Zebre Family”, si colloca nella più ampia cornice del positivo e proficuo rapporto di collaborazione che lega la franchigia federale alla vicina società parmense che milita nel massimo campionato italiano Peroni TOP10.

A Ramiro va un grande ringraziamento per il contributo dato alle Zebre in questo inizio di stagione ed un caloroso in bocca al lupo per i prossimi passi della sua carriera.

Fiamme Oro si, ma come scelta sportiva per il futuro?

La notizia della settimana, se non del mese, è certamente la chiamata di due giovanissimi come Michelangelo Biondelli (Fiamme Oro Rugby) e Danilo Fischetti (Calvisano) da parte del c.t. Conor O’Shea al raduno della Nazionale a Verona, dal 21 al 24 ottobre. Due ragazzi classe 1998, due atleti che hanno ben figurato con l’Italia Under 20, passati per l’Accademia FIR e, soprattutto, due giocatori tuttora militanti nel campionato nazionale di Top12.

Tanti temi interessanti e degni di un’analisi, a cominciare dall’importanza stessa di un campionato forte e che dia continuità di impiego ai ragazzi, non solo per completarne la formazione in funzione franchigie e poi Nazionale, ma anche per creare un circolo virtuoso: si gioca di più, con continuità, si da spazio ai giovani, questi crescono, i migliori vanno in franchigia, mentre dall’estero o dalle franchigie stesse tornano giocatori che portano esperienza di un livello più alto. Ci vuol tempo, certo, e risorse, ma un campionato forte non può che far bene al rugby italiano e allo sport in generale.

Nel giorno di Calvisano vs Fiamme Oro, edizione di Coppa, una sorta di rivincita a due settimane dal primo storico successo delle Fiamme Oro in quel di Calvisano, il tema forte credo però sia il ruolo fondamentale dei club per la crescita dei giocatori. Calvisano del mix tra giocatori esperti e tanti giovani proiettati verso le Zebre o, talvolta, Treviso ne ha fatto un modello virtuoso, qualcuno dice anche un modello di business. Ma il modello virtuoso che ultimamente sta prepotentemente prendendo piede credo sia quello delle Fiamme Oro!

Talvolta in passato criticate perché al di là delle logiche dei club tradizionali, perché possano contare su di un concorso pubblico per far “campagna acquisti”, le Fiamme Oro Rugby dimostrano però sempre di più di essere una risorsa importantissima per il rugby italiano, oltre che per lo sport italiano in generale. Non solo per la possibilità di garantire un futuro lavorativo ad atleti già all’apice della carriera e orientati ad un domani, ma proprio come club di formazione per giocatori che possano poi affermarsi sulla scena internazionale, per di più un club che ha tutte le qualità per puntare alla vittoria del campionato.

A dare il via a questa tendenza è stato certamente Carlo Canna, arruolato ancora da giovanissimo (20 anni, stagione 2012/13) e lanciato prima in campionato e poi sulla scena internazionale. Miglior giocatore del campionato 2014/15, tuttora arruolato in Polizia, Canna è stato il 22 agosto 2015 il primo rugbista delle Fiamme Oro a rivestire la maglia azzurra, ben 29 anni dopo Luigi Troiani. Da il passaggio alle Zebre, la Coppa del mondo del 2015 etc… è una storia che tutti bene conosciamo.

Con Canna era stato arruolato anche l’allora sconosciuto pilone Giuseppe Di Stefano, cresciuto negli anni a tal punto da vestire le maglie di Zebre ed Italia Emergenti, prima di essere ingaggiato dal Benetton Treviso. Nel 2017 è stata invece la volta, lato Zebre, di Roberto Tenga e Maicol Azzolini, che va ricordato ha anche lui solo 23 anni. Un po’ come dire la vocazione a selezionare bene il talento e farlo rendere la meglio c’era già, ma è realmente nelle ultime due stagioni che le Fiamme Oro hanno dato una svolto importante in tal senso, in primis ambiando completamente il tipo di arruolamento.

Nessun cimitero degli elefanti dunque, benché in rosa dei veterani come Cristiano e Caffini o un “eroe di guerra/rugby” come Favaro siano fondamentali per dare l’esempio e continuità al progetto, ma sempre di più attenzione a puntare su giocatori giovani, motivati e che possano arrivare in alto, nella Nazionale Maggiore. 

Essendoci però un arruolamento con concorso pubblico, certo, questo non sarebbe possibile se in primis non fossero i ragazzi stessi a vedere nelle Fiamme Oro un’opportunità. E non è una questione di “posto fisso”, ma di ricerca dell’opportunità tecnica per fare bene e poter crescere realmente nel rugby di alto livello. C’entrano le scelte della società, ma c’entra anche la scelta di affidare la gestione ad un tecnico come Gianluca Guidi, che ben conosce i giovani e che ha alle spalle una carriera davvero importante con le nazionali giovanili.

Dal suo arrivo si è così intensificata questa tendenza, ma a beneficiare non sono state certo le sole Fiamme Oro, le cui ambizioni scudetto non sono mai state così forti, ma le franchigie stesse e anche la Nazionale. La stagione 2017/18 è stata infatti quella di Giovanni Licata, arruolato al termine dell’Accademia Under 20 e messo a disposizione come Permit in una stagione dall’inizio difficile, ma da incorniciare, per le Zebre. 

Se il 21enne Licata è ormai un volto noto per i tifosi italiani e per quanti seguono anche solo la Nazionale, sono in molti i ragazzi da tenere d’occhi a partire da Jacopo Bianchi, man of the match dell’ultimo successo delle Fiamme Oro a Calvisano e già permit con le Zebre. Terza linea anche lui, come Licata, 20 anni anche lui come Biondelli e come il centro Ludovico Vaccari, già aggregato alla franchigia federale.

Quest’anno poi sono stati altri quattro gli Under 20 ad essere arruolati in polizia: l’ala Giovanni D’Onofrio (già permit alle Zebre), il centro Alessandro Forcucci, i piloni Leonardo Mariottini e Matteo Nocera, tutti elementi che possono lasciare il segno anche in maglia azzurra. Per quanti vedano come inusuale, anche rispetto al recente passato, un flusso così importante di ragazzi Under 20 verso le Fiamme Oro ci sono dunque da fare delle riflessioni importanti, anche sul tipo di proposta tecnica offerta dalle alternative.

Proposta tecnica su cui le Fiamme Oro Rugby hanno dimostrato di investire molto, e che per alcuni atleti rappresenta già un’opportunità per il futuro. Solo quest’anno dei ben 16 giocatori che hanno lasciato la rosa (limitata a 35 atleti) quattro sono rimasti all’interno dello staff tecnico tra prima squadra e settore giovanile: Sepe, Di Massimo, Zitelli e Calabrese. Tutti gli altri che sono usciti dal gruppo sportivo, sono invece liberi di accasarsi ad altre squadre, quando liberi dai servizi di Polizia. E’ quanto successo a Gianmarco Duca con la Lazio, per esempio, a dimostrazione che un arruolamento giovane può rappresentare un ulteriore risorsa per il campionato stesso, ragionando sul lungo periodo.

La chiamata di Michelangelo Biondelli non rappresenta perciò un fulmine a ciel sereno, rientra in un progetto tecnico che ha dimostrato di poter sostenere e valorizzare le qualità del ragazzo. Qualità ben note a quanti ne hanno seguito l’attività a livello giovanile, tra Rovigo e Accademia, o il primo anno in Top 12 a Viadana. Prima Pippo Frati e ora Gianluca Guidi hanno voluto credere in lui, dandogli un ruolo di grande responsabilità e certamene la chiamata in maglia azzurra di Lallo, a solo 20 anni, è merito delle qualità del ragazzo, ma anche di chi ha avuto il coraggio di fare queste scelte e di quanti lo hanno formato.

Non posso certo nascondere la mia, nostra, vicinanza professionale a Biondelli, così come non nascondo la stima che nutro per Danilo Fischetti che tante volte ho visto giocare, ma sono certo che entrambi saranno stati quasi increduli, ma entrambi sanno che c’è ancora tanto da fare e lavorare. A maggior ragione però credo che vada ringraziato chi dimostra di credere in questi ragazzi, chi su di loro ha investito tanto, così come vanno portati alla luce dei temi importanti, reali e meno banali di quanto potrebbe sembrare.

Calvisano cambia sponsor: da oggi sarà Kawasaki Robot

Da oggi sarà Kawasaki Robot Rugby Calvisano. Il club calvino ha infatti comunicato il cambio di sponsor con una nota ufficiale pubblicata sui propri profili social. Non sarà più Patarò dunque a rappresentare la compagine giallonera, bensì l’azienda leader nel mondo per la costruzione di robot antropomorfi. Ecco la nota ufficiale

‘Kawasaki Robot, leader nel mondo per la costruzione di robot antropomorfi, è il nuovo sponsor del Rugby Calvisano.
Attraverso questa azione di marketing, l’azienda ha inteso rafforzare il proprio brand in un’area industriale ad altissima vocazione tecnologica.
L’investimento della Kawasaki Robot si inquadra nello sfruttamento di tutte le sinergie e benefici d’immagine che deriveranno all’industria giapponese dall’organizzazione dei Campionati Mondiali di Rugby del 2019 in Giappone .
Mr Iwase, responsabile marketing della divisione robot della Kawasaki, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Reputiamo che questo abbinamento commerciale con una delle prime squadre di rugby del massimo campionato Italiano sia estremamente vantaggioso in questi due anni a cavallo della Coppa del Mondo per la promozione del nostro marchio e del nostro prodotto. Siamo contenti di questo abbinamento, volto a sviluppare maggiormente il nostro prodotto in Italia, che costituisce il Paese europeo in cui siamo maggiormente presenti”.
L’accordo è biennale e sarà relativo alle stagioni sportive 2018-2019 e 2019-2020.
Il Rugby Calvisano  ha dichiarato invece il Presidente Alessandro Vaccari – è orgoglioso del nuovo main sponsor e augura il benvenuto alla Kawasaki Robot. Nel contempo, ringrazia la società “ Il Pastaio di Brescia” licenziataria del marchio “Pataro’” per il sostegno ricevuto nei due anni passati di collaborazione commerciale”. (foto profilo Facebook Rugby Calvisano)

VALORUGBY EMILIA: MIRKO AMENTA, NESSUN “CASO” MA UNA SCELTA DI VITA PER LA FAMIGLIA

In merito a quanto riportato su Rugbymercato e Rugbymeet, il Valorugby Emilia ha inviato una nota di precisazione sulla scelta di Mirko Amenta di trasferirsi a Reggio Emilia:

MIRKO AMENTA: NESSUN “CASO”

MA UNA SCELTA DI VITA PER LA FAMIGLIA

CHE GLI FA ONORE

Valorugby Emilia S.S.D. manifesta sconcerto con riferimento alle dichiarazioni su Mirko Amenta ricondotte al signor Maurizio Montalto, storico ex presidente delle Fiamme Oro.

Accusare pubblicamente qualcuno di disonestà intellettuale è di per sé un fatto grave, ancor più se l’accusa si conferma provenire da una persona autorevole, che ha alle spalle una carriera nelle forze dell’Ordine e nello sport nazionale, e come tale può avere più ampia risonanza.

Proprio il vissuto della fonte citata induce a non voler lasciare spazio a possibili speculazioni circa le ragioni di tali dichiarazioni proprio alla vigilia di un match importante quale quello che si terrà sabato prossimo tra Valorugby Emilia e Fiamme Oro.

Per dovere di verità, questi peraltro i fatti.

Dopo cinque anni di vita in caserma, di abnegazione e dedizione tali da fargli attribuire la fascia di capitano del Gruppo Sportivo Fiamme Oro di rugby, Mirko Amenta in primavera ha deciso di riunirsi alla propria famiglia, anche in considerazione dell’arrivo di una seconda figlia (Andrea, nata ad agosto).

Il suo post di addio al rugby è datato 5 maggio, e riflette evidentemente lo stato d’animo e la decisione presa da Mirko con la sua famiglia.

A Reggio Emilia la realtà di riferimento del rugby era il Rugby Reggio A.S.D. e Valorugby era all’epoca la denominazione di un progetto, legato al rapporto giovani – sport – impresa, che accomunava da qualche anno alcuni sponsor.

Da metà giugno ha preso vita un progetto diverso, e Valorugby Emilia S.S.D., con una nuova proprietà, ha acquisito infine il titolo sportivo del Rugby Reggio A.S.D.

La nuova realtà ha quindi avviato, da luglio, una vera e propria corsa per costruire la squadra che avrebbe partecipato al campionato TOP12.

La fortuna aiuta gli audaci, si dice, ed in effetti è stata “audace” l’idea di contattare Mirko Amenta – esempio di passione e determinazione – e chiedergli di diventare parte integrante di un progetto, quello di Valorugby Emilia S.S.D., che oltre a rappresentare l’unica realtà emiliano-romagnola in TOP12, ha concepito quale obiettivo primario, con il superamento della logica campanilistica delle nostre città, la diffusione della pratica del rugby tra i ragazzi e l’inclusione sociale.

Valorugby Emilia ha sede nella città del Reggio Emilia Approach, ovvero del sistema educativo per bambini 0-6 anni riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo (www.reggiochildren.it), in una regione ospitale tradizionalmente nota per la qualità della vita e per le sue istituzioni scolastiche e sanitarie.

Il Mirko Amenta marito e padre ha dunque valutato in estate questa nuova possibilità, arrivando a preferirla, perché a Reggio Emilia, che si autodefinisce “la città delle persone”, potrà coltivare la sua passione per la palla ovale ed al contempo soddisfare al meglio, si auspica, tutte le esigenze di vita dei suoi cari.

Nessuna condotta non onorevole, dunque, ma semplicemente il cogliere una nuova opportunità per la sua famiglia.

Per quanto sopra, siamo convinti che Mirko possa guardare negli occhi chiunque: ex colleghi, amici – tutti giovani impegnati come lui a costruire il proprio percorso di vita – e ci auguriamo lo faccia anche domani, quando li ritroverà sul campo e al Terzo Tempo post partita.

Ufficio stampa VALORUGBY EMILIA

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