Il d.s. Ballico non lascia Udine

Smentite le voci di abbandono dell’incarico di direttore sportivo del Rugby Udine, nel corso della riunione in programma martedì del Consiglio direttivo del club Claudio Ballico è tornato sui suoi passi, forte della stima dei dirigenti bianconeri. Sulle pagine del MessaggeroVeneto oggi ha voluto spiegare i retroscena dalla vicenda.
«Premetto che la mia decisione non era assolutamente dovuta a situazioni tra me e il Rugby Udine – attacca -. Nell’ultimo anno e mezzo della mia gestione, sono stato invece oggetto di violente critiche, offese e calunnie da parte di certi dirigenti della Leonorso, che mi hanno portato a un punto di saturazione. Così, dato che il mio contratto con il Rugby Udine era in scadenza, avevo deciso di non rinnovarlo, di uscire insomma, dall’ambiente».

Sembra comunque un controsenso che a pagare per colpe non sue dovesse essere la maggiore società udinese. «Infatti, alla fine, così ho pensato anch’io, convinto oltretutto dalla stima e dalla fiducia che i suoi dirigenti mi hanno ribadito martedì sera. Sto ricostruendo la squadra per il prossimo campionato: come avrei potuto abbandonare la barca proprio a metà del guado?»

Dunque sembra che questa spiacevole situazione sia già dimenticata? «Per nulla – ribatte sicuro Ballico -, non posso dimenticare tutte le offese ricevute. Proseguirò con la consueta serenità nel mio lavoro, ma a suo tempo vuoterò il sacco e contesterò punto per punto le accuse mosse contro di me».

Ne può citare qualcuna? «Mi si fa colpa, per esempio, di avere risentimenti personali nei confronti di qualcuno. Posso senz’altro avere vedute differenti sul modo di operare, e questo credo sia legittimo per chiunque, ma ciò non deve avere alcuna implicazione sul piano personale. Nella mia figura istituzionale di dirigente federale quale sono, io avrei danneggiato la Leonorso. Figuriamoci! L’ho creata io e poi l’ho lasciata in mano ad altri: come potrei danneggiarla?».

E adesso come pensa di intrattenere i rapporti futuri con questa società. «Esattamente come è sempre stato, con onestà. La Leonorso avrà sempre tutto ciò di cui abbisogna, oltre che il mio rispetto. I miei principi fondano sul fatto che prima di tutto vengono i bambini, e questi non devono soffrire di situazioni personali. Io vado avanti con serenità».

Autore: Manuel Zobbio

Marketing Communication Manager presso Zani Serafino, azienda storica del cookware e del design made in Italy. Un master di specializzazione del Management dell'Atleta. E' con Marco Martello il referente italiano di Digidust Sport, primaria agenzia internazionale di marketing e sport management specializzata nel rugby. Co-Fondatore di RugbyMercato.it e anima di PiazzaRugby.it dal 2009, ha fatto parte della redazione del mensile Rugby! magazine, del settimanale lameta e di MondoRugby.com, collaborando anche con l'European Rugby Cup.

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