La sua carriera sembrava destinata a una fase calante dopo la ‘disastrosa’ – questo il termine usato ripetutamente dai media inglesi – campagna iridata del 2015. L’Inghilterra a fare gli onori di casa e uscita dal Mondiale nella fase a gironi. Le critiche che montano nei confronti di un allenatore ritenuto il maggior responsabile del fallimento mondiale. Lui, Suart Lancaster, decide così di prendersi del tempo per capire dove indirizzare i passi futuri.
Alcuni mesi per riflettere. E capire. Oggi Stuart Lancaster, insegnante di 48 anni, ex tallonatore e – in seguito – flanker, ha riscattato quel periodo buio. Lo ha fatto grazie all’Irlanda. A Leinster. Una franchigia che ha creduto alle sue qualità inserendolo in uno staff tecnico di livello assoluto. E oggi, a poco più di un anno da quella scelta – l’esperienza è infatti iniziata nel settembre del 2016 -, l’investitura arriva direttamente da una leggenda irlandese, Jamie Heaslip.
‘Non so come fosse in qualità di coach dell’Inghilterra – ha dichiarato la terza linea che ha annunciato il ritiro -, ma in Irlanda ha portato tanta intensità e molta professionalità. E’ per il team un grandissimo valore aggiunto e a Dublino è amato e adorato’.
Per Heaslip, Lancaster vale coach del calibro di Joe Schmidt. ‘Stuart è al livello dei migliori coach al mondo, come Joe’, l’investitura del giocatore. Che per Lancaster assume anche un genuino significato di rivincita. (foto sito Leinster)