I due indici uniti a ogni punto segnato. Il pensiero rivolto a un amico in difficoltà. Un omaggio alla loro amicizia. La speranza di trovare una cura alla peggiore delle malattia muscolari. Owen Farrell ha riproposto anche in questa finestra di test match internazionali la sua tipica esultanza seguita ai punti segnati con la maglia della Rosa.
L’apertura dei Saracens, diventato leader di un gruppo che ora punta deciso alla coppa del Mondo in Giappone, anche durante i match giocati contro Sud Africa, Nuova Zelanda, Giappone e Australia ha esultato in onore del piccolo Jack Johnson.
Il numero dieci dell’Inghilterra infatti è rimasto colpito dalla storia del bambino di Wigan, figlio di un caro amico ed ex compagno di squadra del padre e affetto dalla terribile distrofia muscolare di Duchenne. Una patologia caratterizzata da una degenerazione progressiva dei muscoli che si manifesta nella prima infanzia e che non conosce cura.
Farrell, che parla di Jack come ‘uno dei bambini più forti del mondo’ è diventato ambasciatore della Charity Joining Jack – ecco il perché dei due indici uniti a riprodurre due J – creata dalla famiglia del piccolo sostenitore ovale con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare alla ricerca.
‘Siamo tanto riconoscenti a Owen per il suo supporto – così la famiglia Johnson -. E’ un ambasciatore fantastico e ci porta sempre nel cuore’.
Come Farrell, anche l’ex compagno di Nazionale Ben Burgess e l’ex ciclista Bradley Wiggins sostengono la campagna di ricerca lanciata dalla famiglia. Una battaglia dura vissuta nel nome del rugby e dell’amicizia tra questi due ragazzi.