Di Gavin Henson si è sempre fatto un gran discutere, anche adesso che l’ex ragazzo prodigio del rugby gallese è lontano dai campi da gioco da oltre un anno a causa di una serie di problemi fisici che ne avevano limitato l’impiego già durante la stagione 2008/09. Problemi che l’avevano spinto a prendersi un periodo sabbatico dal rugby, godendosi l’esperienza della paternità, ma anche alimentando di volta in volta le voci più disparate: dall’addio definitivo, ad un possibile passaggio al XIII (nativo di Bridgend è stato spesso avvistato agli incontri dei Celtic Crusaders prima del loro trasferimento a Wrexham), per arrivare ad un graduale rientro nella Championship inglese con gli ambiziosi London Welsh.
Mentre la stampa gallese continuava a sperare in un suo ritorno per dare equilibrio e fantasia al gioco della nazionale, tanto da considerarlo come una sorta di medicina per tutti i mali e tutte le occasioni, anche lo stesso Gatland si è spesso detto fiducioso sulla possibilità di riaverlo presto in rosa. Un rientro che sarebbe ora imminente, ma lontano dai palcoscenici europei: avvezzi a pescare al Nord (Michalak, Hernandez e Andy Goode sono un chiaro esempio di questa politica) gli Sharks gli avrebbero infatti proposto di tornare in campo in Sud Africa, facendo leva sulla presenza nello staff tecnico di John Plumtree, proprio colui che quando era alla guida di Swansea lanciò il giovane Henson, dando il la ad una brillante quanto discussa carriera internazionale. L’occasione giusta per tornare a sperare in una convocazione per la World Cup 2011, tornando a far parlare di se per il rugby e non per le apparizioni sui rotocalchi, che hanno riempito pagine e pagine parlando della sua relazione con la cantante Charlotte Church e ne hanno fatto una delle principali icone metrosex. «Se Gavin pensa di aver bisogno di un cambio di scena quaggià è il benvenuto» ha ammesso lo stesso Plumtree in una dichiarazione al Western Mail, dicendosi altresì convinto che le qualità di Henson con la palla in mano ne facciano un giocatore perfetto per il Super Rugby, che sarebbe poi il palcoscenico ideale per riconsegnare al mondo del rugby un talento di cui si sono ormai perse le tracce. A complicare un po’ le cose vi sarebbe il contratto in essere, ma sospeso tra il 28enne e gli Ospreys, ma gli Sharks sarebbero già pronti a trovare un accordo.
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