Due ragazzi tornano a casa, di notte, lungo una strada veloce, troppo trafficata, troppo poco illuminata. Forse parlano o forse proseguono in silenzio (è tardi) e d’un tratto accade l’imponderabile.
Umberto Orsenigo riesce a reagire, come pochi potrebbero, allo shock dell’amico che vola via, falciato da un’auto nel buio.
Riesce a fare un massaggio cardiaco a Mihai, l’amico colpito, permettendogli di continuare a combattere per la propria vita.
Ecco, oggi oltre alle preghiere per la vita di Mihai Ciju vorrei esaltare il gesto speciale di un ragazzo normale, che ha reagito a una situazione dura, imprevista ed inimmaginabile solo pochi secondi prima.
Umberto è un eroe normale, perche gli eroi normali fanno cose eccezionali. Gli eroi normali sono i vigili del fuoco del terremoto, i chirurghi che salvano le vite, ma anche chi fa il proprio dovere, tutti i giorni, con volontà e passione.
Sarebbe stato meglio non parlare di Umberto, sperare che quella serata si concludesse con qualche altra cazzata e una buonanotte, ma purtroppo non è andata così.
E allora semplicemente grazie Umberto, perché eri lì a fare la cosa giusta, a far vedere che cosa può essere un ragazzo di 20 anni.
I ragazzi di vent’anni, che spesso non capiamo, perché siamo noi incapaci di cambiare, che critichiamo senza sforzarci di comprendere.
I ragazzi di vent’anni che studiano e lavorano, spesso senza un futuro chiaro davanti, e che in una notte di dicembre possono diventare eroi normali.
Ora la palla è all’altro ventenne, Mihai che deve farcela con forza e tenacia, per cercare di restare in campo.
La partita è di quelle dure, ma vincere sarà estremamente bello, e questa volta sarà realmente l’unica cosa che conta.