Frattura al collo. Tumore alla bocca. E ora Rio. L’incredibile storia di Jillion Potter, l’indistruttibile

L’hanno già soprannominata ‘Indistruttibile’. Perchè altro aggettivo non renderebbe giustizia alla vita di Jillion Potter, capitana della Nazionale femminile di rugby Seven statunitense, pronta all’avventura olimpica di Rio. Sì perchè se sopravvivi a una seria frattura cervicale, a una rara forma di tumore alla bocca e a otto durissimi mesi di chemioterapia per poi tornare in campo e giocarti l’Olimpiade altro non puoi essere, se non indistruttibile. E’ incredibile la storia della 29enne di Austin, cresciuta a La Cueva High School (New Mexico) e che agli allenamenti di basket ha voluto affiancare anche la palla ovale. Amore sbocciato grazie al rugby a 15 prima e al Seven poi. Nel mentre però, due duri colpi hanno rischiato di cancellare il suo sogno ovale. Per sempre. Nel 2010 una frattura cervicale della vertebra C 5, infortunio dal quale si è ripresa tornando a calcare quel campo verde che non ha voluto abbandonare nemmeno dopo la tremenda diagnosi ricevuta nel 2013: rara forma di tumore alla bocca. ‘Quando ricevetti la notizia, ero scossa, ma non piansi – ricorda la giocatrice a stelle e strisce -. Tutto quello che sapevo è che non volevo dirlo a mia mamma. Fu un periodo molto duro…’. Ma la natura guerriera di Potter l’ha aiutata nel faticoso cammino in ospedale. Percorso durante il quale anche il rugby ha svolto un ruolo chiave. ‘Il rugby mi ha insegnato la disciplina, la mentalità vincente, il duro lavoro e l’integrità. Tutti aspetti chiave nella mia lotta contro il cancro’. Conosciuta la sua storia, anche World Rugby ha voluto far sentire la sua vicinanza all’atleta, realizzando un video emozionale dove molte giocatrici hanno espresso sostegno e vicinanza alla compagna (‘ce la farai’, ‘ci rivedremo in campo’, ‘non mollare’, ‘sei una guerriera’, ‘sorridi sempre’, ‘siamo con te’, alcuni dei messaggi lanciati dalle giocatori di tutto il mondo, passandosi l’ovale); il video, collegato a una campagna di crowdfunding è servito per raccogliere 30.000 Dollari, poi donati alla Jillion per i suoi trattamenti ospedalieri. Cure terminate la scorsa primavera, in tempo per indossare nuovamente scarpe con i tacchetti e la divisa della Nazionale in vista di Rio. Obiettivo che, in fondo al cuore, Jillion Potter ha sempre saputo di poter raggiungere.

 

Autore: Manuel Zobbio

Marketing Communication Manager presso Zani Serafino, azienda storica del cookware e del design made in Italy. Un master di specializzazione del Management dell'Atleta. E' con Marco Martello il referente italiano di Digidust Sport, primaria agenzia internazionale di marketing e sport management specializzata nel rugby. Co-Fondatore di RugbyMercato.it e anima di PiazzaRugby.it dal 2009, ha fatto parte della redazione del mensile Rugby! magazine, del settimanale lameta e di MondoRugby.com, collaborando anche con l'European Rugby Cup.

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