Nonostante una campagna acquisti che procede spedita (confermati Properzi, Halvorsen, Zorzi, ufficializzato Van Vuren…) a Mogliano il ruolo di direttore sportivo è ancora vacante. A fine campionato l’addio di Mazzanti, ufficializzato poco prima della semifinale con il Rovigo (manterrà comunque il ruolo in consiglio) sembrava aprire a diverse soluzioni, poi non verificatesi. Un ruolo pertanto ancora scoperto, che i bene informati però vedono già affidato a Pagotto, assistente del procuratore Sgorlon. E da qui nascono i primi dubbi. Se il nome del futuro direttore sportivo del Mogliano verrà confermato, sarà facile immaginare la piega che prenderà il mercato del Marchiol, inevitabilmente legato al parco giocatori dell’agente Pagotto e a un conflitto di interessi palese alla luce dei futuri movimenti di mercato. Una circostanza che in passato (ma non solo in passsato) ha già coinvolto altre realtà del rugby italiano, che prediligevano canali professionali con determinati agenti sportivi. Il caso Mogliano (se le indiscrezioni in merito al nuovo nome verranno confermate), dunque, sarà solo l’ultimo di un ambito lavorativo che, negli ultimi anni, è stato al centro di tante discussioni.
Lazzaroni e Ferrari sono della scuderia di Sgorlon e vanno rispettivamente a brive e a tolone.
Semenzato (scuderia Corbetta) arriva a Mogliano.
E questi sono solo tre esempi.
Che una squadra abbia rapporti più stretti con un procuratore rispetto che con un altro è consuetudine e normalità.
Il conflitto di interesse non lo vedo dato che il sig. Pagotto interromperà il rapporto con il sig. Sgorlon.
Vedo piuttosto una ricerca di innescare polemiche da parte vostra (altra consuetudine del mondo del rugby), invece di sottolineare il fatto che Mogliano è una delle rarissime società che coraggiosamente punta su un giovane dirigente.
Semenzato, Rouyet, Barraud e Morsellino non mi sembrano giocatori della scuderia di Sgorlon…che sia il caso di smetterla di fare chiacchiere da bar e provare a fare un po’ di articoli meno accusatori/tendenziosi?