A neanche due giorni dalla storica promozione in Premiership gli Exeter Chiefs hanno messo a segno il loro primo ingaggio e si tratta di un (quasi) sorprendente ritorno in campo: quello dell’ala ed ex capitano dal Bath Andrew Higgins, ritiratosi al termine della scorsa stagione in seguito allo scandalo droga che ha colpito il club ed in cui è stato personalmente coinvolto, al pari di Michael Lipman (ora in Australia) ed Alex Crockett (recentemente tornato in campo con Bristol), venendo quindi squalificato per otto mesi. Completamente sparito dalle cronache, Higgins rientra così sulle scene ricoprendo perfettamente la parte del giocatore che ha qualcosa da dover dimostrare, proprio come piace a Rob Baxter, coach di Exeter.
«Tutti i nostri ingaggi per la scorsa stagione e per questa sono stati basati proprio sulla ricerca di giocatori che hanno qualcosa da dimostrare – ha spiegato lo stesso Baxter a Express e Echo – se guardate a James Scaysbrook, Phil Dollman e Mark Foster loro erano tutti giocatori che avevano un forte bisogno di dimostrare il proprio valore dopo essere stati tagliati fuori da una squadra di Premiership o per non essere stati in grado di farlo nel loro precedente club. La cosa fondamentale per Andrew è che anche lui ha qualcosa da dimostrare. Ho avuto un incontro davvero positivo con lui e penso che sia un ragazzo che non veda l’ora di far vedere alle persone che buon giocatore sia e di lasciarsi tutte le altre cose alle spalle. Non ha eluso nessuna delle domande che gli ho fatto. E’ stato veramente onesto. La gente potrebbe pensare che possa trattarsi di un rischio, ma non lo è».
Baxter ha quindi rivelato che l’accordo con Higgins era precedente alla finale vinta mercoledì e quindi totalmente indipendente dalla promozione.
Nonostante l’esito della finale favorevole ai Chiefs, resterà invece a Bristol il mediano d’apertura Adrian Jarvis. Il 26enne ex internazionale con l’Inghilterra Under 21, arrivato dagli Harlequins all’inizio della stagione 2008/09 ha raccontato ai microfondi di BBC Radio Bristol di trovarsi veramente bene in città e nel club e di non voler partire. Bristol è la mia casa adesso ha sottolineato, nonostante 274 punti in 31 partite quest’anno gli garantirebbero più di un club interessato.
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