L’Aquila, ad un passo dalla conquista dei play off, grazie al vantaggio di 18 punti dal Valpolicella a sei turni dalla conclusione, ha iniziato il conto alla rovescia per la qualificazione agli spareggi promozione. Potrebbero bastare un paio di vittorie per raggiungere anzitempo il primo obiettivo di stagione e iniziare a preparare al meglio la seconda fase. Anche nella partita giocata a Recco prima della sosta, la squadra del tecnico Nanni Raineri è uscita imbattuta, grazie a una rosa ampia e affidabile.
«È stata una partita faticosa giocata a ritmo elevato», afferma il trequarti classe 1992, Giulio Forte, «abbiamo avuto delle occasioni, ma siamo stati impazientì e abbiamo sprecato per troppa frenesia». Nato a Catania, con la passione per la palla-ovale trasmessa dal padre, ex giocatore dell’Amatori Catania, Giulio Forte ha scelto L’Aquila per la sua lunga tradizione.
«Ho iniziato a giocare a rugby a 4 anni ed è da sempre, sin dai primi temi a scuola, il mio sogno giocare ad alto livello», confida il giovane atleta siciliano, «a Catania ho raggiunto la Nazionale under 18 e 19, poi sono passato al Cus Torino, dove ho anche iniziato l’università di Scienze motorie».
In Abruzzo da questa estate, ha collezionato finora 11 presenze, frenato nelle prime giornate da un infortunio. «Potevo venire già lo scorso anno, ma poi il trasferimento non si è concretizzato», sostiene Forte, «quando sono stato chiamato in estate ho accettato subito, senza curarmi delle condizioni».
«A gennaio ho ricevuto un’offerta importante a livello economico, ma non me la sono sentita di lasciare squadra e città a cui sono molto legato». Grande la fiducia del tecnico Raineri nei confronti di Forte, anche per la sua duttilità nel reparto dei trequarti: «Mi trovo bene con Raineri, sono cresciuto molto grazie ai suoi consigli».
Mercoledì 19 marzo 2014, Il Centro. Tommaso Cantalini.