Matteo Maran, Per il coach è lo studente modello

Matteo Maran re della rimessa laterale  mentre ruba un pallone al PetrarcaMatteo Maran (foto a lato), classe 92′, al terzo anno in prima squadra, è probabilmente il giovane rossoblù dei Bersaglieri che negli ultimi mesi è migliorato maggiormente. Costantemente impiegato dalla premiata ditta Frati-De Rossi, il rodigino finalmente si sente parte integrante della squadra, studente di Giurisprudenza, cerca di conciliare l’attività di sportivo ed ambisce ad una carriera da redattore. Un esempio con i coetanei Ferro e De Marchi, i buoni giocatori possono emergere anche senza entrare nelle Accademie federali

Rovigo – Per coach Andrea De Rossi è “lo studente modello”, da grande vuole fare il giornalista e per il momento è iscritto con buon profitto alla facoltà di Giurisprudenza. Sta preparando due esami in lingua inglese, vertono sul sistema giuridico britannico e il secondo tratta il diritto nell’Unione Europea, ma intanto si sta portando avanti sul quello tosto di giungo: diritto commerciale.

Matteo Maran non è figlio d’arte come spesso accade a Rovigo, il padre è un ex valido cestista alfiere delle Pantere della Libertas (con un’unica esperienza da rugbista al livello scolastico), la mamma è docente di inglese.

Se avesse dovuto cimentarsi in una disciplina diversa risponde candidamente cheavrebbe fatto il tifo sugli spalti del Battaglini, sulla possibilità di conciliare il rugby semi-professionistico con l’Università, qualche logica difficoltà, soprattutto per il tempo a disposizione. Un piccolo ritardo sul calendario degli esami da sostenere, ma ci mette il massimo impegno.

“Caio Martinelli, il mio primo allenatore, lo ricordo con piacere – esclama Matteo Maran seconda linea della Vea FemiCz Rovigo – avevo poco più di 6 anni, si giocava per puro divertimento“. Classe ’92 con lui molti attuali rossoblù, una generazione fortunata, probabilmente figlia anche di tecnici che ci hanno visto bene, Andrea De Marchi, Matteo Ferro, Peter Pavanello, Lorenzo Lubian, Nicola Quaglio, tutti stabilmente nel roster dei Bersaglieri.

Era il più alto da ragazzo (gli mancano cinque centrimenti per superare la soglia dei due metri, ndr), il ruolo di seconda linea gli calzava a pennello, anche se ammette di aver provato anche a giocare calcio con scarsi risultati “Durante un paio di stagioni ho pensato anche di mollare – continua Maran – pero’ da quando sono in Eccellenza (stagione 2011-12 con la guida tecnica di Polla Roux, ndr) sono aumentato di ben 24 kg, inizio ad avere le sembianze di una vera seconda linea e finalmente mi sento parte della squadra a tutti gli effetti”.

Punti di riferimento importanti per la crescita, a soli 21 anni è maturo, crede di più nei propri mezzi, e Frati e De Rossi gli stanno dando il giusto spazio «Da Jeff Montauriol ho imparato tantissimo – spiega Matteo Maran – come anche daDaniele Tumiati e Marco Barion, anche se a fine carriera. Soprattutto ho avuto la fortuna di avere vicino nel mio ruolo il capitano, Tommaso Reato, un esempio fuori e dentro il campo. Con lui mi vedo spesso, il ‘filosofo’ è sempre prodigo di consigli».

Assomiglia all’ex capitano rossoblù che proprio questa stagione ha appeso le fatidiche scarpette al chiodo, Maran ama la lettura, sembra più maturo della sua età ed è conscio che per arrivare a certi livelli deve ancora lavorare molto. «Quest’anno devo ammettere – conclude Maran – che mi sto divertendo un sacco, c’è un gruppo veramente unito, grande rispetto e sintonia con lo staff, zero malumori, ambiente sereno, tutto quello che serve per lavorare al meglio». I risultati sicuramente aiutano, a 21 anni, giocare con la pressione di una città intera, non deve essere facile, ma come evidenzia coach De Rossi «E’ un ragazzo con la testa sulle spalle, conosce i propri limiti e sta cercando di migliorare allenamento dopo allenamento«. La notizia del giorno è l’assegnazione della finale del Trofeo Eccellenza proprio a Rovigo, la Vea FemiCz sfiderà al Battaglini l’8 febbraio prossimo le Fiamme Oro «Non sto nella pelle – sorride Maran – sono entusiasta». Sarà per lui la prima finale da protagonista, con la speranza che non sia l’unica della stagione.

Autore: Manuel Zobbio

Marketing Communication Manager presso Zani Serafino, azienda storica del cookware e del design made in Italy. Un master di specializzazione del Management dell'Atleta. E' con Marco Martello il referente italiano di Digidust Sport, primaria agenzia internazionale di marketing e sport management specializzata nel rugby. Co-Fondatore di RugbyMercato.it e anima di PiazzaRugby.it dal 2009, ha fatto parte della redazione del mensile Rugby! magazine, del settimanale lameta e di MondoRugby.com, collaborando anche con l'European Rugby Cup.

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