Per il momento è solo un rumors. Un sogno di inizio estate che regala colore a una fase di mercato intensa, durante la quale i club stanno progettando e portando a termine le diverse strategie di rafforzamento.
Ma il nome di Alberto Lucchese è tornato nei corridoi di Eccellenza e negli ultimi giorni è nato un affascinante accostamento con Mogliano. Proprio oggi infatti la società veneta ha ufficializzato l’addio al rugby giocato di Endrizzi e la promozione dello stesso a team manager (leggi qui). Endrizzi che in campo comandava la mischia con la numero nove. La stessa maglia che aveva consacrato Avo campione d’Italia con il Marchiol di Casellato.
Era il 2013. Per Lucchese, mediano di mischia classe ’86, affidabile e al tempo stesso spregiudicato, trampolino di lancio per una carriera destinata a crescere. Sembrava diretto a Rovigo, andò a Treviso. A giocarsi il Pro12 prima e il Sei Nazioni poi con la maglia azzurra. Poi però, qualcosa si è inceppato nel suo percorso ovale.
Da un paio d’anni infatti Lucchese ha concentrato tutte le sue attenzioni al mondo del lavoro (vero). Ma da alcune settimane il ragazzo di Treviso, tanto istrione in campo quanto riservato nella vita privata – atteggiamento posato e da professionista, mai una dichiarazione fuori posto – ha ricominciato a cercare una nove vacante.
Si rumoreggiava Padova, ma i campioni d’Italia non molleranno Su’a.
Ora si parla di Mogliano. Per un ritorno alle origini. E per ricominciare da dove, molto (se non tutto), ha avuto inizio.