Luglio. 1891. Il Dunottar Castle attracca a Cape Town. Dalla nave scendono 20 ragazzi. 20 rugbisti, inglesi e scozzesi. A guidarli, W.E. Bill MacLagen, tre quarti scozzese a capo di quella spedizione. Inizia così il primo tour dei British Lions in Sud Africa, terra che, prima di allora, non aveva mai ospitato selezioni straniere.
Del team britannico, selezionato dalla RFU, solo 8 giocatori avevano maturato un’esperienza internazionale in precedenza. Il primo match è a Cape Town contro una selezione locale. Vincono i British Lions al termine di un match dove, a segnare per i sudafricani, è Charles ‘Hasie’ Versfeld (fratello di Loftus). Sarà l’unica meta subita dai britannici durante l’intero tour.
Il primo test ufficiale viene giocato poi a Porth Elizabeth contro una selezione di atleti sudafricani capitanati da H. H. Castens (non esisteva ancora la Nazionale sudafricana). Risultato, 4-0 per i British. Il secondo test è a Kimberly (3-0 per i Lions con Bob Sneddon che guida i locali) e il terzo a Newlands (Sud Africa in mano ad Alf Richards). Altro 4-0 per gli europei.
224 punti segnati. 1 subito. Questo il bottino dei British Lions in quello che diventerà il primo tour sudafricano della storia dei Lions. Nonché il principio di un cammino che, dal 1888 (anno del primo tour in assoluto, giocato tra Australia e Nuova Zelanda) continua ricco di suggestione e magia.