Dopo una settimana di lavoro il Mogliano abbraccia oggi coach Eugenio. Il tecnico, assente per un viaggio pianificato già da marzo, nel tardo pomeriggio dirigerà il primo allenamento della nuova stagione, la sua prima nel massimo campionato. «Sono carico, entusiasta di affrontare questa nuova avventura con un gruppo nuovo, uno stimolo in più», ha detto ieri a La Tribuna di Treviso. «Gli uomini che sono arrivati a Mogliano sono bravi ragazzi e giocatori ideali per il nostro gioco e la nostra filosofia. Alridge? Giocatore solido, tattico, arriverà nei prossimi giorni. Lo abbiamo preso per il suo buon gioco al piede, sia come calciatore ma soprattutto come gestione del gioco. Il mio amico Wayne Smith (assistant negli Ali Blacks) mi ha confermato queste sue capacità».
Da mercoledì la squadra si trasferità in ritiro al Nevegal. «Doppio allenamento per tre giorni e, domenica mattina un test tra di noi spiega Ma quello che cerchiamo è cementare il nuovo gruppo». Un primo passo verso un campionato in cui i valori non sono ancora ben chiari dopo le assenze di Benetton Treviso e Viadana, e le fusioni di Parma. «E speriamo di non perdere L’Aquila… La scelta della Celtic per l’alto livello italiano ci sta, forse quest’anno e il prossimo l’Eccellenza avrà una flessione, ma con la riduzione del numero degli stranieri, i giovani italiani dovranno abituarsi a quel livello. Credo che la nostra filosofia (rugby e lavoro) sia la strada da percorrere: il rientro mediatico è basso, dobbiamo produrre spettacolo così le televisioni pagano per i diritti, oppure tornare a riempire gli stadi come negli anni’80. Avere giocatori del posto permette di portare altri ragazzi, ragazze e amici allo stadio. Forse avrei preferito giocare il sabato, ma per noi cambia poco. Mi ero solo un pò lusingato di poter passare qualche domenica in più con la famiglia».
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