La Federazione inglese inizierà uno studio per capire i potenziali effetti che la concussion provoca nei giocatori di rugby. Più di 200 ex atleti – di età superiore ai 50 anni – si sottoporranno a test e analisi che verranno poi messe a confronto con quelli di persone che, durante la loro vita, non hanno subito continui colpi alla testa. La situazione vissuta dal capitano dell’Inghilterra, Dylan Hartley, ha allarmato un po’ tutti, con il giocatore che potrebbe mettere fine alla propria carriera nel caso subisse un altro trauma alla testa. L’obiettivo dello studio – come spiegano i vertici della RFU – è capire se e quali connessioni possono esserci tra i traumi alla testa subiti dai giocatori e malattie quali SLA, Parkinson e dolori cronici al cervello. Tali test verranno condotti dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine, Queen Mary University of London, Institute of Occupational Medicine, University College London e Oxford University.