L’Ad Maiora sabato ha dato il benvenuto al mediano di apertura sudafricano Karlo Aspeling. Ad accogliere a Malpensa il 26enne di George c’erano il direttore sportivo Salvo Lo Greco, il capitano Andrea Merlino e il team leader più esperto Davide Malvagna, che hanno subito fatto il possibile per contribuire all’ambientamento del nuovo regista cussino, guidato già in serata nel suo primo giro cittadino.
«Karlo – racconta Lo Greco – è veramente contento di aver scelto di venire da noi. Aveva altri contatti per andare o in Currie Cup o al Timisoara, in Romania, dal suo vecchio allenatore Danie de Villiers. Lo stesso de Villiers gli ha consigliato il CUS Torino, come società giovane e universitaria di ottimo livello, nella quale avrebbe potuto migliorare agli ordini del suo connazionale Andre Bester. In Sud Africa Aspeling si è piazzato secondo con gli Swd Eagles nel suo campionato e stava disputando i playoff per andare nel girone A della Currie Cup, ma ha interrotto l’accordo per intraprendere l’esperienza in Italia». A Torino vivrà in casa con Nicola Martinucci e con Tommaso Pellegrini, il 19enne terza linea proveniente dal San Donà che domenica si congiungerà alla squadra direttamente a Badia e poi raggiungerà Torino in pullman con i nuovi compagni.
Aspeling ieri ha iniziato ad allenarsi con i compagni nel corso della seduta settimanale di lotta, guidata da Alessandro Saglietti nella palestra di via Quarello 11/A a Torino, e nel prosieguo della settimana inizierà ad assimilare all’Albonico il credo del tecnico suo connazionale. Con il cambio, da Regan Sue ad Andre Bester, si è modificato sensibilmente il sistema di gioco biancoblù.. «Fino allo scorso anno – spiega Lo Greco – abbiamo adottato un sistema più attendista, che peraltro ha dato i suoi frutti, perché siamo stati costantemente la difesa più forte del campionato. Ci sono stati miglioramenti continui e nella stagione passata siamo arrivati a segnare un numero di mete quasi equamente distribuito fra gli avanti e i trequarti. Con Bester si privilegiano invece gli schemi d’attacco, con un grande utilizzo del gioco alla mano. Si tratta di un sistema che richiede peraltro una notevole preparazione fisica, che è sempre stata uno dei punti di forza dei nostri ragazzi. Le prime partite saranno un po’ di rodaggio e sono curioso di vedere come la squadra fin da subito dimostrerà sul campo di essere capace di adattarsi alle nuove situazioni. Ciò che comunque mi rende fiducioso è che in queste prime settimane di preparazione ho potuto riscontrare in tutti un’estrema disponibilità a imparare ed entusiasmo e motivazione a mille. Ognuno vuole vivere al meglio questa nuova avventura, che si annuncia molto formativa e stimolante».
http://www.admaiorarugby.it/NewsSelezionata.aspx?LV=0&ID_COMUNICATO=1488