La Launceston Rugby Football Club Limited ha annunciato la messa in liquidazione volontaria della società. Dopo un periodo di difficoltà finanziarie potrebbe così essere la fine dei Cornish All Blacks, formazione militante nella Nationl One inglese che all’inizio dell’anno non era riuscita a coinvolgere nuovi sponsor per risollevare la propria situazione finanziaria, incontrando anche problemi nel convincere i giocatori ad accettare un pesante taglio negli stipendi. A spingere la società alla messa in liquidazione è stato però il mancato accordo sui debiti contratti con il maggior creditore, Her Majesty’s Customs and Revenue, che altri non è che l’equivalente del ministero delle finanze britannico. Mentre la RFU deve ancora decidere in merito ad eventuali punti di penalizzazione ad inizio stagione, dovuti appunto alle irregolarità amministrative, il presidente Jim O’Hara ha intanto annunciato ai microfoni della BBC Cornwall che il club darà vita ad una new company, la Launceston Rugby Club Limited, che potrà permettere ai Cornish All Blacks di continuare l’attività sportiva. Quest0 è appunto il desiderio di O’Hara e della dirigenza del Launceston, ma sarà necessario l’avvallo della RFU che in questi casi prevede che la new company presenti un piano industriale di almeno tre anni, accuratamente esaminato dagli ufficiali della federazione in ogni aspetto prima di poter ottenerne l’avvallo. Solo allora, qualora il business plan venga approvato, si saprà se e dove potrà giocare il Lanceston, club fondato nel 1948 e di casa al Polsom Bridge ground dal 1970.