A una settimana dalle dimissioni l’ex tecnico del Marchiol Moglinao, Eugenio Eugenio, si è confessato oggi sulle pagine de LaTribuna di Treviso. «E’ stata una decisione esclusivamente mia – ha spiegato Eugenio, che ha lasciato dopo un anno e mezzo ed un inizio di stagione al di sotto della aspettative – non ho avuto pressioni da nessuno , purtroppo sono arrivato a un punto in cui non mi sentivo più in grado di dare il mio contributo e la misura, come si usa dire, era colma». E a far tracimare il vaso non sarebbe stato un particolare episodio ma una serie di situazioni che lo hanno messo nelle condizioni di prendere questa scelta. «Non sto a dire chi, cosa, come, ma non mi sentivo più in grado di dare il giusto apporto alla squadra. Era giusto farsi da parte perché non riuscivo più a sostenere questo impegno. Spero almeno che serva per dare una scossa».
L’annuncio, una settimana fa, aveva sorpreso un po’ tutti. «Ci ho pensato 24 ore e poi ho deciso. La settimana prima della gara con Venezia c’erano state riunioni su riunioni, tante parole a cui poi non sono seguiti i fatti sul campo, fatta eccezione dei primi 11 minuti e lunedì ho capito che era il momento di prendere una decisione e l’ho comunicato a società e giocatori». Un fulmine a ciel sereno. «Purtroppo – continua – era da qualche settimana che non riuscivo a dormire la notte, in testa avevo il Mogliano ma anche un’altra faccenda personale. Rassegnando le dimissioni non ho voluto fare alcuna mossa per spronare l’ambiente, magari attendendo che la società mi desse maggiore autorità – ci tiene a precisare – solo la mia famiglia lunedì sera al momento di andare al campo sapeva che avrei mollato».
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