L'Aquila sempre più a rischio?

Le cronache dall’Abruzzo parlando di casse vuote e giocatori sull’orlo della rivolta dopo che la società ha chiesto un’ulteriore proroga nella corresponsione dei vecchi emolumenti, a cui gli atleti neroverdi avrebbero però risposto picche. L’Aquila Rugby 1936 aveva infatti promesso di versare entro lo scorso 15 luglio almeno una parte degli stipendi arretrati, salvo poi chiedere di poter spalmare ulteriormente il debito nei mesi a venire. Una situazione che non è andata giù a quei giocatori che già avevano accettato una riduzione dell’ingaggio per la stagione a venire. La società si è fatta così la fama di club che non paga, per cui molti atleti avrebbero preferito accasarsi altrove, costringendo così gli abruzzesi a rinviare il raduno previsto per lunedì 26 luglio al campo di Centi Colella. Per questioni finanziarie il club avrebbe addirittura annullato la prenotazione di due appartamenti che avrebbero dovuto, nelle intenzioni, ospitare gli atleti stranieri già ingaggiati: vi sarebbero infatti già degli accordi, anche se non è stato ancora firmato nessun contratto. Per cui potrebbe saltare anche l’arrivo di Jaco Du Toit, mentre più di un atleta sarebbe sul piede di partenza. Da parte della società urge una soluzione, per cui i soci Pasqua, Marinelli, Vittorini e Carispaq si sono riuniti un paio di giorni fa ed avrebbero fissato una nuova riunione per il 26 luglio, mentre da più parti arriva l’invito ad un sostegno da parte della città. «Cercheremo di fare il possibile – afferma il vice sindaco e assessore comunale allo Sport Giampaolo Arduini – affinchè L’Aquila Rugby non scompaia. Siamo pronti a sostenerla, ma a reperire gli sponsor ci deve pensare il club neroverde». «Invito tutti – ha affermato invece attraverso un quotidiano locale il coach Massimo Alfonsetti – tifosi, forze imprenditoriali ed enti locali a compattarsi per il bene dell’Aquila Rugby. Non ci si può vantare di essere vicini al club solo nei momenti felici, ma soprattutto ora bisogna dare qualcosa affichè si possa cercare di risolvere le vicissitudini. L’Aquila Rugby da sempre ha avuto problemi che quest’anno sono diventati più acuti».
Il rischio è quello di dover giocare con i ragazzi dell’Under 20. «Non mi spaventa – prosegue Alfonsetti -in quanto volevo lavorare sulla formazione dei giovani e quindi sono pronto… Sono sicuro che i nostri giovani lavoreranno con umiltà e quindi la salvezza non potrà sfuggirci. Non guardiamo i nomi altisonanti dei nostri avversari, visto che l’ultimo verdetto lo darà il campo».

Nel frattempo la Polisportiva L’Aquila sta cercando di organizzare un CV che possa giocare il prossimo campionato di Serie C, mentre dopo il ripescaggio in Serie B il Gran Sasso ha ingaggiato come allenatore Pierpaolo Rotilio, che prende il posto di Roberto Gentile.

Autore: Manuel Zobbio

Marketing Communication Manager presso Zani Serafino, azienda storica del cookware e del design made in Italy. Un master di specializzazione del Management dell'Atleta. E' con Marco Martello il referente italiano di Digidust Sport, primaria agenzia internazionale di marketing e sport management specializzata nel rugby. Co-Fondatore di RugbyMercato.it e anima di PiazzaRugby.it dal 2009, ha fatto parte della redazione del mensile Rugby! magazine, del settimanale lameta e di MondoRugby.com, collaborando anche con l'European Rugby Cup.

Un commento su “L'Aquila sempre più a rischio?”

  1. è innegabile che se non salda i debiti della scorsa stagione non può andare avanti. ha bisogno urgente di sponsor che mettano a posto i conti. potrebbero cercare tra le imprese edili committenti che hanno preso gli appalti nazionali x il ripristino post-terremoto. con tutti i soldi che gli frutta la ricostruzione potrebbero destinare una somma alla squadra di rugby cittadina in debito d’ossigeno.

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