Rivoluzione al Rugby Firenze, dopo 18 anni Paolo «Ciafo» Ghelardi lascia la panchina del club. «Praticamente mi hanno messo le valigie sull’uscio e mi hanno detto di andarmene», tuona sulle pagine del CorriereFiorentino un Ghelardi visibilmente scosso per l’accaduto. «Dopo quarant’anni di carriera sono stato sfiduciato. Mi hanno offeso continua perché la vicenda poteva essere gestita in maniera diversa. Capisco che un rapporto non può essere eterno e nelle ultime tre stagioni ho sempre rimesso a disposizione della società il mandato alla fine del campionato, ma si poteva ani-vare a una soluzione amichevole. Non mi si può sempre dire sei insostituibile e poi, da un giorno all’altro, decidere che non servo più».
La tensione tra tecnico e dirigenza sarebbe nata su come impostare la prossima stagione. «In società ci sono problemi – continua l’intervista all’ex allenatore - anche perché l’anno scorso lo sponsor si è ritirato a metà stagione ed è necessario trovare soldi per poter fare un buon campionato. Giusto valorizzare il settore giovanile ma io ho proposto l’acquisto di alcuni giocatori nei ruoli chiave visto che tre nostri giovani se ne sono già andati, tra cui Menon al Rovigo. E passata la linea dei ridurre i costi. Firenze rischia di fare come Livorno retrocesso in À2».
Il rapporto è ormai compromesso, dunque: «Non ci rimetto più piedi in società – conclude Ghelardi - ma non abbandono la carriera da allenatore. Se mi capita un’offerta interessante sarò felicissimo di accettarla. Quando entrai nel Cus era il 1972. La storia ora è finita».
A guidare i biancorossi toscani sarà ora la coppia formata da Giulio Sordini e Marcelo Segundo.
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